11/9/2005
(MICHELE
CAIAFA) – Benissimo così. Continua la
marcia trionfale del Napoli in questo
inizio di torneo di serie C1. Il Napoli
ha dimostrato una buona personalità in
campo, offrendo quasi sempre un’ampia
garanzia in fase difensiva. Difatti sale
a 540 minuti l’inviolabilità della
rete azzurra nelle gare ufficiali
disputate dai partenopei tra Coppa
Italia e campionato. Il Napoli ha
impostato lui la partita, anche a dir il
vero grazie alla rinuncia della Lucchese
di Paolo Indiani a giocare la partita,
nonostante sia anch’essa dotata di un
organico formato da uomini di categoria
superiore. E dunque per il Napoli non
era facile sfondare il muro difensivo
dei rossoneri, che addirittura si
schieravano a 5 in difesa quando la
manovra d’attacco del Napoli si faceva
pressante, con Macellari e Magnani che
si aggiungevano ai tre centrali toscani.
Certo il “Porta Elisa” non sarà un
campo espugnabile facilmente, quando
soprattutto la squadra del
cardio-chirurgo iraniano sarà cresciuta
in quanto a tattica e condizione fisica,
quindi questa vittoria vale ancora di più
per i ragazzi di mister Reja, che
mettendo altri tre punti in saccoccia
possono lavorare ancora con più
tranquillità in settimana per cercare
di migliorare ancora. Cosa possibile,
perché secondo il nostro modesto
parere, questa formazione ha ancora
grossi margini di miglioramento,
considerando che la formazione è molto
più equilibrata soprattutto nel reparto
difensivo, grazie all’innesto di
elementi importanti come Ruben Maldonado
e Mirko Savini, che sulla fascia
sinistra regala una superiore
tranquillità difensiva soprattutto
rispetto agli elementi che coprivano
quella fascia nello scorso campionato.
Se dobbiamo trovare delle note non liete
nella prestazione di oggi, dobbiamo dire
che c’è ancora qualche giocatore in
non perfetta forma fisica, vedesi
Mariano Bogliacino, e soprattutto c’è
ancora qualche leziosismo di troppo da
parte degli azzurri, che Reja,
giustamente, mal sopporta (vedesi
l’ingenuità di un buon Fontana, che a
10 secondi dal termine della gara, ha
perso palla in maniera ingenua). Ma
queste note negative in pratica
diventano poi positive, perché limando
queste cose che non vanno, a proposito,
ci vuole maggiore cattiveria in fase
offensiva visto l’alto potenziale di
cui dispone Reja lì davanti, il Napoli
potrebbe diventare veramente una
formazione quasi imbattibile in questa
categoria. Morale della favola: Napoli
ancora in serie C, ma squadra, tifo,
ambiente e quant’altro sono tutti
proiettati a fare bene qui, a
migliorarsi sempre più per abbandonare
da trionfatori assoluti questo inferno,
che poi è la serie C.
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