13/12/2008
(EDUARDO LETIZIA) - Gli azzurri, belli di
sera come al solito, sono riusciti a
superare il Lecce con minori difficoltà del
previsto, sfoderando una prestazione a
tratti entusiasmante, che allontana
definitivamente i dubbi su una possibile
flessione fisica della squadra, paventata
nelle ultime settimane.
Gli uomini di Reja oggi sono stati
praticamente perfetti. Andando in vantaggio
dopo pochi minuti sono riusciti, sin
dall’inizio, a superare l’ostacolo più
temuto della gara: scardinare l’organizzatissima
difesa di Beretta.
Dopo la rete dell’1-0 il compito per gli
azzurri è stato abbastanza facile, in quanto
il Lecce ha dovuto cambiare i propri
progetti tattici, trovandosi a subire gli
attacchi di un Napoli sempre proiettato
all’attacco, dovendo in più cercare valide
soluzioni offensive al fine agguantare il
pareggio.
Gli azzurri stasera hanno però concesso ben
poco agli avversari e sono stati abili nel
continuare ad attaccare, con famelica
determinazione, per tutta la partita, non
concedendosi alcun calo di tensione e non
lasciando mai l’iniziativa ai salentini.
Le azioni napoletane più numerose e
pericolose della gara si sono sviluppate
sull’out di destra, dove un Maggio
irrefrenabile ha mandato costantemente in
tilt i suoi diretti avversari. I partenopei
hanno sviluppato benissimo il gioco sulle
corsie laterali, costringendo il Lecce ad
allargare le proprie maglie. Nel primo tempo
anche Mannini sulla sinistra ha offerto un
buon contributo in fase di spinta, per poi
frenare leggermente le sue discese nella
ripresa, anche perché sul suo lato, ad un
cero punto della gara, è stato spostato
Gargano, che ha fatto un po’ le veci di
Hamsik, concedendosi un buon numero di
incursioni. L’uruguayano, con l’uscita dello
slovacco nel primo tempo, aveva inizialmente
mantenuto la sua posizione centrale, nel
corso della ripresa Reja ha poi deciso di
posizionare Blasi davanti alla difesa,
Pazienza sul centro-destra e Gargano appunto
sul lato opposto. Con questa disposizione il
centrocampo partenopeo si è espresso in
maniera eccellente, producendo un pressing
costante, arma micidiale degli azzurri di
inizio campionato, che nelle ultime giornate
era venuto un po’ a mancare, ed anche un
buon lavoro in appoggio alle punte, fase in
cui Gargano ha dimostrato di poter essere
ancora più pericoloso se disposto qualche
metro più avanti.
In attacco si è assistito, anche stasera, al
consueto show di Lavezzi, macchiato in parte
dall’ammonizione da lui subita nel secondo
tempo. Il pocho si è mostrato il solito
incubo per gli avversari e con le sue
giocate ha messo più volte i compagni nella
condizione di far male al portiere Benussi.
Al suo fianco Denis, al di là della rete
segnata, è stato protagonista di numerosi
errori sotto rete, alcuni anche grossolani,
che non hanno consentito agli azzurri di
concludere la gara con il punteggio ancora
più ampio, che probabilmente avrebbe
meritato.
Gli azzurri attenderanno ora l’esito del
posticipo domenicale tra Milan e Juventus,
con la speranza di poter agguantare un
prestigiosissimo terzo posto, che i
napoletani dovranno cercare di difendere,
con estrema grinta e con la consapevolezza
nei propri mezzi di stasera, di partita in
partita.
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