• SALISCENDI: MAGGIO OFFENSIVO, LA DIFESA ANCHE •

14/2/2009

(MARIO IPRI) Il Napoli ha paura. E’ risultato evidente stasera più che mai, quando la squadra, passata in vantaggio dopo 20 minuti diginitosissimi, è riuscita a rovinare quanto di buono era riuscita a fare con uno scivolone corale della difesa, portiere incluso, che ha praticamente regalato il gol del pareggio al capocannoniere Di Vaio.
Questa sera partiamo quindi dal peggiore, o meglio dai peggiori. Non è ammissibile a questi livelli che professionisti seri, che durante la settimana chiedono ai tifosi di stare vicino ai loro beniamini, cosa che accade, accadrebbe e accadrà sempre anche senza queste pietose richieste, facciano degli errori di superficialità così clamorosi.
E non veniteci a dire che il gol del pareggio era viziato da un fallo di mano avversario: a velocità naturale non se ne era accorto nessuno, e comunque uno scivolone è ammissibile, ma tre nella stessa azione è imbarazzante.
Dispiace ancor di più, perché i tre nel mirino stasera, Navarro, Contini e Rinaudo, hanno poi ben figurato nella ripresa, sempre che lasciare quattro palle gol ad una squadra che bazzica i bassifondi della classifica da inizio stagione possa essere un vanto.
Segnaliamo in negativo anche l’ennesimo colpo di testa di Zalayeta, che ha rifiutato, e non è la prima volta, di accomodarsi in panchina in vista de match di stasera.
Spiraglio di luce in questa mediocrità generale della retroguardia, la reazione di Paolo Cannavaro ai fischi del pubblico alla sua sostituzione, che ha comunque applaudito il San Paolo con sentito rispetto per il malessere sacrosanto dimostrato dai tifosi.
Migliore in campo sicuramente Cristian Maggio, autore di una partita di grandissima intensità e qualità, ripagata con la segnatura del pupillo di Reja. Il forte esterno potrebbe essere definitivamente tornato ai livelli che lo hanno contraddistinto nella prima parte di stagione, e la cosa deve far bene sperare in vista di una reazione che non arriva ancora, ma che deve esserci quanto prima.
Ovviamente la tenuta fisica non può subire un ribaltamento così netto in soli sette giorni, e quindi giustifichiamo con questa motivazione il fatto che magari non ha galoppato per tutti i novanta minuti recupero compreso. Ma la fascia destra del San Paolo, domattina, sarà zeppa dei segni dei tacchetti del giocatore, e ciò è cosa buona e giusta.
La vezzi ha fatto bene, andando vicino al gol in due occasioni, ma quando si tratta di giocatori eccezionali come lui, una partita discreta si segnala come anonima. Speriamo che contro il Genoa, squadra che applica un gioco che esalta la vivacità del Pocho, possa esserci la riesplosione del folletto argentino. Inoltre, Lavezzi in settimana è stato impegnato con la selezione argentina, e ciò deve essere preso in considerazione ai fini della sua valutazione.
Concludendo, lungi da noi l’idea di voler essere pressappochisti nel dare un peso determinante alla sorte, ci viene da sorridere nel vedere la prestazione di stasera del portiere del Bologna: Antonioli ha deciso proprio la partita della acclamata ma non giunta resurrezione del Napoli per candidarsi a Marcello Lippi come portiere titolare per i prossimi mondiali di calcio.
A volte bisogna sorridere delle proprie sventure, ma, se preferite fischiare, non sarete nel torto.
 

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