• OBIETTIVO NAPOLI - BRUTTO PAREGGIO DI UN BRUTTO NAPOLI •

9/10/2005

(di Eduardo Letizia) - Scialbo, soporifero, inconcludente…brutto in poche parole il Napoli di oggi. Purtroppo la pessima prestazione odierna non è nemmeno frutto di una giornata “storta” in quanto, è ormai dai tempi del calcio d’agosto che gli azzurri non sono in grado di sfoggiare una prestazione degna delle aspettative degli osservatori esterni.
Al Gela, la tanto rinomata compagine partenopea, non ha minimamente messo pressione o fatto paura e non riteniamo soddisfacente la scusante dell’effettivamente scandaloso terreno di gioco per giustificare l’insufficiente prestazione in terra sicula.
Cambiano gli avversari ma costante rimane la caratteristica degli uomini di Reja di non essere in grado di proporre un calcio che riesca a mettere in difficoltà le modeste formazioni che si trova di fronte di domenica in domenica. Che il Napoli non sia in possesso di un gioco spettacolare lo si era capito fin dallo scorso torneo ed a questo ci si era un po’ tutti rassegnati. La novità invece è la tremenda sterilità dei centravanti napoletani: il “bomber” Calaiò si è ufficialmente riperso per strada, ritornando quel frustrante e poco tranquillo giocatore dello scorso torneo, che ad inizio stagione pareva risorto; Pià è la brutta copia di quel funambolo che faceva impazzire le difese di squadre di serie A e B nel precampionato, spesso fuori gara, egoista ed inefficace. Degli altri giocatori d’attacco è poi da sottolineare l’ancora una volta impalpabile partita Bogliacino, che oggi dopo qualche segnale di vita nel primo tempo, è andato via via scemando nel corso del match. Capparella rimane probabilmente il migliore per rendimento, è infatti, tra i giocatori offensivi, quello che più cerca di creare gioco palla al piede e quello che più si da’ da fare, anche lui però oggi è parso poco lucido ed in difficoltà sul manto erboso disastrato.
Oggi si è poi rivisto Sosa che l’anno scorso ha risolto da solo parecchie partite e c’è la netta sensazione che anche quest’anno sarà una delle ultime frecce alla faretra del Napoli, se non si troveranno al più presto dei rimedi alle evidenti lacune. Reja ha dimostrato di non essere, finora, in grado di trovare delle soluzioni alternative valide per rivoluzionare il valore delle prestazioni dei suoi uomini; la manovra è lenta e prevedibile e neanche più le iniziative dei singoli riescono a risolvere le gare, che senza episodi fortunosi finirebbero tutte in parità a reti inviolate. Fortunatamente la difesa regge ancora, altrimenti questa squadra non si sa bene in che acque navigherebbe.
Oggi a Gela la squadra a messo in mostra tutti i suoi limiti, che ormai sono a tutti manifesti. Urge, ripetiamo, una svolta tattica drastica nel modo di giocare e probabilmente anche nel modulo e negli uomini.

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