(VINCENZO LETIZIA) - Iniziamo subito con una premessa. L’arbitro Celi, non nuovo ad arbitraggi indegni nei confronti del Napoli, anche al ‘Renato Curi’ è stato deleterio per i colori azzurri, non concedendo minimo due rigore apparsi netti ai più su Pià. Fatta la premessa e denunciato l’ennesimo arbitraggio contrario, va, però, subito detto, senza mezze misure che il Napoli a Perugia non si è visto proprio. Lento, pachidermico negli spostamenti sul rettangolo verde, lungo e senza un filo logico nel gioco, l’undici di Reja ha patito in maniera incredibile il pressing asfissiante degli umbri. Inoltre, anche a Perugia il Napoli ha dimostrato di vivere una fase di forma atletica molto deficitaria. Dunque, al primo esame vero della stagione la squadra di Reja, che ha effettuato il suo primo tiro in porta verso Pinzan solo al 37’ st, deve essere bocciato senza attenuanti. Devono aver pesato le assenza di Calaiò e Savini, l’ennesimo errore difensivo di Giubilato in occasione della rete di Cellini, ma oggi il settore del campo che non ha assolutamente convinto è stato il centrocampo, con un Montervino che è sembrato svogliato e senza benzina, ed un Fontana che in mezzo al campo è stato stretto nella morsa umbra e non è riuscito a dettare alla solita maniera i tempi ai propri compagni. Adesso, giovedì il Napoli tra le mura amiche è atteso da questa benedetta gara di Coppa Italia contro la Roma che sembra aver distratto tutto l’ambiente e forse addirittura gli stessi protagonisti in campo. Assisteremo con grande curiosità ed interesse all’evento, ma se ci permettete a questo punto, dopo i gravi passi falsi del Napoli in casa contro il Foggia e a Perugia, il vero appuntamento da non fallire sarà il match casalingo di domenica prossima sempre al San Paolo contro il Grosseto. Un altro, malaugurato stop risulterebbe mortifero e forse costringerebbe Marino a rivedere i suoi piani a gennaio… Ma un quesito ce lo poniamo e lo poniamo, ma siamo certi che a questo Napoli davvero non serve nulla? Consentiteci più di qualche dubbio…