• OBIETTIVO NAPOLI - LA SQUADRA NON GIRA, MA LA VITTORIA E’ DI CARATTERE •

27/2/2005
(dall’inviato Michele Caiafa) – Il Napoli ha vinto, ma la squadra oggi non girava come si deve sul terreno di gioco. Addirittura durante la prima frazione della partita ai tifosi del Napoli è apparso un fantasma: difatti l’ombra di Ventura sembrava gravitare su questa squadra. Lanci lunghi che dalla difesa cercavano di raggiungere direttamente l’attacco o al massimo il lancio proveniva dai piedi di Gaetano Fontana. Nella ripresa la partita, che in generale è stata un po’ bruttina, anche se la Spal sembrava giocasse la finale di Champions League (la migliore partita degli estensi in questo campionato dopo l’esaltante prestazione di Avellino nel giorno della Befana) con un Berrettoni scatenato ma al solito sciupone dinanzi alla porta, (ottimo anche l’intervento del portiere Gianello) che farebbe meglio a giocare sulla fascia sinistra di centrocampo invece che da seconda punta, il Napoli diciamo è salito di livello, grazie alla briosità di Pià ed all’ingresso in campo del sempre ottimo Abate, che si proponeva sempre in profondità sulla fascia destra, almeno fino al goal di Sosa, ed inoltre ha messo sempre in difficoltà il proprio dirimpettaio sulla sua fascia di competenza superandolo più volte in velocità. Questa cosa non era mai riuscita nel primo tempo a Marco Capparella, anzi il giocatore è sembrato completamente avulso dalla manovra di gioco, giostrando pochi palloni fra i suoi piedi. Passando al centrocampo, oltre alla prova negativa di Francesco Montervino, sempre volenteroso nel voler fare bene, ma piena zeppa di sbagli la sua partita, vi è soprattutto un irritante Gaetano Fontana che si perde in mille leziosità: lui è sicuramente un calciatore di qualità superiore, nessuno lo ha mai messo in dubbio, ma in questa categoria serve soprattutto concretezza, cosa che Jimmy sta dando molto poco alla squadra nella quale dovrebbe essere un vero leader soprattutto sul terreno di gioco. Se poi si mette a sbagliare anche i rigori! Non si sa proprio a chi far tirare questi benedetti rigori nella formazione azzurra. Per la difesa, le solite piccole incertezze, ma tutto sommato abbastanza bene vista l’assenza di Gennaro Scarlato, il capitano dà molta sicurezza in quel reparto. A proposito lo stakanovista Ignoffo sarà costretto a saltare la prossima partita visto che ha beccato un’ ammonizione in stato di diffida. Questo reparto, tra infortunati e squalificati non vuole proprio avere pace. In porta abbiamo la vera sicurezza del Napoli in questo scorcio di stagione. Trattasi dell’ ottimo Matteo Gianello che è stato tra i migliori in campo se non il migliore (ha parato anche un rigore al team spallino su tiro dell’attaccante Selva) e quando accade ciò non è mai una buona cosa per la propria squadra. Ma in generale Gianello sta dimostrando di poter essere benissimo lui il numero uno azzurro, sostituendo alla grande Emanuele Belardi, ottimo ragazzo ma sembrava più un giocoliere che un portiere, facendo sempre sospirare i supporters partenopei quando la palla arrivava dalle sue parti. Facciamo di nuovo un passettino in avanti e parliamo di quello che doveva essere il superbomber azzurro: Emanuele Calaiò. Questo giocatore sta attraversando un brutto periodo, nonostante i tre goals già realizzati con la casacca azzurra. Il Calaiò di Pescara ce lo ricordiamo bene, era un attaccante che poteva fare reparto da solo, oltre ad avere un mira in porta quasi infallibile. La punta di origine palermitane sembra il gemello scarso di quello ammirato a Pescara, sbaglia caterve di goals anche abbastanza facili, dopo avere fatto semmai una bella giocata per liberarsi del proprio marcatore. E’ accaduto anche nel primo tempo di oggi. Ma noi abbiamo pazienza, perché siamo sicuri che il puntero prima o poi si sveglierà anche se deve affrettarsi a farlo perché ai famigerati play-off mancano poco più di due mesi.
Insomma, in definitiva, la squadra più forte di tutta la serie C e che non sfigurerebbe neanche in B oggi non si è proprio vista, ha marcato visita. La vittoria è stata soprattutto di carattere come ha detto lo stesso mister. Ma siamo sicuri che questo di oggi non era il Napoli di Reja, anzi…
Nota a margine: c’è da dire che Eddy Reya ha azzeccato tutte e tre le sostituzioni, dimostrando una volta di più che è un tecnico preparatissimo nel leggere le partite. E queste sono ottime notizie.