• NAPOLI, IL RITORNO DI PIA’ •

5/12/2006

(MAURIZIO LONGHI) - Vederlo in campo è qualcosa di straordinario, è uno che quando scende sul terreno di gioco fa divertire i tifosi, ma allo stesso tempo è in grado anche di farli irritare per la sua imprecisione sotto porta. Infatti, l’attaccante del Napoli, Inacio Pià è capace di sfoggiare numeri di alta scuola degni di un mero brasiliano qual è, ma quando si ritrova in area con il pallone che deve essere solo scaraventato in rete, sembra che diventi tutto d’un tratto un peggiore difensore. Il brasiliano di Ibitinga sarebbe perfetto se solo riuscisse ad essere più preciso e meno precipitoso quando bisogna bucare la rete. Possiede giocate veramente da rimanere sbalorditi, la sua rapidità ed il suo scatto sono qualcosa di impressionante, ad esempio sabato scorso contro il Frosinone, un difensore esperto come Cannarsa è impazzito contro di lui ed è andato inevitabilmente in netta difficoltà. Proprio nella gara contro i ciociari avrebbe potuto incamerare il suo primo gol in questa stagione, ma ciò non è avvenuto per la sua imprecisione sotto porta. Qualcuno potrebbe pensare che lui e il gol siano due cose completamente diverse, ma in realtà non è così. Il gol, fa parte del suo repertorio, a Napoli l’ha dimostrato due anni fa quando a gennaio Pierpaolo Marino lo prelevò dalla serie A per portarlo in serie C1. Insieme a lui sbarcò all’ombra del Vesuvio anche Calaiò, in una coppia da urlo per la terza serie. Pià appena arrivato disse perentoriamente: “Sono uno che ama fare i dribbling, ma sono un attaccante e il mio mestiere è fare gol!”. Proprio in quell’anno chiuse la stagione a quota 5 reti, nonostante fosse arrivato a campionato in corso, segno che nel suo Dna c’è anche la vena realizzativa. Peccato che nella passata stagione sia stato bersagliato da numerosi infortuni, ma comunque ha totalizzato 5 centri tutti di grande importanza. Inoltre, l’anno scorso nella gara giocata al “San Paolo” contro il Foggia, appena entrato, incantò tutti, era praticamente irrefrenabile, poi suggellò quella prova superlativa con una rete da campione che spinse Marino a dire: “Gol alla Ronaldinho!”. All’ex atalantino, in questo momento manca solo quello: il gol. Pare che sia entrato in ottima forma fisica, su quella corsia di sinistra è ritornato il furetto di un tempo e sicuramente potrà essere sempre più utile agli azzurri. Nelle ultime partite mister Reja ha deciso di mandarlo in campo, pur sacrificando un bomber del calibro di Bucchi, e lui ha risposto più che bene, anche se deve migliorare ancora in qualcosa, ma è molto giovane e il tempo è dalla sua parte. Nella difficilissima vittoria di Bari la sua prestazione è stata di tutto rispetto, le serpentine non sono mancate e proprio contro i galletti si è guadagnato la totale fiducia. Contro il Bologna si è ben comportato, poi a Pescara sembrava uno scatenato che non faceva altro che schernire gli avversari, procurandosi, tra l’altro, anche il rigore (trasformato da Calaiò) che ha permesso al Napoli di uscire vittorioso in terra abruzzese. È un altro giocatore rispetto a quello di inizio stagione, ora è ritornato quell’attaccante appetito da tanti club di serie A. Si è parlato, ma si continua a farlo ancora, di una sua probabile cessione alla riapertura del calciomercato, ma è difficile pensare che la società partenopea si privi di un giocatore sul quale ha investito tanto. Non sono da escludere clamorose sorprese, ma una cosa è certa: “l’uomo ragno” sta tornando!
 

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