• IL 4-3-3, FARMACO EFFICACE PER GLI AZZURRI •

16/10/2005

(di Eduardo Letizia) - Vittoria e, finalmente, prestazione convincente del Napoli oggi al San Paolo contro il Manfredonia. La squadra, che oggi presentava una nuova disposizione tattica, un 4-3-3 con Bogliacino mezz’ala sinistra, ha tenuto, fin dall’inizio della gara, l’avversario sotto pressione, creando numerose occasioni da rete. Se sia tutto merito del nuovo modulo o se sia frutto di una ritrovata convinzione dei propri mezzi dei giocatori, di questo non ne siamo sicuri. Certo è però che, pur non trovandosi di fronte il più ostico degli avversari e avendo potuto usufruire per buona parte della gara della doppia superiorità numerica, il 4-3-3 ha proposto delle nuove situazioni tecnico-tattiche assolutamente positive.
Iniziamo col dire che, con la nuova disposizione della squadra, la difesa non ha affatto perso la sua affidabilità. Il reparto arretrato si è, anzi, spinto spesso a fornire un maggior appoggio ai reparti avanzati, con una spinta più intensa, rispetto alle altre gare, dei terzini, non tralasciando comunque la fase difensiva. Il centrocampo è poi apparso più tonico e propositivo: Fontana in posizione più centrale è più libero di creare gioco, avendo due compagni ai lati, Montervino, palesemente a suo agio nella nuova posizione, è stato autore di una prestazione maiuscola, proponendosi numerosissime volte in irresistibili volate sulla destra che mandavano letteralmente in crisi la retroguardia dei giocatori in rosa avversari. Buona inoltre la prova di Bogliacino, che nel nuovo ruolo ha offerto una prestazione molto diligente dal punto di vista tattico, non disprezzando poi qualche puntata offensiva, come in occasione della traversa da lui colpita nel primo tempo.
Anche l’attacco ha usufruito di nuovi vantaggi, soprattutto legati alla posizione di Pià che, spostato sul settore sinistro dell’attacco ha mostrato come in quella zona di campo sia per lui più facile penetrare in area per servire i compagni o portarsi lui stesso in zona gol. Peccato che talvolta la punta brasiliana persista nell’eccedere in dribbling e giocate laboriose che ne riducono l’efficacia. L’unica nota stridente della partita odierna degli azzurri è l’assenza dal tabellino dei marcatori di Emanuele Calaiò. Eppure la punta palermitana occasioni per andare in rete le avrebbe avute, ma non sempre la fortuna gli è stata amica. Nonostante il gol mancato Calaiò non ha disputato un brutto match…i gol arriveranno, ma per questo occorre che il numero nove azzurro non li cerchi con troppa insistenza e nervosismo, altrimenti la tensione, ogni volta che si troverà di fronte ad un portiere avversario, sarà troppo greve tale da impedirgli la realizzazione.
A parte comunque i singoli reparti ed i singoli elementi, la manovra del Napoli è sembrata, nel complesso, più sciolta e costante nella ricerca del gol.
Speriamo che questo 3-0 possa servire da viatico per un lungo periodo di vittorie e belle prestazioni da parte della squadra di Reja.

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