• OBIETTIVO NAPOLI - AZZURRI CON QUASI ENTRAMBI I PIEDI IN UEFA •

14/8/2008

(EDUARDO LETIZIA) - Il Napoli è riuscito a mettere una buona ipoteca, fin dal match di andata, sull’accesso al tabellone principale della Coppa Uefa. Il compito di stasera non si presentava invero dei più improbi, tuttavia gli uomini di Reja sono stati bravi a non prendere sotto gamba l’impegno e a chiudere già in Albania la questione qualificazione, senza subire reti e provando ad incrementare il vantaggio con convinzione fino alla fine dei 90 minuti di gioco.
Sono stati numerosi gli aspetti positivi palesati dagli azzurri in serata, anche se i primi minuti gli uomini di Reja avevano sofferto inizialmente l’aggressività degli albanesi, mettendo in mostra alcuni limiti dal punto di vista della costruzione della manovra.
In effetti nella parte iniziale del primo tempo il Napoli ha faticato a trovare varchi per innescare azioni offensive degne di nota, cosicché i difensori azzurri spesso hanno preferito lanciare palloni lunghi in avanti, rendendo la manovra prevedibile e poco incisiva. Con l’andare avanti della gara invece gli azzurri sono riusciti a trovare sbocchi interessanti sulla corsia destra, da dove un Maggio sempre più in odor di convocazione in nazionale, è spesso riuscito a trovare buoni inserimenti dai quali sono nate le azioni più pericolose del primo tempo e la rete dello 0-1.
Nella ripresa il grande merito degli azzurri è stato quello di infliggere immediatamente il colpo del k.o. agli avversari, fermando sul nascere ogni velleità di recupero del Vllaznia.
Dicevamo degli ottimi segnali emersi da questa gara; di questi in primis è da sottolineare la buonissima prestazione in attacco del brasiliano Pià. Da anni ormai si dice di questo giocatore che, pur avendo delle ottime potenzialità tecniche, alla fine risulti sempre troppo poco decisivo, soprattutto in zona gol. Questa sera invece il brasiliano è parso trasformato e non solo per le due ottime reti, ma anche per la costante presenza nelle azioni offensive, e per l’utile lavoro in fase di non possesso nel quale si è disimpegnato. Da sottolineare ovviamente anche la prova di Denis al suo fianco. L’argentino è riuscito a sbloccarsi in zona rete nell’occasione che più richiedeva un suo acuto e, come nel caso di Pià, anche nella sua partita hanno sorpreso le circostanze in cui lo si trovava a recuperare palloni nella propria metà campo, a dimostrazione di una dedizione tattica e di una voglia di mettersi a disposizione della squadra superiore alla media. Sempre per quanto concerne l’attacco ottimi segnali si sono avuti anche da Roberto De Zerbi che, al momento in cui è entrato in campo al posto di Pià, ha offerto degli spunti di ottima fattura, come l’eccellente tocco con cui a consegnato a Denis l’assist per il 3-0.
A differenza della trasferta in Grecia contro il Panionios questa sera il reparto difensivo è parso più affidabile. La motivazione di ciò va ricercata soprattutto nell’eccellente lavoro di filtro dei centrocampisti, in particolare di Pazienza e Blasi. I due mediani azzurri sono stati infatti tra i più positivi dell’undici partenopeo ed hanno ridotto al minimo le occasioni di pericolo per la retroguardia. Tuttavia nei tre centrali si sono intraviste delle piccole sbavature, come le difficoltà palesate da un Rinaudo non sempre concentrato nel contrastare avversari di passo rapido, o la fatica con cui Paolo Cannavaro deve disimpegnarsi nel ruolo di centrale di destra, che anche in passato ha dimostrato di non prediligere.
Una delle poche note poco liete della serata è stata invece la prestazione di Hamsik. Anche a causa di un problema al ginocchio, il talento slovacco non è riuscito ad entrare mai nel vivo del gioco. Anche per questo nel primo tempo è venuta un po’ a mancare quella creatività che, viste le tante assenze, sarebbe stato tra i pochi a poter infondere alla squadra.
In definitiva dobbiamo dire che il Napoli ha fatto il suo dovere, non subendo quasi mai iniziative rilevanti da parte degli avversari e gestendo la partita in modo da poter affrontare la gara di ritorno al San Paolo con maggiore tranquillità, consci di avere quasi già tutti e due i piedi in Europa.

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