• NAPOLI, LA BASE C’E’ MA OCCORRONO RINFORZI DI QUALITA’ •

13/8/2005

(Vincenzo Letizia) - Che Napoli avesse brama di grande calcio non è che dovevamo attendere il trofeo “Birra Moretti” per sottolinearlo. Davvero un bello spettacolo di pubblico e civiltà, quello mostrato all’Italia intera dai tifosi partenopei e speriamo che chi dovrà decidere i ripescaggi, tenga conto che una piazza così non può essere nuovamente mortificata.
Saranno pure amichevoli, e si sa che il calcio d’estate è assolutamente poco attendibile, ma il Napoli, contrapposto alle super corazzate Inter e Juventus, non solo non ha sfigurato, ma ha addirittura annullato la differenza di due categorie, mostrando buona personalità e tanta determinazione, certamente superiore rispetto agli sparagnini nerazzurri e ai troppo leziosi bianconeri. Al di là però dell’ebbrezza che da’ l’aver uccellato squadroni del calibro di Inter e Juventus, essendo questi estivi dei test, vanno analizzate certamente le cose buone (tante) ma anche individuate le lacune da colmare. Cos’è piaciuto del Napoli del “Birra Moretti”? Innanzitutto, la personalità con la quale ha affrontato squadre ben più attrezzate. Giro palla quasi impeccabile, la buona forma di tanti calciatori azzurri (Pià, Montervino, Bogliacino, Amodio e Fontana su tutti) e l’efficacia di alcuni scambi veloci tra i fantasisti napoletani che hanno mostrato la qualità tecnica di questi calciatori, davvero sprecati per il palcoscenico di terza serie. Note stonate, sono invece sembrate la solita prestazione incolore di Calaiò, ancora alla ricerca disperata di se stesso, la solita sciocchezza difensiva di Grava (ingenuità colossale il fallo in area commesso su Figo) e la prova, davvero imbarazzante di Martinez, il “quasi” acquisto che dovrà essere rivisto all’opera ma che certamente contrapposto a Mutu ha incassato una figuraccia. Savini, l’altro volto nuovo del Napoli, ha invece giocato bene da difensore centrale, anche se Marino lo ha preso per farlo utilizzare da Reja, come terzino sinistro. Non c’è dubbio però, che l’organico, soprattutto in difesa è da rinforzare, e ora, il mercato diventerà più complicato con due settimane all’inizio dei campionati e con una quasi certa serie C che si dovrà affrontare. Difficile, infatti, che giocatori di buon livello accettino di scendere di categoria, nonostante il fascino che può suscitare un progetto come quello programmato da De Laurentiis. Ma le perplessità, in tema di rafforzamento dell’organico, restano, perché se si è costretti a rivolgersi all’estero per prendere calciatori come Martinez, allora non c’è dubbio che qualche problemino esiste. Comunque, staremo a vedere, confidiamo in Marino, che certamente ora vorrà confermare le buone cose che giustamente si raccontano di lui, ma i tifosi azzurri vorrebbero qualcosa di meglio che i Martinez o gli Orfei di turno... Se sarà C, non occorrerà solo vincerla, ma stravincerla.
 

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