21/12/2005
(EDUARDO LETIZIA) - In una parola
spettacolare. Bello e divertente
come forse non mai negli ultimi
tempi, il Napoli ammirato oggi al
San Paolo ha senza dubbio chiuso nel
migliore dei modi questo 2005
deliziando i propri tifosi e
legittimando l’indiscusso primato in
classifica.
La squadra si presenta in campo con
un diligente 4-4-2. Amodio
sostituisce al centro Montervino e
la difesa si schiera con Maldonado a
sinistra e Giubilato al centro. In
avanti la coppia Calaiò-Sosa.
Gli azzurri si mostrano, sin dai
primi minuti, quadrati e cinici,
tutte le mosse iniziali appaiono,
questa volta, azzeccate: Amodio al
centro disputa una gara di grande
intelligenza tattica, la coppia
Giubilato-Romito non è messa in
crisi, viste le caratteristiche
fisiche e tecniche delle punte del
Lanciano, Maldonado sulla sinistra
svolge alla meglio i compiti
assegnatigli, non soffrendo mai i
suoi diretti avversari e la coppia
d’attacco, nonostante le critiche di
Reja di tutto il primo tempo, mostra
una buona intesa e preoccupa
costantemente la retroguardia
avversaria.
Ma quello che è piaciuto di più del
Napoli di oggi è stato il gioco
esibito e la personalità con la
quale si è imposto sull’avversario
nell’arco dei 90 minuti. Il possesso
di palla, mai effimero, sempre
finalizzato alla conclusione, e le
penetrazioni sugli esterni, sono
state le armi più efficaci dei
partenopei ai quali bastano una
cinquantina di minuti per archiviare
definitivamente la pratica Lanciano.
Una menzione particolare è dovuta
oggi a Bogliacino. L’uruguayano
infatti ha confermato il suo momento
di ottima forma, oltre gli assist e
la rete, si è rivelato utilissimo
anche in fase d’interdizione,
recuperando palloni e proponendosi
in generosissime chiusure. Si è
inoltre apprezzata una maggiore
scioltezza da parte sua nel tentare
giocate di fino, sintomo di una
oramai acquisita sicurezza
psicologica, che allontana
definitivamente il ricordo dei primi
mesi a Napoli alquanto deludenti.
Unica nota stonata della gara è
stata la sostituzione di Calaiò,
molto contestata dai tifosi. Il
bomber palermitano stava, al momento
del cambio, disputando una gara di
grande impegno per cercare una rete
per lui molto importante, data
l’astinenza a cui era stato
costretto dall’infortunio. Da qui la
sua comprensibile delusione quando è
stato richiamato in panchina. Forse,
in questa occasione, sarebbe stato
opportuno un pizzico di tatto e
comprensione in più da parte del
mister goriziano. Ricordiamo infatti
che i momenti negativi di Calaiò
sono nati tutti da incomprensioni
con il suo allenatore, che non ha
mai lesinato sostituzioni, spesso
immotivate, al suo capocannoniere.
Permetteteci infine di mettere in
risalto, con enorme piacere, la
prestazione più che convincente di
Fabio Gatti che, nei minuti finali
in cui è stato schierato, ha
dimostrato di essere un giocatore
che in questo Napoli ci può stare,
ma che viene evidentemente tenuto
pochissimo in considerazione da Reja,
a dispetto della grande
professionalità, del grande impegno
che mette in ogni allenamento e
delle qualità che palesa ogni volta
in cui è chiamato in causa. All’ex
numero 44 del Perugia vanno i nostri
migliori auguri affinché possa
trovare sotto l’albero una maggiore
stima da parte del mister e, magari,
una maglia da titolare nel prossimo
match, quando si dovrà sostituire lo
squalificato Fontana.
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