13/11/2006
(ARTURO MINERVINI) - Seconda vittoria
esterna stagionale per gli azzurri che in
quel di Bari conquistano 3 punti
pesantissimi per la corsa promozione contro
un avversario mai domo e che nel finale ha
sfiorato la rete con Di Vicino. Ancora una
volta un napoletano , stavolta però la sua
punizione si stampa sul palo. Napoli può
esultare e stasera non solo per il
risultato. Napoli festeggia la fine di
stupide gerarchie, Napoli si libera di
figure che avevano assunto potere eccessivo
al di sopra di mezzi e potenzialità. Lo
stesso Reja sembra essersi liberato dalle
catene e schiera la squadra senza guardare
ai nomi, senza temere l' impiutazione di
lesa maestà( il riferimento all' esclusione
di Montervino è voluta). Il tecnico
goriziano disegna un buon Napoli almeno
concettualmente. Bene la difesa a tre - che
si trasforna a 4/5 in fase di non possesso-
bene la coppia uruguayana in mezzo al campo.
Meno bene, ma la strada è quella giusta il
trio tutto pepe in avanti, liberato dalla
staticità di Bucchi e dall' ingombrante
ricordo dei suoi 30 gol. Il passato non
conta, servono risultati ed un Calaiò così
non può essere sacrificato per l' ex bomber
del Modena. E allora avanti così. Fiducia a
questo modulo, in attesa di un De Zerbi più
concreto ed un Pià meno apatico nella
speranza che il vero Ignacio sia quello di
Coppa Italia con il Parma e non quello del
San Nicola. In ogni caso a prescindere dalle
singole prestazioni l' attacco impostato in
tal modo consente copertura e maggiore
spaziatura. Vero è che la rete decisiva è
arrivata dalla giocata di Calaiò ma è
altrettanto vero che in molte occasioni solo
poca lucidità ed un pizzico di imprecisione
in fase di rifinitura ha impedito al Napoli
di trovare la via della rete. Certo dicevamo
modulo giusto almeno in teoria. Nella
sostanza servirebbe magari un vero esterno
di sinistra- senza nulla togliere a Savini
che nonostante l' assist è di fatto fuori
ruolo- ed un esterno offensivo. Diciamo alla
Mauro Esposito per capirci. Bene così
quindi. Con la viva speranza di non essere
smentiti nuovamente da un Reja che ormai
definire eclettico e dir poco. Ma in questo
caso si tratterebbe di masochismo.
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