15/1/2006
(EDUARDO LETIZIA) - Pimpante di
gioia, il Frosinone si è trovato
alla fine di questa giornata con
soli tre punti di distacco dalla
blasonata capolista e si è reso
probabilmente conto di quanto
infondate paiano i presunti slogan
d’imbattibilità della squadra
partenopea. Il Napoli ha infatti
dimostrato oggi di non essere una
squadra di categoria superiore, ma
solo, al limite, una squadra che può
puntare alla vittoria di questo
torneo di serie C1, non senza, si
badi bene, incontrare numerose
difficoltà. Ormai abbiamo imparato
tutti l’inflazionata filastrocca
recitante che gli azzurri stentano
nell’esprimersi al meglio perché gli
avversari, al cospetto del Napoli,
fanno la cosiddetta “partita della
vita”, ma permettetemi di
sconfessare questo mito. Se le
squadre avversarie giocano bene
contro gli azzurri è grazie
soprattutto alle carenze
caratteriali, tecniche, fisiche e
tattiche della squadra campana. Non
mi pare infatti che, in serie A, le
squadre meno blasonate che fanno la
“partita della vita” contro la
Juventus ottengano grossi risultati.
Fatte le giuste proporzioni dobbiamo
perciò concludere che, nemmeno in
serie C, il Napoli può considerarsi
una grande squadra. Ma ciò non
toglie che il primo posto rimane
comunque un obiettivo largamente
alla portata del Napoli, ma per
perseguirlo bisogna mettere in
risalto tutte le falle che la
squadra di Reja mette in mostra, e
non adagiarsi da una presunta
superiorità derivante dal nome
“Napoli”. Esemplare a tal proposito
la sconfitta odierna a Massa. Contro
una squadra tutto sommato modesta,
che è riuscita a capitalizzare al
massimo la sola conclusione
pericolosa di tutti i 90 minuti, gli
azzurri sono apparsi sotto tono dal
punto di vista fisico, male
organizzati in mezzo al campo ed
incapaci di far male in zona gol,
ripresentando le stesse carenze
evidenziate ad inizio campionato.
Gli attaccanti sono di nuovo in
crisi. Sosa non riesce più a
realizzare una buona sponda aerea,
non riuscendo a staccare nemmeno di
un centimetro dal terreno e perdendo
quasi tutti i contrasti di testa con
i difensori. Ciò rende ancora più
evidenti i suoi limiti in quanto a
dinamicità e tecnica. Calaiò non
segna più e sbaglia anche le
occasioni più facili, in balia del
nervosismo e della mancanza di
praticità in ogni sua giocata. Il
brasiliano Pià, dal canto suo,
continua nel suo campionato
all’insegna del “potrei ma non
voglio”, sempre inconcludente nelle
sue azioni ed avulso dal gioco della
squadra. Un corpo estraneo che pare
sempre possa fare chissà cosa, ma
che alla fine non conclude nulla.
Non sono mancati di certo grossolani
errori pure da parte di Reja. Si
sente ovunque dire che un tecnico
primo in classifica non può essere
criticato, ma se l’allenatore in
questione è quello di un Napoli che
stenta a produrre gioco in terza
categoria e che perde contro la
Massese, beh, allora probabilmente
qualche sbaglio questo mister lo
commette… Un errore a nostro avviso
è stato quello di schierare
Montervino nel ruolo di terzino
sinistro in luogo del neo-acquisto
Lacrimini, privando così il
centrocampo del capitano azzurro,
unico uomo capace di dare un po’ di
corsa al reparto, disponendo di
conseguenza, ancora una volta, in
mezzo al campo la coppia tutta
scatto e rapidità (per i non
esperti, si sta qui facendo ironia)
Amodio-Fontana. Altra mossa che ha
destato perplessità è stato
l’ingresso di Cupi. Queste le
motivazioni: in primo luogo l’ex
giocatore dell’Empoli è un terzino
più di copertura che di spinta; la
seconda motivazione è che Cupi non
giocava da un anno e le sue
condizioni fisiche, a detta dello
stesso Reja, non erano buone (tanto
che più volte durante la ripresa ha
avvertito dolori muscolari); infine,
vista la situazione di svantaggio
poteva essere più logico l’ingresso
di Lacrimini, terzino molto più
propenso alla fase di spinta.
Al di là di tutte queste
considerazioni rimane la speranza da
parte nostra che, dopo questo mese
non esaltante, il Napoli possa
ritrovare al più presto lo smalto
perduto, non dimenticando che è
possibile attuare qualche ritocco
all’organico, attingendo dalle
occasioni che presenterà questa
sessione di mercato.
|