12/3/2006
(EDUARDO LETIZIA) - Una gara double
face quella di oggi del Napoli al
San Paolo, caratterizzata da un
ottimo primo tempo e da una ripresa
alquanto scialba e deludente.
I primi 45 minuti hanno infatti
mostrato un Napoli bello e vivace,
sempre padrone del gioco e
costantemente proiettato
all’attacco, ben diretto da un
Bogliacino in grande spolvero in
cabina di regia, trainato sugli
esterni dagli scatenati Capparella e
Trotta e, soprattutto nei primi
minuti, deliziato dalle giocate di
Calaiò e Pià. In questa fase il
Martina appare in completa balia
degli azzurri che, oltre alla palese
superiorità tecnica, mostrano di
essere anche in una splendida
condizione fisica, arrivando sempre
prima degli avversari su ogni
pallone e producendosi in continui
forcing che non consentivano mai
all’avversario di rifiatare. Ecco
perché il risultato di 1-0 su cui si
è concluso il primo tempo è apparso
essere troppo esiguo rispetto alle
occasioni create. Proprio per questo
non possiamo esimerci dal porre sul
banco degli imputati la coppia
Calaiò-Pià, rea di aver gettato alle
ortiche una serie colossale di palle
goal, che avrebbero consentito alla
squadra di affrontare la ripresa
senza tante preoccupazioni. Così
invece non è stato e nel secondo
tempo si è in più assistito ad un
clamoroso calo degli azzurri, che
sembravano aver smarrito tutte le
energie e le idee che avevano messo
in mostra nel primo tempo. Pià,
avulso del tutto dalle trame
offensive della squadra, scompariva
gradualmente dal campo, fino alla
sua sostituzione con Amodio, Calaiò
non riusciva più nel gioco di sponda
tanto ben attuato ad inizio gara ed
inoltre sprecava, con giocate poco
convincenti, le poche trame
offensive che si presentavano in
questa fase della gara alla squadra
ed anche gli esterni di centrocampo
e Bogliacino, i migliori fino
all’intervallo, apparivano stanchi e
poco lucidi.
Fortunatamente nemmeno nella ripresa
il Martina ha saputo apportare seri
pericoli alla porta di Iezzo,
nonostante il calo degli uomini di
Reja, grazie anche ad una prova,
tutto sommato convincente della
retroguardia partenopea. Buona la
prestazione di Giubilato che, con le
sue ultime prestazioni, sta dando
ragione a Reja che lo sta preferendo
a Romito. Ottima sulla destra la
prova di Grava, sempre attento in
fase di copertura, ma efficace anche
quando si propone in appoggio.
Sfortunata invece la prova del
rientrante Savini, uscito per
infortunio al 71° minuto, già
durante la gara manifestava sintomi
di disagio, soprattutto quando gli
si chiedeva di appoggiare le giocate
di Capparella sulla sinistra. In
più, già alla vigilia, al terzino
erano stati riscontrati dei problemi
che ne mettevano in forse la sua
presenza addirittura in panchina.
Forse il suo innesto a sorpresa è
stato un azzardo, che speriamo non
si dovrà pagare con un nuovo,
prolungato, periodo di stop.
Il Napoli si porta quindi a +9 sulla
sua inseguitrice diretta, il
Frosinone, e si trova così nella
posizione ideale per gestire un
vantaggio che, data la qualità delle
inseguitrici, qualora venisse
dissipato, allora sì che un altro
anno di C1 sarà stato meritato…
|
|