• IL NAPOLI SEMPRE PIU’ PATRIA DEL MEZZOGIORNO DEL MONDO DOPO GLI ARRIVI DI BOGLIACINO ED AMODIO •

26/7/2005

(Michele Caiafa) – Si ripopola di sudisti il Napoli di Reja, di stanza in quel di Tarvisio per la prima fase del ritiro pre-campionato. E’ una rosa quasi completamente formata da uomini del Sud, non solo d’Italia, anche del mondo. Infatti nel roster (termine tipicamente cestistico) partenopeo, figurano ragazzi del mezzogiorno e sudamericani. Di certo dal punto di vista temperamentale si sa che l’organico a disposizione del tecnico friulano potrà godere di una miscela addirittura esplosiva. Si conosce infatti bene, che la “razza” del Sud, è una razza sanguigna, formata da persone sempre pronte ad infiammarsi. Figurarsi davanti alla torcida dello stadio San Paolo, cosa potrebbero combinare questi ragazzi. Poi per quanto riguarda i sudamericani, e nel team napoletano ce ne sono già quattro (il brasiliano Pià, l’argentino Sosa, ed adesso gli uruguaiani Bogliacino ed Amodio), si sa che, come insegna la storia del calcio, essi hanno sempre fatto bene nella squadra del Napoli (a partire da Luis Vinicio detto O’Lione, per finire a Diego Armando Maradona, senza dimenticare nel mezzo calciatori come Sivori, Canè, Altafini, Careca, Alemao, etc…). Poi in particolare per ragazzi del Sud America, fare bene nel calcio a Napoli è per loro un onore, visto che questa è stata la patria calcistica per sette anni del giocatore più forte di sempre, il “Pibe De Oro” Diego Armando Maradona. E si deduce bene ciò, anche dalle prime dichiarazioni rilasciate dal neo-fantasista azzurro Mariano Bogliacino: “Giocare nel Napoli per noi sudamericani è un grande onore. Da voi ha giocato Maradona. Il più grande mito sportivo del Sud America di sempre”.
Dicevamo Sud. Si è proprio così: Infatti gli unici giocatori della rosa partenopea non appartenenti all’emisfero sud del globo, sono Matteo Gianello di Bovolone in provincia di Verona. Nordista sì, ma chi più di lui ha sposato al momento la causa del Napoli? Ci pare di essere stati chiari. Scendendo un po’ più giù nello stivale, ritroviamo Massimiliano Varricchio di Bologna, anche lui molto legato alla maglia azzurra, nonostante sembri sempre più destinato a sbarcare verso altri lidi (termine prettamente estivo) e Fabiolino Gatti, perugino sì, ma temperamento e carattere del Sud. Il resto tutti del Sud, compresi i napoletani Iezzo, Gennaro Esposito e Gerardo Schettino.
Quindi un Napoli sempre più formato da meridionali, da meridionali del mondo, in attesa di realizzare il sogno del già grande presidente Aurelio De Laurentiis, di formare a Napoli e nel Napoli una rosa completa di napoletani, tutti campioni. Sarebbe un evento unico nella storia del calcio e dello sport in genere.
 

   INDIETRO