ANCORA UN NAPOLI IMBALLATO SI E’ VISTO OGGI DURANTE L’AMICHEVOLE A MARANO

 

3/3/2005

ESCLUSIVA PIANETAZZURRO

(dagli inviati Michele Caiafa e Vincenzo Letizia) – Anche oggi si è disputata la consueta partita amichevole della Napoli Soccer contro la formazione dell’U.S. Vollese, squadra che milita nella categoria Eccellenza e nel cui torneo è terza in classifica, dopo essere stata anche prima ad inizio stagione. Il Napoli ha cominciato la partita con un modulo inedito, il 4-2-3-1, figlio di una camaleonticità della quale il Napoli di Reja si vuole rivestire, almeno lo si spera. Questo nuovo modulo di gioco non ci ha assolutamente convinti, pensiamo anche che i calciatori partenopei erano ancora imballati dal forte richiamo atletico fatto nelle scorse due settimane e che aveva appesantito gli azzurri anche durante la partita con la Spal. Ricordando, come già avevamo detto nelle nostre ultimissime, che la partita è terminata 8-2 per il Napoli, sorvoliamo la mera cronaca della partita e passiamo all’analisi dei reparti e dei giocatori, ruolo per ruolo. In porta è stato schierato nella prima frazione di gioco l’estremo difensore belga Olivier Renard. Gianello non è stato schierato in quanto impegnato in un lavoro di potenziamento svolto in palestra. Torniamo al portiere belga. Reduce dall’ottima prestazione di martedì con la Beretti di Lucignano, oggi l’estremo difensore è sembrato un po’ insicuro nelle occasioni in cui è stato chiamato all’intervento e soprattutto nell’occasione della prima rete della Vollese Renard si è fatto uccellare da un tiro non irresistibile da fuori area del buon Prisco. Meglio nella ripresa il terzo portiere Saviano. Per quanto riguarda la difesa, dal punto di vista tattico c’è  poco da commentare in quanto è sempre disposta con la solita linea a 4 e con l’esterno sinistro maggiormente atto ad avanzare il proprio raggio d’azione. A tal proposito nel secondo tempo c’è stato un rabbioso Mora, che ha giocato molto bene sulla sua fascia di competenza, dimostrando che il ragazzo ha tanta voglia di voler riconquistare il posto da titolare. Queste concorrenza interna  va a tutto vantaggio del Napoli. Da ricordare che in difesa abbiamo il ritorno di Gennaro Scarlato che affiancherà Terzi, reduce domenica da una buona partita contro gli estensi. Ma è a centrocampo che c’è stata la grossa differenza. Infatti si sono piazzati davanti alla difesa due giocatori: Montervino centrodestra e Fontana centrosinistra. E proprio questa mossa di Reja che a noi non ci ha convinti del tutto. Perché in questo modo abbiamo visto una squadra allungata, priva di quelle rapide verticalizzazioni che sono la caratteristica del gioco dell'ex allenatore del Cagliari. Poi se vogliamo dirla tutta, sarebbe stato più giusto piazzare davanti alla difesa un cagnaccio come Cataldo Montesanto che mantiene più la posizione rispetto al sempre mobile Montervino. In avanti si è vista una nuova linea di gioco, formata, partendo da destra, da Abate, Capparella e Consonni, che ha sostituito Pià, assente giustificato. Bene Abate, benissimo Capparella, oggi nettamente il migliore in campo in quanto come piace anche a lui, è sempre stato presente in ogni azione offensiva del Napoli facendo notare una grossa mobilità, svariando su tutto il settore offensivo azzurro. Consonni invece, ci è sembrato totalmente fuori posizione. Si auspica infatti in quella posizione ci sia l’utilizzo del brasiliano Pià. In attacco si è rivisto un Emanuele Calaiò finalmente in palla. Adesso le ragioni di questa non buona prestazione possono essere soltanto due: o questo modulo non è nelle corde dei giocatori formanti questa rosa, oppure non è stato ancora assimilato nei giusti modi dalla formazione azzurra. Sempre che Reja abbia intenzione di far giocare la squadra in questo modo contro il Chieti. Difatti nel secondo tempo la squadra si è rischierata con il solito 4-3-3, anche se con altri interpreti in campo, tra i quali Sosa, Gatti e Corneliusson. Il Pampa come al solito quando si tratta di colpire di testa è sempre sontuoso, con i piedi lasciamo perdere… Dobbiamo però fare alcune considerazioni finali. La Vollese è stata, a differenza degli ultimi giovedì, una squadra tosta da affrontare e molto ben organizzata in un solido modulo 4-4-2. Soprattutto si è messo in evidenza il numero dieci della squadra Raffone. Per il Napoli invece il migliore in campo è stato senza dubbio Capparella, che stanco per aver giocato in maniera ossessiva entrambe le frazioni di gioco, è uscito dal campo una decina di minuti prima lasciando il team azzurro in 10 uomini. Nota divertente è stato l’appellativo in campo del vice-Fontana Fabio Gatti; infatti i compagni di squadra lo chiamavano “micio”. A fine partita i giocatori hanno svolto dello stretching ed alcuni di loro hanno fatto del lavoro in palestra, tra cui Gatti e Schettino, autore anch’egli di un’ottima prova sigillata con due goals in due minuti, in questi pomeriggio maranese soleggiato ma freddo…

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