• OBIETTIVO NAPOLI - GLI AZZURRI "RISORGONO" SUL CAMPO DEL TREVISO •

17/4/2007

(EDUARDO LETIZIA) - Dopo la deludente prestazione interna contro il Pescara, il Napoli risorge dalle sue ceneri con una reazione eccellente, di qualità e carattere, in casa del Treviso.
Premiate le scelte iniziali del tecnico Reja che ha inizialmente cambiato l’assetto tattico della sua squadra. Il solito 3-5-2 è stato tramutato in un più offensivo 3-4-3, affidandosi al tridente offensivo composto da De Zerbi, Calaiò e Pià, lasciando a centrocampo solo Dalla Bona e Bogliacino e mantenendo l’assetto difensivo immutato.
E’ proprio dall’attacco che sorgono le note più positive per l’allenatore goriziano, dove Pià, con la sua straordinaria rete e con altre buone giocate in velocità, ha palesato finalmente evidenti segnali di ripresa dopo un paio di stagioni abbondantemente sottotono, questo anche grazie al fatto che oggi è stato schierato nella sua posizione congeniale, cioè di esterno di attacco a sinistra. La rinascita del brasiliano potrebbe essere, a questo punto della stagione, il vero asso nella manica per la squadra napoletana, in quanto Pià è proprio il giocatore che possiede potenzialmente le caratteristiche di cui è stato carente l’attacco partenopeo fino ad oggi: rapidità, capacità nel saltare l’uomo ed abilità nelle ripartenze. La speranza di tutti i tifosi del Napoli è che la prestazione di oggi non sia stata solo un fulmine a ciel sereno nella stagione di Pià e che egli possa rendersi davvero decisivo nel finale di campionato.
Buona anche la prestazione di Calaiò che, a parte la preziosissima rete, ha anche ritrovato l’intesa con Pià che tante volte si è potuta ammirare in casa Napoli, soprattutto però, ahinoi, durante le accaldate amichevoli del calcio d’agosto.
Non altrettanto bene si può dire purtroppo della gara dell’altro attaccante, Roberto De Zerbi, ancora una volta poco incisivo, avulso dal gioco, fumoso e costantemente impreciso sui calci da fermo. E’ un vero peccato che l’ex fantasista del Catania non riesca ad esprimersi ai livelli della scorsa stagione, in quanto, soprattutto con questo modulo sperimentato oggi, il suo impiego sulla destra potrebbe rivelarsi fondamentale.
Per quanto concerne il resto della squadra dobbiamo sottolineare una ritrovata sicurezza della difesa, che sembra aver ritrovato nuova linfa dallo spostamento al centro di Cannavaro e di Maldonado sul centro-destra e risulta sempre ben coadiuvata dalle coperture dei due esterni Grava e Savini, quest’ultimo, in particolare, sempre più a suo agio nel proporsi nella doppia fase difensiva e offensiva, riuscendo ultimamente anche a effettuare una serie di buoni cross dalla sua corsia di competenza.
A centrocampo ancora una volta si è potuta osservare una prestazione non eccelsa di Dalla Bona, mentre Bogliacino ha dovuto limitare il suo estro per badare maggiormente alla fase di contenimento. Ottimo l’impatto sulla gara di Montervino, subentrato nella ripresa a De Zerbi, per dare maggior sostanza ad un centrocampo messo sotto pressione dall’ingresso di Russotto che, piazzandosi tra le due linee di centrocampo e difesa napoletane, costringeva uno tra Dalla Bona e Bogliacino ad abbassarsi in marcatura su di lui lasciando in pratica un solo uomo a centrocampo. Con l’ingresso di Montervino si è potuto ovviare a questa problematica, spostando Bogliacino al centro nel ruolo di regista con Dalla Bona, alla sua sinistra, e appunto Montervino ala sua destra, ripristinando la parità numerica in quella zona. La gagliarda prestazione dello storico capitano è stata poi premiata con una, seppur fortunosa, rete che è probabilmente da prendersi come un segnale che la vecchia guardia del Napoli, i vari Calaiò, Pià, Sosa, Trotta (nella scorsa gara) Montervino, protagonisti della promozione dello scorso torneo stanno, riprendendo in mano le redini della squadra dando magari in tal modo un esempio ai nuovi arrivati, come Bucchi, De Zerbi, Rullo, Dalla Bona, che non hanno dato finora alla squadra l’apporto sperato.

   INDIETRO