19/2/2006
(EDUARDO LETIZIA) - Un vero e
proprio scempio si è consumato in
quel di Castellammare. I tre
schiaffi subiti dalla Juve Stabia
fanno riemergere palesemente tutti i
limiti tecnico-tattici della squadra
azzurra e soprattutto le evidenti
inettitudini di mister Reja. Come se
non bastassero infatti i vergognosi
disastri di Romito, le inutili
passeggiate per il campo, con tanto
di caduta, di Fontana e gli errori
sotto porta di Calaiò e Pià, quest’ultimo
sempre più oggetto misterioso della
squadra azzurra, ci si mette anche
l’allenatore azzurro a peggiorare
una situazione, già di per sé
catastrofica, con le sue
incomprensibili scelte tattiche.
Frutto di mera follia è infatti
parsa la sostituzione che, a metà
secondo tempo, ha visto Trotta
sostituire un incredulo Capparella,
per almeno un paio di motivi. In
primis perché fino ad allora il buon
Capparella era parso tra i più
pericolosi degli azzurri e l’unico
capace di saltare l’avversario e
mettere qualche interessante pallone
al centro. Inoltre quando si è in
svantaggio è consuetudine inserire
un giocatore più offensivo in luogo
di uno più difensivo e non viceversa
come si è inventato oggi lo stordito
tecnico partenopeo.
Ma le nefandezze del mister
goriziano non si sono limitate a
questo… Per informazioni chiedere al
povero Montervino il quale ogni
domenica deve adattarsi ad un nuovo
ruolo per soddisfare gli arditi
disegni tattici del suo allenatore.
Questa settimana gli è stato
riservato il ruolo di terzino
destro, con risultati tutt’altro che
confortanti. Chissà che un giorno
non lo si veda pure schierato tra i
pali! Il problema maggiore di queste
scelte è che, dirottando da una
parte all’altra del campo il
capitano, ci si mette nelle
condizioni di schierare in mezzo al
campo la coppia, a nostro avviso
incompatibile per la poca dinamicità
dei due elementi, Amodio-Fontana. Se
però l’uruguagio riesce quantomeno a
prodursi in prestazioni decorose è
il numero sette a destare maggiori
perplessità, facendo rimpiangere
sempre di più il neo-cremonese
Gatti. Altra cosa di cui Reja
dovrebbe render conto è il
prolungato impiego in questa gara di
un Bogliacino, parso sin dai primi
minuti evanescente ed in balia dei
difensori stabiesi, riservando al
buon Vitale solo una inutile
passerella di pochi minuti.
Tirando le somme dobbiamo dunque,
ancora una volta, riferire di un
Napoli vergognoso, che nuovamente ha
dimostrato che se si è in vetta alla
classifica di questo mediocre torneo
è più per demerito degli avversari
(ancora sconfitto il Frosinone) che
per il valore degli azzurri e del
loro mister...
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