3000
CUORI PER LA B
Stremati
da lunghe attese, delusi dalle
promesse di istituzioni
occasionalmente “marinare”, i
tifosi partenopei di Napoli e
provincia hanno raccolto in un
fazzoletto azzurro le ultime forze
per sventolarle al cielo. Hanno
affaticato, fino a perdere la voce,
le fragili corde vocali per urlare
all’Italia intera le ingiustizie
che attanagliano la loro squadra del
cuore. “Orgoglio Partenopeo”, il
gruppo nel quale si sono riunite
tutte le sigle del tifo napoletano,
ha sfilato con più di 3000 adepti
all’ingresso di Palazzo San
Giacomo, sede del Comune di Napoli,
per un unico scopo: la serie B. Un
diritto alla cadetteria conquistata
sul campo, soffrendo per le
deludenti prestazioni ed esultando
per le rare vittorie conquistate al
San Paolo o nei piccoli stadi di
provincia appesantiti e macchiati
d’erba. Il sindaco Iervolino ha
ricevuto una rappresentanza del
gruppo che, durante la cordiale
chiacchierata, ha ribadito
l’intenzione di lottare fino alla
fine per arrivare all’iscrizione
alla categoria che gli compete,
anche a rischio di veder scomparire
la squadra azzurra. Inoltre i
manifestanti, capeggiati da
Alessandro Cosentino, hanno
sottoscritto una lettera che sarà
inviata al premier italiano
Berlusconi, nella quale si auspica
un suo intervento straordinario per
evitare la C1. Più di questo non si
può fare. Manifestare i propri
diritti, gridare al cielo parole in
cui si crede, sognare e sperare in
un ritorno nel campionato che ci
spetta, far battere i nostri cuori
dipinti d’azzurro. Sempre però
con la massima educazione, avendo
rispetto di tutte le opinioni, anche
quelle contrastanti. Lo dico perché
ci sono ancora delle persone che non
sanno comportarsi, ominidi che si
nascondono dietro una fede per
sfogare i propri istinti criminali,
pecore nere di cui potremmo davvero
fare a meno. Durante la
manifestazione, il collega Angelo
Pompameo è stato inseguito da un
gruppo di questi scalmanati
travestiti da tifosi. Per fortuna il
giornalista di Telelibera è
riuscito a scappare a bordo di una
vespa, anche se non ha comunque
evitato spintoni e “particolari”
attenzioni. In serata è stata
indetta una conferenza stampa da
rappresentanti di “Orgoglio
Partenopeo”, nella quale
ovviamente è stato stigmatizzato
l’episodio. Doverose le scuse al
Pompameo, ma si poteva evitare
l’ennesima figuraccia. Archiviato
questo brutto episodio i veri tifosi
azzurri sono in attesa di nuovi
sviluppi, promettono altre
iniziative per scardinare il
sontuoso Palazzo che condanna per il
momento il cuore della città a
pulsare fra i dilettanti.
Salvatore
Maiorino
9/8/2004
|