• NAPOLI- MANTOVA, 0-0 NEL DESERTO...VINCE LA NOIA •

16/12/2006

(EDUARDO LETIZIA) - Terzo pareggio consecutivo per il Napoli di Reja. Questo odierno però va visto in chiave differente rispetto a quello di Cesena. Se infatti quello di lunedì sera era stato un punto guadagnato in trasferta ed in una partita in cui gli azzurri avevano offerto un buon gioco, meritando probabilmente anche qualcosa in più dell'1-1, oggi la prestazione del Napoli è stata totalmente sconfortante. Già di per sè la cornice in cui si è disputata la gara era di una tristezza evidente, considerando che l'incontro si è giocato a porte chiuse, ma c'è da dire che le due squadre in campo si sono adattate perfettamente al cupo ambiente circostante, fornendo una prestazione dai contenuti tecnici infimi ed altamente soporifera... Moltissimi gli errori da una parte e dall'altra, nulli o quasi gli aspetti tecnico-tattici da commentare...
Reja ha oggi deciso di mandare in campo una formazione molto simile a quella di Cesena, un 3-5-2 abbastanza prudente, con la sola novità dell'innesto di Bucchi al posto dello squalificato Calaiò. Come detto però i risultati, dal punto di vista del gioco, sono stati ben differenti. Sono risultate infatti lampanti, fin dall'inizio, le difficoltà della squadra nell'impostare le azioni, a causa anche di un buon pressing, molto alto, apportato dagli uomini di Di Carlo sui difensori napoletani, che spesso si vedevano costretti a lanciare lungo e, siccome i piedi di Maldonado o Domizzi non sono esattamente, con tutto il dovuto rispetto, quelli di Krol o anche di Andrè Cruz, ecco che spesso questi lanci non sortivano alcun effetto positivo, anzi...
Le cose non sono cambiate nemmeno nella ripresa, quando il mister azzurro è sembrato accontentarsi del pareggio, considerando il mancato ingresso di De Zerbi, che con la penuria di idee e buone giocate che regnava oggi in campo, forse avrebbe fatto proprio al caso del Napoli.
Alla fine non resta altro che aggiungere come lo 0-0 sia stato lo specchio fedele di questa gara che, per quanto riguarda gli azzurri, rappresenta sicuramente un passo indietro (se non di più, rispetto alle ultime uscite.

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