• L’INCONTENIBILE TROTTA •

2/4/2007

(MAURIZIO LONGHI / foto di Felice De Martino) - È arrivato il momento della verità, il Napoli non deve cadere nella trappola di mollare la presa proprio in questo momento dove i risultati valgono il doppio. Dopo una prima parte di stagione trascorsa costantemente tra i primi due posti in classifica, l’ultimo periodo è stato negativo sotto tutti i punti di vista, tant’e che si è anche persa la zona privilegiata che permette di compiere il salto di categoria diretto. Finora raramente si era abbandonata la seconda posizione, ma adesso il pericolo si fa davvero più consistente, il fatto che si sia persa la leadership alle spalle dell’ormai quasi imprendibile Juventus, sta addensando nubi nell’ambiente partenopeo che sembra aver perso l’entusiasmo. Il famigerato secondo posto, però potrebbe essere riconquistato, visto che si dovrà ancora recuperare il big match con i bianconeri di Deschamps. Ma questa fatidica partita si giocherà martedì 10, prima c’è un altro scontro diretto da affrontare, ed è quello di Bologna, una sfida dalla grande importanza nella quale non si dovrà assolutamente sbagliare. Proprio per questo tour de force a cui sarà sottoposto il Napoli che chiamiamo “momento della verità” questa parte del campionato che sarà fondamentale in chiave promozione. Gli ultimi risultati negativi dovranno dare una scossa di energia alla squadra che, pareggiando in casa col Bari, ha fatto infuriare il presidente De Laurentiis che ne ha ben donde in quanto si aspettava una prestazione completamente differente da parte dei suoi ragazzi. In questo Napoli c’è un elemento che viene spesso, o meglio quasi sempre, relegato in panchina, e quando Reja decide di buttarlo nella mischia crea sempre numerosi pericoli agli avversari risultando essenziale per il gioco degli azzurri. Il giocatore in questione è Ivano Trotta, che quando parte sulla fascia, mostra di avere molto a che fare con il suo cognome, perché come “Trotta” lui ce ne sono pochi.
UNA FRECCIA INARRESTABILE – I suoi cross sono fantastici, le sue sgroppate fanno venire il mal di testa, la rapidità del tornante romano è micidiale. L’ex ala del Rimini, finora quando è stato schierato dall’inizio, soprattutto contro Juventus e Cesena, ha fatto sempre la differenza con la sua incisività e la sveltezza con cui si destreggia in campo. Non a caso sia nella gara con la “Vecchia Signora” che in quella del “Manuzzi”, ha fornito due assist al bacio, rispettivamente a Bogliacino prima e Calaiò poi, i quali non hanno dovuto fare altro che depositare il pallone in fondo al sacco. Peccato che entrambe le partite siano finite in parità, ma almeno ci si è resi conti dell’utilità di questo giocatore, che, oltre a seminare panico nelle retroguardie avversarie, si sacrifica tanto per la squadra. Non ci sono dubbi: merita di giocare dal primo minuto. Le sue cavalcate sono indispensabili per questo Napoli, bisogna definitivamente rendersene conto, con i lanci lunghi non si fa altro che mettere gli avversari a proprio agio, per creare un gioco quanto meno accettabile cercando di sfruttare le corsie esterne, l’inserimento di Trotta è un punto di partenza da cui dovranno nascere le giuste alchimie di una squadra priva di idee.
LA MAGLIA DA TITOLARE – Una cosa è certa, Trotta è un giocatore del quale il Napoli non può fare a meno, in questo momento, tutti hanno capito la sua importanza, allora, perché non farlo giocare dal primo minuto? Questa è una domanda alla quale purtroppo non c’è ancora risposta, vorremmo che si facesse chiarezza su questa situazione. È probabile che mister Reja lo tenga in panchina all’inizio per poi sfruttare in corso d'opera la sua esplosività, ma da come stanno andando le cose, sarebbe il caso che si cambiasse metodo, perché il 30enne dall’accento romano, giocando dall’inizio, può subito affondare sulla sua corsia (preferibilmente quella destra ma si adatta anche a sinistra) e mettere in bella mostra il punto di forza del suo vasto repertorio: i cross dalle fasce. Quando si tratta di mettere deliziosi palloni in area, Trotta è sempre in prima linea e non fa mai mancare il suo contributo. Ma il problema è un altro, perché c’è bisogno che qualcuno accolga a dovere questi cross e li ribadisca in rete, altrimenti è tutto inutile. Il motivo di questo pensiero? Facile, il messaggio è rivolto agli attaccanti azzurri che devono svegliarsi dal momento che servono i loro gol per poter sperare nel salto di categoria. Di qui in avanti ci si augura di avere un apporto maggiore dai bomber. Capitolo Calaiò: il puntero siciliano dopo aver incantato tutti nella prima parte di campionato, è un po’ calato alla distanza, ma l’impegno non manca mai. Capitolo Bucchi: soprattutto da lui, la società si aspetta segnali importanti, perché finora ha profondamente deluso. Poi con lo sfortunato anno del brasiliano Pià, è Sosa ad avere uno spazio importante, e il “Pampa” quando è stato chiamato in causa è stato eccezionale per la sua grande voglia di lasciare il segno. Questa “fotografia” degli attaccanti del Napoli è doverosa, pare che si voglia sfruttare la loro forza nelle palle alte, e per fare ciò bisogna che Trotta giochi da titolare, in modo tale che i cross arrivino con una certa continuità e precisione, e di conseguenza si spera che possano arrivare anche i gol. Nelle prossime partite serve che tutti diano il massimo, perché in vista della trasferta del “Dall’Ara” non ci sono scuse che tengano, ci vuole un successo.
 

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