• OBIETTIVO NAPOLI - TRE PUNTI PESANTISSIMI IN TRASFERTA E TANTI SEGNALI POSITIVI •

24/2/2007

(EDUARDO LETIZIA / foto di Felice De Martino) - Vittoria importantissima questa odierna del Napoli a Trieste anche in virtù dei risultati delle dirette contendenti alla promozione in serie A. Le sconfitte di Genoa e Mantova consolidano ancora di più la posizione della compagine napoletana nell’Olimpo della classifica di B.
A dispetto del risultato finale la gara degli azzurri era iniziata in salita. L’approccio alla partita degli uomini di Agostinelli è più deciso rispetto a quello degli azzurri che si trovano in netta difficoltà di fronte al pressing altissimo dei friulani. Proprio da un errore in appoggio di Domizzi, causato dal pressing avversario, nasceva infatti il gol del vantaggio della Triestina. Probabilmente proprio quel gol è risultato utile per dare la sveglia al Napoli, che grazie ad un De Zerbi in grande spolvero e ad una decisa volontà di ribaltare il risultato riuscivano prima ad agguantare il pareggio con Cannavaro e poi a passare in vantaggio nella ripresa grazie alle realizzazioni di Bucchi e di De Zerbi.
Nelle scelte iniziali Reja ha oggi un po’ spiazzato tutti. La decisione di schierare dall’inizio Bucchi, lasciando in panchina Calaiò e, ancora una volta, Sosa aveva un po’ lasciato perplessi, anche in considerazione della prova, gol a parte, ancora una volta non esaltante del numero 29 azzurro, al quale però poco si può imputare finchè continua a fare il suo mestiere: segnare.
Per il resto molte note positive in casa Napoli, ad iniziare, come detto, dall’ottima prova di De Zerbi, che nel momento di difficoltà ha letteralmente preso per mano la squadra e con una serie di ottime giocate ha creato una serie di occasioni pericolose ed ha poi messo il sigillo sulla gara con il delizioso pallonetto del 1-3. Eccelsa anche la prova di Bogliacino che da un po’ di settimane sembra aver trovato una buona continuità nelle sue prestazioni.
Sottotono invece ancora una volta Dalla Bona, poco incisivo, nullo negli inserimenti a sostegno degli attaccanti, non particolarmente presente in fase di chiusura ed evanescente nella costruzione delle azioni. Non è un caso che il biondo centrocampista sia uno dei giocatori più sostituiti della squadra azzurra. Volendo poi trovare altre imperfezioni nella partita di oggi si potrebbe sottolineare come oggi non si sia riuscito a produrre un gioco sulle fasce con i due esterni Grava e Savini, ancor più delle altre volte, preoccupati maggiormente a tamponare eventuali sortite sugli esterni degli avversari che a proporsi in sovrapposizioni laterali. Il gioco azzurro oggi è nato per lo più da giocate centrali degli ispirati trequartisti napoletani, anche se è opportuno dire che al momento di premere il piede sull’acceleratore la manovra è sembrata abbastanza ariosa e la difesa triestina è stata messa molto in difficoltà tanto che spesso è stata costretta a chiudersi in calci d’angolo o a commettere falli, creando così calci da fermo sui quali il Napoli ha saputo rendersi molto pericoloso. Due reti del Napoli su tre sono nati infatti da situazioni del genere.
Un altro segnale positivo deriva dal fatto che quella di oggi è stata la prima la prima gara in cui il Napoli ha realizzato tre reti in trasferta, vincendo con più di un gol di svantaggio. L’unica volta in questo campionato in cui il Napoli aveva realizzato più di due reti, sia in casa sia in trasferta, era stato all’esordio contro il Treviso. È questo un dato confortante non solo per il mero piacere di vedere la propria squadra realizzare più gol in una partita, ma anche, e soprattutto, perché uno dei limiti del Napoli fino a questo punto del campionato era stato quello di non riuscire a chiudere le partite, prestandosi sempre ad eventuali e possibili rimonte degli avversari. La gara scorsa contro l’Arezzo ne è un esempio lampante. Questo però pare un limite oltre che mentale, della squadra di Reja, anche insito nella fisionomia della rosa azzurra. Infatti tra i giocatori offensivi del Napoli non sono presenti elementi che possano far male in contropiede. L’unico attaccante con caratteristiche di questo tipo sarebbe Pià, ma considerato il suo pessimo momento di forma attuale, il brasiliano difficilmente potrebbe risultare utile alla causa.

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