(EDUARDO
LETIZIA) - L’importante era conquistare
i tre punti per riuscire a portarsi a più
dieci sulle inseguitrici. L’obiettivo è
stato raggiunto, seppur in maniera alquanto
bislacca, ma ormai è chiaro per tutti che
questo campionato proseguirà su questi
binari fino alla fine e finchè la sorte
vorrà assisterci dovremmo solo continuare a
“dare ragione” al tecnico goriziano… Il
domani poi si deciderà…
L’indisponibilità di Bogliacino e Maldonado
ha costretto oggi Reja a modificare il suo
scacchiere tattico. La squadra viene infatti
schierata in campo con un 3-4-3 in cui è
rilevante la presenza in campo di De Zerbi,
ripescato dal cilindro per l’occasione,
largo sulla destra al fianco di Pià, sul
lato sinistro, e Calaiò, centrale, in
attacco. Il Pampa Sosa è inizialmente
confinato in panchina. Per rimpiazzare
invece Maldonado l’allenatore azzurro
ricorre a Grava, spostato nei tre di difesa,
e sceglie per il ruolo di esterno destro di
centrocampo l’austriaco Garics, tra i più
positivi oggi in campo, invece di Trotta.
Con questo assetto i primi minuti del Napoli
sono piuttosto negativi. Gli esterni
d’attacco fanno da tappo a quelli di
centrocampo che rimangono sempre troppo
bloccati nella propria metà campo ed il
Brescia riesce con facilità a bloccare le
tre punte azzurre passando ad una difesa a
quattro, grazie allo spostamento
dell’esterno sinistro Cortellini sulla linea
dei difensori. Dunque Reja decide intorno al
25° del primo tempo di modificare l’assetto
del suo attacco, accentrando De Zerbi nella
posizione di rifinitore dietro le due punte
Calaiò e Pià. Con questo accorgimento
tattico il Napoli riesce a creare qualche
piccolo problema in più alla retroguardia
bresciana. De Zerbi sembra godere di
maggiori spazi centralmente ed in talune
occasioni si assiste anche a qualche discesa
di Garics e Savini che, in virtù delle
modifiche al tridente, avevano più spazio di
fronte a sé per eventuali discese. E’ questa
la fase in cui il Napoli riesce a portarsi
in vantaggio.
La ripresa vedrà esclusivamente un monologo
delle rondinelle che cercheranno fino alla
fine della gara di agguantare un pareggio
largamente meritato.
Le mosse di Reja nel secondo tempo, per
ovviare all’assedio bresciano, sono state
l’inserimento di Giubilato in luogo di
Grava, per aggiungere centimetri ed
esperienza alla propria retroguardia, e di
Sosa per Pià, per sfruttare anche l’abilità
aerea del Pampa sia in difesa che in
attacco, in fine quello di Gatti al posto di
Calaiò a dieci minuti dalla fine, per dare
una mano ai due mediani del Napoli,
Montervino e Amodio, autori di una prova di
grande sacrificio nel cuore della squadra
partenopea.
Il Napoli concluderà la ripresa non avendo
mai calciato in porta ed avendo subito una
serie di pericoli per la propria porta, che
solo grazie alla scarsa precisione e
freddezza degli attaccanti del Brescia non
si sono tramutate in rete.
L’importante oggi era comunque, lo
ripetiamo, era portare a casa questi
fondamentali tre punti. Alla fine della
stagione regolare mancano a questo punto
quattro gare ed ormai risulta chiaro per i
tifosi del Napoli che bisognerà soffrire
fino al 95° di ognuna di queste “finali” e
poi alla fine si tireranno le somme,
sperando che il fato non decida proprio
adesso di voltare la faccia a Reja ed alla
sua squadra…