(EDUARDO
LETIZIA / foto di Felice De Martino) -
In settimana Reja aveva affermato che non
riteneva necessaria la conquista dei tre
punti in casa del Crotone. Beh se tali erano
i suoi propositi allora il tecnico azzurro
non avrà sicuramente nulla da rimproverarsi.
Qualora invece, come tutto l’universo
partenopeo riteneva doveroso, il suo intento
fosse stato quello di portare a casa i tre
punti, o quanto meno, di disputare una gara
dignitosa, allora sì che le cose da
criticare al mister goriziano diventerebbero
molteplici.
Innanzitutto non si capisce come si possano
prendere due reti con tanta facilità quando
la squadra è schierata in campo con sei
difensori puri. Una volta, almeno, poteva
dirsi che il catenaccio di Reja permetteva
di mantenere una certa consistenza in fase
difensiva, adesso invece anche questa
caratteristica sembra essere stata smarrita
dalla squadra. Oggi il mister azzurro ha per
l’ennesima volta sconvolto il modo di
giocare del suo team. La difesa è stata
stravisata scegliendo di mandare in campo un
quintetto che non era né quello solito
titolare, né quello che ben si era
disimpegnato nella scorsa gara contro il
Vicenza. I risultati sono saltati subito
all’occhio soprattutto a Giampaolo e Sevidec
che si insinuavano nella difesa napoletana
come una lama ardente nel burro, quasi
increduli per gli spazi a loro disposizione
e per la libertà a loro concessa dai
difendenti azzurri.
Non è che in altre zone del campo gli errori
di Reja oggi non fossero palesi, ma lì dove
risultano più evidenti le colpe
dell’allenatore del Napoli è pianificare
l’approccio alla gara. Infatti pare alquanto
palese che una squadra seconda in campionato
come il Napoli, se si presenta sul campo
della terzultima in classifica con sei
difensori puri e con alcuni giocatori
fondamentali in panchina, Calaiò su tutti,
subisca psicologicamente il contraccolpo
della mancanza di fiducia nei propri mezzi
inculcata dall’atteggiamento
ultradifensivista del proprio mister ed alla
fine si convinca essa stessa che
l’avversario che si trova di fronte abbia
delle potenzialità nascoste più consone al
Manchester United che al Crotone. Quando poi
ci si trova giustamente in svantaggio, sotto
di due gol, vengono ancora più a galla le
palesi lacune tattiche ed anche tecniche
dell’orchestra diretta da Reja. Lacune
tattiche perché è ormai palese che il Napoli
non ha, e non ha mai avuto, uno stralcio di
organizzazione di gioco ed i lanci in avanti
alla viva il parroco, punto di forza del
tatticismo del tecnico azzurro, senza il
solito salvatore della patria, il Pampa Sosa,
non sortiscono gli stessi effetti. E qui
emergono pure i limiti tecnici di alcuni
giocatori, in particolare di Bucchi. Ora non
si vuole in questa sede mettere alla berlina
l’attaccante azzurro ex Modena, né si
vogliono porre in discussione le sue
caratteristiche tecniche tout court,
l’intento è solo quello di esplicare un dato
di fatto: Bucchi in attacco non prende una
palla, né di testa né di piede. A questo
punto deduca ognuno le proprie conclusioni,
però la prossima volta che Sosa e Calaiò
siederanno in panchina e Bucchi sarà in
campo le perplessità non potranno essere che
ancora maggiori…
Sarebbe inutile poi, a nostro avviso,
soffermarsi sui vari cambi di modulo operati
nel corso della gara, sui vari spostamenti
di giocatori per tutto in campo, nella mera
speranza di indovinare prima o poi la
combinazione giusta. Forse la sola cosa
degna di essere messa in risalto è come il
Napoli abbia espresso il miglior gioco
nell’arco della gara quando è stato
schierato con il 4-4-2. Con la difesa a
quattro si è risusciti ad arginare al meglio
le sortite offensive del Crotone e la
squadra è sembrata avere maggiori equilibri.
Certo con il 4-4-2 Reja sarebbe costretto a
mettere in campo solo 4 difensori e sarebbe
inoltre obbligato ad insegnare ai propri
giocatori qualche schema offensivo… In virtù
di ciò sembra dunque ovvio che si continuerà
fino alla fine ad ammirare una squadra che,
con 5-6 difensori, affiderà ai soli lanci
lunghi il suo tema tattico, che solo quando
sarà in campo Sosa, ovvero negli ultimi 10
minuti, potrà magari apportare qualche esito
positivo.