• OBIETTIVO NAPOLI - AZZURRI CON LA TESTA AI PLAY-OFF •

1/5/2005
(di Eduardo Letizia) Il Napoli non va oltre l’uno a uno sul campo di un volenteroso Martina Franca, squadra di caratura comunque inferiore a quelle che ci si troverà ad affrontare nei play-off.
Gli azzurri scendono in campo apparentemente svogliati, privi del mordente adatto ad affrontare con la giusta determinazione l’avversario.
Per tutto il primo tempo il Napoli non è capace di darsi un gioco, di mettere in difficoltà i pugliesi che arrivano pure al vantaggio, in una delle rarissime occasione che riescono a procurarsi. I partenopei non è che siano in grado di fare meglio. Il 4-2-3-1 riproposto oggi da Reja presenta nuovamente tutti i dubbi delle scorse settimane: squadra lunga, difesa mal coperta, posizioni confuse degli attaccanti. Gli unici spiragli di gioco si sono ravvisati in occasione di qualche intuizione di Fabio Gatti, parso non al 100% dal punto di vista fisico e un po’ discontinuo, ma che ha tentato almeno, con i suoi lanci, di aprire qualche varco sugli esterni e di proporre qualche soluzione alternativa per sopperire ad un gioco complessivo molto, troppo evanescente. Giocatore che a tratti riusciva a mettere in difficoltà gli avversari è parso Iniacio Pià. Il brasiliano quando è stato in grado a partire palla al piede ha sempre creato buone occasioni, ma questo accadeva raramente, in quanto l’ex atalantino troppo spesso pareva avulso dalla manovra e non sempre preciso delle sue giocate.
Troppi i giocatori invece sottotono, in particolare Consonni. Avevamo già sottolineato la scorsa settimana la sua inconciliabilità con il ruolo di esterno sinistro d’attacco. Oggi ha nuovamente iniziato il match in quella posizione, per poi essere spostato dopo pochi minuti al centro, con lo slittamento consequenziale di Pià a sinistra. Con l’uscita di Abate è poi il numero otto napoletano è stato costretto a traslocare sulla destra e, infine, con l’ingresso del giovane Schettino (da rivedere), è ritornato nella posizione iniziale di ala sinistra. Ebbene in tutto questo suo pellegrinare non è mai riuscito ad esprimersi a livelli accettabili. Dov’è finito il solido ed efficace Consonni di qualche mese fa? Forse è andato perduto da quando Reja ha accantonato l’idea del centrocampo a tre, a sinistra del quale Consonni ha mostrato di esprimersi al meglio.
Nel secondo tempo non è che gli azzurri abbiano espresso un gran calcio ma, perlomeno, scesi in campo con più grinta sono riusciti ad agguantare il pareggio, favoriti anche dall’uomo in più.
Un Napoli dunque questo di oggi con la testa palesemente già agli spareggi, dove speriamo si possa ritrovare il gioco o quanto meno la concretezza di qualche tempo fa, cercando magari di non perdere gli uomini migliori. Speriamo, infatti, in un tranquillo e rapido recupero di Abate, uscito nel primo tempo per un indurimento muscolare, ragazzo indispensabile per la squadra.

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