(MAURIZIO
LONGHI / foto di Felice De Martino) - È
arrivato il momento della verità, il Napoli
non deve cadere nella trappola di mollare la
presa proprio in questo momento dove i
risultati valgono il doppio. Dopo una prima
parte di stagione trascorsa costantemente
tra i primi due posti in classifica,
l’ultimo periodo è stato negativo sotto
tutti i punti di vista, tant’e che si è
anche persa la zona privilegiata che
permette di compiere il salto di categoria
diretto. Finora raramente si era abbandonata
la seconda posizione, ma adesso il pericolo
si fa davvero più consistente, il fatto che
si sia persa la leadership alle spalle
dell’ormai quasi imprendibile Juventus, sta
addensando nubi nell’ambiente partenopeo che
sembra aver perso l’entusiasmo. Il
famigerato secondo posto, però potrebbe
essere riconquistato, visto che si dovrà
ancora recuperare il big match con i
bianconeri di Deschamps. Ma questa fatidica
partita si giocherà martedì 10, prima c’è un
altro scontro diretto da affrontare, ed è
quello di Bologna, una sfida dalla grande
importanza nella quale non si dovrà
assolutamente sbagliare. Proprio per questo
tour de force a cui sarà sottoposto il
Napoli che chiamiamo “momento della verità”
questa parte del campionato che sarà
fondamentale in chiave promozione. Gli
ultimi risultati negativi dovranno dare una
scossa di energia alla squadra che,
pareggiando in casa col Bari, ha fatto
infuriare il presidente De Laurentiis che ne
ha ben donde in quanto si aspettava una
prestazione completamente differente da
parte dei suoi ragazzi. In questo Napoli c’è
un elemento che viene spesso, o meglio quasi
sempre, relegato in panchina, e quando Reja
decide di buttarlo nella mischia crea sempre
numerosi pericoli agli avversari risultando
essenziale per il gioco degli azzurri. Il
giocatore in questione è Ivano Trotta, che
quando parte sulla fascia, mostra di avere
molto a che fare con il suo cognome, perché
come “Trotta” lui ce ne sono pochi.
UNA FRECCIA INARRESTABILE – I suoi cross
sono fantastici, le sue sgroppate fanno
venire il mal di testa, la rapidità del
tornante romano è micidiale. L’ex ala del
Rimini, finora quando è stato schierato
dall’inizio, soprattutto contro Juventus e
Cesena, ha fatto sempre la differenza con la
sua incisività e la sveltezza con cui si
destreggia in campo. Non a caso sia nella
gara con la “Vecchia Signora” che in quella
del “Manuzzi”, ha fornito due assist al
bacio, rispettivamente a Bogliacino prima e
Calaiò poi, i quali non hanno dovuto fare
altro che depositare il pallone in fondo al
sacco. Peccato che entrambe le partite siano
finite in parità, ma almeno ci si è resi
conti dell’utilità di questo giocatore, che,
oltre a seminare panico nelle retroguardie
avversarie, si sacrifica tanto per la
squadra. Non ci sono dubbi: merita di
giocare dal primo minuto. Le sue cavalcate
sono indispensabili per questo Napoli,
bisogna definitivamente rendersene conto,
con i lanci lunghi non si fa altro che
mettere gli avversari a proprio agio, per
creare un gioco quanto meno accettabile
cercando di sfruttare le corsie esterne,
l’inserimento di Trotta è un punto di
partenza da cui dovranno nascere le giuste
alchimie di una squadra priva di idee.
LA MAGLIA DA TITOLARE – Una cosa è certa,
Trotta è un giocatore del quale il Napoli
non può fare a meno, in questo momento,
tutti hanno capito la sua importanza,
allora, perché non farlo giocare dal primo
minuto? Questa è una domanda alla quale
purtroppo non c’è ancora risposta, vorremmo
che si facesse chiarezza su questa
situazione. È probabile che mister Reja lo
tenga in panchina all’inizio per poi
sfruttare in corso d'opera la sua
esplosività, ma da come stanno andando le
cose, sarebbe il caso che si cambiasse
metodo, perché il 30enne dall’accento
romano, giocando dall’inizio, può subito
affondare sulla sua corsia (preferibilmente
quella destra ma si adatta anche a sinistra)
e mettere in bella mostra il punto di forza
del suo vasto repertorio: i cross dalle
fasce. Quando si tratta di mettere deliziosi
palloni in area, Trotta è sempre in prima
linea e non fa mai mancare il suo
contributo. Ma il problema è un altro,
perché c’è bisogno che qualcuno accolga a
dovere questi cross e li ribadisca in rete,
altrimenti è tutto inutile. Il motivo di
questo pensiero? Facile, il messaggio è
rivolto agli attaccanti azzurri che devono
svegliarsi dal momento che servono i loro
gol per poter sperare nel salto di
categoria. Di qui in avanti ci si augura di
avere un apporto maggiore dai bomber.
Capitolo Calaiò: il puntero siciliano dopo
aver incantato tutti nella prima parte di
campionato, è un po’ calato alla distanza,
ma l’impegno non manca mai. Capitolo Bucchi:
soprattutto da lui, la società si aspetta
segnali importanti, perché finora ha
profondamente deluso. Poi con lo sfortunato
anno del brasiliano Pià, è Sosa ad avere uno
spazio importante, e il “Pampa” quando è
stato chiamato in causa è stato eccezionale
per la sua grande voglia di lasciare il
segno. Questa “fotografia” degli attaccanti
del Napoli è doverosa, pare che si voglia
sfruttare la loro forza nelle palle alte, e
per fare ciò bisogna che Trotta giochi da
titolare, in modo tale che i cross arrivino
con una certa continuità e precisione, e di
conseguenza si spera che possano arrivare
anche i gol. Nelle prossime partite serve
che tutti diano il massimo, perché in vista
della trasferta del “Dall’Ara” non ci sono
scuse che tengano, ci vuole un successo.