• OBIETTIVO NAPOLI - Napoli, incredibile al 94°! •

24/4/2005
(Eduardo Letizia) - Non si vede spesso sui campi di calcio una squadra realizzare due gol a tempo ampliamente scaduto, in pochi secondi, che permettono di ribaltare una partita che ormai tutti, rassegnati, battezzavano persa. Se poi a compiere l’impresa è il Napoli, che con la buona sorte vanta un credito smisurato, ecco che la notizia assume connotati immensi. Mai rimonta credo sia giunta così inattesa come quella odierna degli azzurri, infatti sorpassato il 90° minuto i ragazzi di Reja sembravano aver esaurito ogni risorsa ed un sorpasso come quello avvenuto, avrebbe fatto fatica a risiedere anche nella mente del più creativo regista di film fantascientifici! Eppure, fortunatamente, così è stato.
Si cadrebbe in un grosso errore, ad ogni modo, se ci si crogiolasse nella gioia derivante dalla magnifica vittoria, si dimenticassero i novanta minuti di sofferenza patiti e gli errori commessi nell’arco del match. Infatti la partita del Napoli, fino ai minuti di recupero, è stata tutt’altro che impeccabile. La squadra si è presentata in campo inizialmente con un atteggiamento troppo sbilanciato offensivamente. Il 4-2-3-1 presentato oggi da Reja ha mostrato, sin dai primi minuti, di lasciare troppo spesso la difesa alla mercè degli ottimi centravanti foggiani, che ad ogni occasione mostravano di potersi incuneare con facilità tra le maglie dei difensori partenopei, frutto questo di un inesistente filtro da parte dei centrocampisti. Pare sinceramente illogico schierare un centrocampo in cui, a parte il solo Montervino, siano presenti tutti giocatori dediti all’offesa. Corrent non è certo un incontrista, schierarlo in una mediana “a due” è un suicidio, in più, pare ancora una volta inopportuna la mossa di collocare Consonni nella posizione di ala sinistra, inadatta tra l’altro alle sue caratteristiche, in una squadra che già presenta in campo Abate a destra e Pià (irritante a tratti per il suo prolungato possesso di palla) dietro Calaiò unica punta. Se poi ai problemi tattici si aggiungono quelli tecnici dei singoli difensori, si veda Abate in occasione dello 0-1 e Bonomi nel secondo gol ospite, si comprenderanno i motivi delle difficoltà in cui si è trovata oggi la retroguardia azzurra.
Nonostante tutto nel secondo tempo il Napoli è stato in grado di produrre un buon forcing, che però, invece che apportare i due gol del sorpasso, ha sottolineato la scarsa concretezza degli attaccanti napoletani che nella prima fase della ripresa sono riusciti a sbagliare di tutto, come già in altre occasioni nel primo tempo. Nel frattanto la difesa era esposta ai tremendi contropiede del Foggia e proprio dopo uno di questi, colpiti probabilmente nel loro momento migliore da una rete di Mounard su assist di un ottimo Nardini, dopo il pareggio di Calaiò, gli azzurri parevano aver perso ogni speranza di rimonta ed esaurito tutte le cartucce a disposizione, fino al meraviglioso, incredibile, finale.
Questa partita dimostra che è ancora tanto il lavoro da fare per giungere, in condizioni degne, ai play-off. La cosa certa è che perlomeno questi tre punti daranno una scossa al morale dei calciatori e permetterà loro di lavorare con più serenità.

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