• NAPOLI, BASTAVA DAVVERO POCO •

5/2/2007

(GIORGIO NOCERINO) - È vero ci voleva davvero poco. Al Napoli di questo anno mancavano soltanto due o tre acquisti per essere competitivo sino alla promozione nella massima serie.
L’anello debole della squadra era, indubbiamente, la fascia sinistra ed, effettivamente, dopo un mese di susseguirsi di voci da Parisi a Del Grosso è arrivato dal Lecce il giovane talento partenopeo Erminio Rullo, fluidificante di sicura prospettiva futura.
Ma siamo davvero sicuri che il punto fragile del Napoli fosse solo il ruolo di esterno sinistro e che il centrocampo non sia, a sua volta, l’altra falla di questa compagine?
Da inizio campionato alla rosa partenopea è sempre mancato quel centrocampista d’ordine fondamentale per lo schema di gioco che l’allenatore Eddy Reja predilige. Tale mancanza ha fatto si che il tecnico goriziano adattasse, in suddetto ruolo, dapprima l’uruguaiano Bogliacino, importante nel ruolo di trequartista ma non idoneo a quello di regista, successivamente l’altro uruguagio Nicolas Amodio, ottimo incontrista ma carente nella cabina di regia, infine, Fabio Gatti, encomiabile per volontà e determinazione ma scarso come direttore di gioco.
Allora, perchè Marino e De Laurentiis non si sono adoperati per sopperire a questa pesante mancanza acquistando un giocatore conforme a tale ruolo? Si è trattato Carrus, centrocampista del Bari, a nostro avviso ottimo in quella zona di centrocampo; Baronio, ma la Lazio non ha ceduto alle sirene partenopee…solo voci! Abbiamo visto come le dirette concorrenti alla promozione si siano mosse per rinforzare la propria rosa, spendendo. Il Genoa di Preziosi ha preso giocatori del calibro di Leon, conosciamo tutti le sue qualità, Carobbio e l’ex juventino Marco Di Vaio. Il Bologna ha acquistato l’attaccante lituano Danilevicius. Il Mantova di Lori ha preso la potente punta Godeas che con Bernacci forma una coppia d’attacco formidabile. Il nuovo Lecce di Papadopulo ha puntellato l’organico con Tiribocchi e col centrocampista Zanchetta.
E il Napoli? La città non chiedeva il Ronaldinho o il Cassano di turno ma giocatori capaci di portare la squadra alla promozione diretta in serie A attesa, ormai, da troppo tempo.Tutti noi diamo fiducia alla dirigenza e ai giocatori ma la paura di non riuscir a competere con le altre candidate è tanta. Adesso sta ai giocatori e ai dirigenti ripagarla per vedere, finalmente, il nostro Napoli in serie A.

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