• GATTI, UN ELEMENTO INDISPENSABILE PER IL NAPOLI •

22/3/2007

(MAURIZIO LONGHI / foto di Felice De Martino) - Per il Napoli questo mese di marzo è caratterizzato da luci ed ombre, con qualche nota positiva e qualcuna decisamente negativa. Dopo la vittoria ottenuta al “San Paolo” con lo Spezia si era avuta la sensazione che gli azzurri potessero lanciare la sfida alla Juventus per il primo posto, ma dal pareggio di Rimini sono arrivati risultati deludenti, si spera che questo momento finisca il prima possibile per riprendere la marcia promozione. Prima si è accennato alle note positive e negative, noi ci concentriamo su un giocatore che dopo tanto tempo è riuscito ad imporsi, ovvero Fabio Gatti che da oggetto misterioso è diventato un perno per questo Napoli. “Micio” sta vedendo premiata la sua grinta, caratteristica per la quale si contraddistingue in mezzo al campo, è un professionista serio, quando veniva impiegato con il contagocce non ha mai fatto polemiche, ha preferito rispondere sul campo e bisogna ammettere che la risposta è stata più che confortevole. Una scoperta fantastica. Perché in passato qualcuno, vedendolo spesso e volentieri occupare un posto in tribuna, ha pensato che Reja non l'avesse più in considerazione, sembrava lontano anni luce da quel grande giocatore messosi in luce quando indossava la maglia del Perugia, ma quando ha avuto l’opportunità di scendere in campo, non ha deluso le aspettative scoprendosi anche un buon playmaker.
IL REGISTA PER OCCASIONE – Si sa, Gatti si esprime al meglio quando c’è da mettere la museruola agli avversari. Per accertarsi di tutto, basta guardare qualche gara precedente, nella fattispecie quella con il Genoa, in cui ha ingabbiato l’honduregno Leon che poi ha salvato la sua prestazione con una punizione magistrale con cui ha superato Iezzo. Le sue caratteristiche sono basate principalmente sulla grinta e lo spirito di sacrificio. Proprio in virtù di questi pregi, il folletto perugino, in precedenza, si era messo in gran luce con il Perugia conquistando giovanissimo la maglia della nazionale italiana under 21, trascorrendo con quest’ultima proficue esperienze. È giunto al Napoli tre anni or sono in serie C1 sotto la guida di Ventura, il quale pretendeva che dovesse impostare lui l’azione. Le cose non andarono per il verso giusto, tant’è che quando Reja subentrò all’allenatore genovese, Gatti perse il posto da titolare giocando sempre con meno frequenza. A gennaio dell’anno scorso, il 25enne centrocampista azzurro ha dovuto, suo malgrado, trasferirsi a Cremona per non rischiare di restare a lungo lontano dal terreno di gioco. L’avventura lombarda è servita a dargli maggiore fiducia nei suoi mezzi, così, quest’estate, è ritornato a Napoli con tanta voglia di lasciare il segno. Ma nel pre-campionato, il numero 5 del Napoli sembrava non rientrare negli schemi adottati da Reja, e tutto faceva pensare ad un’altra stagione buia per lui. Errore. Gatti quando è stato chiamato in causa ha risposto alla grande facendo capire di essere un giocatore all’altezza di una piazza prestigiosa come quella partenopea e di conseguenza è cambiato il suo minutaggio in squadra. Il mediano azzurro è stato scoperto anche regista, sebbene non sia il suo ruolo naturale, prendendo sempre maggiore dimestichezza con la sua nuova posizione. Sinora si è messo in evidenza soprattutto per la sua voglia di stupire, caratteristica che non gli è mai mancata. Fornisce alla squadra una grande dose di quantità abbinata ad un pizzico di qualità che gli permette talvolta di destreggiarsi da puro regista. Gioca con una tranquillità disarmante, anche per recuperare un pallone innocuo dà tutto se stesso, questo testimonia quanto ci tenga a fare bella figura.
L’INFORTUNIO – Proprio in quest’ultimo periodo, in cui attraversava un grande momento di forma, si è infortunato nel corso dell’insidiosa trasferta di Rimini. Come al solito, la sua grinta ha preso il sopravvento ed ha provato a stringere i denti, però si è dovuto arrendere allo spiacevole inconveniente. La sua presenza in campo è fondamentale, al Napoli manca un regista, e lui è l’unico che possa occupare questo ruolo, nonostante abbia caratteristiche diverse. Mister Reja, al momento, non può contare su un organizzatore di gioco, e proprio il tecnico friulano, che per due anni ha tenuto Gatti costantemente tra panchina e tribuna, ha dichiarato che il suo contributo è importantissimo per la squadra. Infatti, nelle ultime gare, i partenopei sono andati in difficoltà senza l’apporto del proprio “regista”, non resta che attendere un suo ritorno in campo perché la squadra ritrovi l’equilibrio che sembra un po’ smarrito. Ora il suo obiettivo è quello di rientrare il prima possibile, perché c’è una promozione da conquistare e Gatti ci tiene particolarmente a dare il suo contributo.

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