20/2/2006
(di MAURIZIO LONGHI) - Contro la
Juve Stabia si doveva conquistare
una vittoria per cercare di
cancellare il digiuno in trasferta
degli azzurri, c’era anche la
possibilità di staccare la seconda
in classifica (Frosinone) con ben
sette punti di distacco. Quindi per
la squadra di Reja espugnare il
“Menti” poteva significare salutare
tutte le inseguitrici e toccare la
serie B con una mano e mezza. Ma ciò
non è accaduto, perché il Napoli è
sceso a Castellammare di Stabia,
affrontando questo derby molto
sentito da entrambe le tifoserie
(che anche ieri hanno manifestato la
loro amicizia) con troppa
superficialità, senza mettere in
campo l’intensità e l’agonismo
giusto che servono per vincere in
questa categoria che pure quest’anno
sta creando tantissimi grattacapi al
Napoli. Alcuni giocatori, come
Fontana, Romito, Maldonado, al posto
di dare l’anima in campo per fare
bella figura in un derby
importantissimo, hanno praticamente
guardato la partita come spettatori.
Ieri la prova del regista Gaetano
Fontana, è stata una cosa
inguardabile, passaggi a
rallentatore, movimenti lentissimi,
questo è il giocatore richiesto da
mezza serie B e da qualche squadra
di serie A? Allora, chiariamo una
cosa, se Fontana riuscisse a capire
che in questo campionato di terza
serie, le belle giocate e i
dribbling non servono a nulla, ma si
rendesse conto che per trionfare in
C, c’è bisogno di combattere su
tutti i palloni, cacciando la grinta
giusta, solo così si può andare
avanti. Una domanda va fatta anche a
Marino: Ma non era meglio trattenere
Gatti (che sta disputando
prestazioni maiuscole con la maglia
della Cremonese)?. Poi Fontana un
torneo di serie C, l’ha vinto
ricevendo tantissimi complimenti da
capitano con la maglia dell’Ascoli,
pertanto sarebbe opportuno che
ritornasse il Fontana di una volta,
perché tutti sappiamo quanto è
affezionato alla maglia azzurra. Per
conquistare la cadetteria il Napoli
ha bisogno di lui, ora non faremo
altro che aspettare il pronto
riscatto già da domenica contro il
Gela.
Passando a Tommaso Romito veramente
non riusciamo a capire quale è stato
il motivo di questo suo calo palese
in campionato. Ad inizio stagione
sembrava un corazziere, gli
attaccanti avversari dovevano
inventarsi magie per riuscire a
superarlo, il diggì del Napoli,
Pierpaolo Marino lo definì già un
calciatore da serie A. Ma quello
visto ieri a Castellammare, altro
che serie A, sembrava un modesto
difensore dilettantistico, era
spaesato, confusionario, impacciato
un po’ di tutto. Poi quella
autorete, in un derby così
importante da uno come lui non ci si
può aspettare un errore del genere,
può capitare su questo siamo
d’accordo, ma è da dopo la sosta
natalizia che l’ex difensore del
Chieti sta combinando pasticci.
Stesso discorso bisogna farlo anche
per Ruben Maldonado, ieri Castaldo
l’ha fatto ammattire facendolo
innervosire, prendendo anche un
ammonizione che gli farà saltare la
gara contro il Gela.
Anche lui all’inizio del campionato
insieme a Romito formava una
muraglia invalicabile, invece già da
qualche giornata questa muraglia si
è aperta notevolmente, quasi troppo,
ed infatti il Napoli soprattutto in
trasferta subisce troppi gol. Un
altro dato da analizzare è
sicuramente che per gli azzurri
patire tre sconfitte consecutive in
trasferta (1-0 con la Massese, 2-0
con la Torres, ed in fine il 3-1 di
ieri con la Juve Stabia) è troppo.
Una squadra che punta a salire di
categoria, non può permettersi il
lusso di fare tre sconfitte
consecutive lontano dalle mura
amiche, per poi vincere sudando
tantissimo in casa. Ora, c’è bisogno
di invertire la rotta, vi restano
undici partite da disputare, dove
c’è in ballo la promozione in serie
B, quindi gli azzurri dovranno darsi
da fare perché in queste undici
battaglie, bisognerà conquistare
quanti più punti possibili, per
evitare sorprese non gradite. In
conclusione ci auguriamo che il
Napoli già dalla prossima gara
contro il Gela, possa conquistare
una bella vittoria, perché a fine
anno sulla maglia azzurra del Napoli
dovrà stare scritta una lettera: B!
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