29/8/2008
(EDUARDO LETIZIA) - Il sorteggio odierno per
il primo turno della Coppa Uefa, tenutosi a
Montecarlo, è stato tutt’altro che benevolo
per gli azzurri. Dall’urna il Napoli poteva
pescare squadre di alto valore come Everton
e Galatasaray, o squadre di tutto rispetto,
ma forse meno insidiose come Racing
Santander o Dinamo Bucarest. La squadra più
forte, tra quelle possibili, era però quella
che poi realmente è stata accoppiata al
Napoli, il Benfica.
La compagine portoghese è una formazione
abituata ai palcoscenici europei della
Champions League (due Coppe dei Campioni nel
suo palmares) ed ha una storia recente di
tutto altro livello rispetto al cammino
degli ultimi anni dei partenopei.
Nella stagione 2005-2006, allenato dall'ex
calciatore olandese Ronald Koeman, il
Benfica fu protagonista di un ottimo
percorso in Champions League, dove negli
ottavi di finale affrontò ed eliminò il
Liverpool campione d'Europa in carica. Gli
inglesi furono sconfitti per 1-0 a Lisbona e
per 2-0 a Liverpool. Ritornato all'antico
splendore in campo continentale, il Benfica
si arrese soltanto ai quarti di finale, dove
fu superato nel doppio confronto dal
Barcellona (0-0 al da Luz e 2-0 per il
Barcellona al Camp Nou).
Nella scorsa stagione, invece, allenati da
Fernando Santos, i portoghesi riuscirono a
guadagnare la semifinale di Coppa Uefa.
Si può probabilmente affermare che il
Benfica è insieme al Milan la squadra più
importante di questa edizione della Coppa.
Tra l’altro la squadra allenata da Quique
Sánchez Flores quest’anno si è ulteriormente
rinforzata per riuscire a raggiungere il
successo nel proprio campionato che manca
dalla stagione 2004/05, allorquando la
squadra era guidata da Giovanni Trapattoni.
Il Benfica così ha ora a disposizione un
potenziale tecnico di altissimo livello,
soprattutto in attacco. Quello offensivo è
infatti il settore dove Quique Sánchez
Flores ha maggiore disponibilità di talenti.
Tra questi quello a cui è dovuta la maggiore
attenzione è l’argentino, fresco di oro
olimpico, Ángel Di María, esterno d’attacco
dotato di un dribbling ubriacante e di una
eccellente tecnica di base. Altro talento
dalla classe sopraffina è il fantasista,
sempre argentino, Pablo Aimar, arrivato
quest’anno dal Real Saragozza, giocatore
capace di giocate sensazionali, ma non
sempre costante nel suo rendimento. La
seconda punta spagnola Rejes è un ulteriore
elemento dalle potenzialità tecniche enormi,
ma che non è ancora riuscito ad esprimere
tutto il suo indiscutibile talento e
cercherà ora in Portogallo di dare una
svolta decisiva alla sua carriera dopo le
annate in chiaroscuro passate a Madrid, al
Real prima e all’Atletico poi. Da non
dimenticare è poi la punta di diamante della
squadra, l’esperto Nuno Gomes che fu
protagonista indiscusso degli Europei del
2000, dopo dei quali si trasferì in Italia
alla Fiorentina, non lasciando particolari
segni del suo passaggio, ma che in patria
risulta sempre tra i bomber più prolifici. A
questa vasta schiera di punte e mezze-punte
si è aggiunto nelle ultime ore anche l’ormai
ex interista David Suazo, le cui
caratteristiche tecniche sono ben note al
pubblico italiano.
Altri elementi importanti della squadra sono
poi il centrocampista greco Katsouranis, il
possente difensore centrale Luisão,
nazionale brasiliano, e il terzino sinistro
Léo.
La speranza è dunque che gli azzurri, al
cospetto di una grande squadra, quale il
Benfica è, possano sfoderare una grande
prestazione come quelle che hanno esaltato i
tifosi partenopei lo scorso campionato al
San Paolo, al cospetto di Inter, Juventus,
Milan, Fiorentina e Roma all’Olimpico.
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