• SALISCENDI – CANNAVARO DA SEMIFINALE, HAMSIK NO •

4/2/2009

(MARIO IPRI) - Premettiamo che non prenderemo in considerazione i tiri dal dischetto di Juventus – Napoli, per decretare il migliore eil peggiore del match da poco conclusosi.
Il Napoli stasera ha letteralmente buttato al vento l’occasione di giocarsi la semifinale di Coppa Italia contro la Lazio e di conseguenza la possibilità di accedere alla finale della competizione, che avrebbe garantito quasi sicuramente l’ingresso in Uefa dalla porta principale.
Eppure il Napoli nella ripresa ha sbagliato l’impossibile, e nonostante non sia stata punita dai bianconeri, è stata capace di sbagliare tre rigori, non approfittando degli errori dal dischetto di Nedved e Sissoko.
Tornando ai tempi regolamentari e a quelli supplementari, oggi vogliamo ripagare la prova di Paolo Cannavaro, spesso criticato da questa rubrica, dando a lui il titolo di migliore in campo.
Innanzitutto, il difensore si rende protagonista di un salvataggio che ha dell’incredibile negli ultimissimi minuti, dando continuità all’escalation di emozioni che, nonostante il risultato finale sfavorevole agli azzurri, ha indubbiamente contraddistinto la contesa di stasera.
Inoltre rimane concentratissimo per tutti i novanta minuti, dando prova di poter essere un ottimo interprete del suo ruolo, quando scende in campo con l’adrenalina giusta e , aggiungiamo noi, indispensabile in ogni partita.
Concludiamo il giudizio su Cannavaro sperando che il suo intervento possa rappresentare per il difensore la giusta diapositiva da guardare ogni settimana prima da scendere in campo, perché se è vero che spesso noi per primi abbiamo criticato di eccessiva superficialità e disattenzione il giocatore, non dimentichiamo neanche che un anno fa era arrivato nel giro della Nazionale.
Invece segnaliamo come peggiore Hamsik, che sembra ancora lontano da una condizione fisica ottimale. Era evidente come il giocatore arrivasse sempre dopo sui palloni, tuttavia non sbagliando passaggi o fraseggi, ma mancando un tap-in clamoroso e che avrebbe potuto renderlo l’eroe di serata.
Sempre suoi i rallentamenti di manovra durante i contropiedi azzurri, e si parla di un ventunenne che viene da un periodo di riposo (non ha giocato per qualifica due delle ultime tre partite degli azzurri).
Forse ci si sta dimenticando chi è davvero Marek Hamsik, giocatore temibile e letale negli inserimenti, e che ha proprio nelle incursioni a sorpresa il suo asso nella manica. Da un talento come il suo, capace di realizzare otto gol solo nella prima parte di stagione, ci si aspettava tutt’altra partita stasera.
La partita con la Juve poteva rappresentare l’impresa che, se riuscita, avrebbe potuto dare un volto diverso a questa stagione.
Non è andata così. Adesso il proseguio di stagione deve subire una sterzata decisiva, altrimenti si rischia di fallire anche l’obiettivo campionato, ossia migliorare il piazzamento dello scorso anno.

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