(MAURIZIO
LONGHI) - Vederlo in campo è qualcosa di
straordinario, è uno che quando scende sul
terreno di gioco fa divertire i tifosi, ma
allo stesso tempo è in grado anche di farli
irritare per la sua imprecisione sotto
porta. Infatti, l’attaccante del Napoli,
Inacio Pià è capace di sfoggiare numeri di
alta scuola degni di un mero brasiliano qual
è, ma quando si ritrova in area con il
pallone che deve essere solo scaraventato in
rete, sembra che diventi tutto d’un tratto
un peggiore difensore. Il brasiliano di
Ibitinga sarebbe perfetto se solo riuscisse
ad essere più preciso e meno precipitoso
quando bisogna bucare la rete. Possiede
giocate veramente da rimanere sbalorditi, la
sua rapidità ed il suo scatto sono qualcosa
di impressionante, ad esempio sabato scorso
contro il Frosinone, un difensore esperto
come Cannarsa è impazzito contro di lui ed è
andato inevitabilmente in netta difficoltà.
Proprio nella gara contro i ciociari avrebbe
potuto incamerare il suo primo gol in questa
stagione, ma ciò non è avvenuto per la sua
imprecisione sotto porta. Qualcuno potrebbe
pensare che lui e il gol siano due cose
completamente diverse, ma in realtà non è
così. Il gol, fa parte del suo repertorio, a
Napoli l’ha dimostrato due anni fa quando a
gennaio Pierpaolo Marino lo prelevò dalla
serie A per portarlo in serie C1. Insieme a
lui sbarcò all’ombra del Vesuvio anche
Calaiò, in una coppia da urlo per la terza
serie. Pià appena arrivato disse
perentoriamente: “Sono uno che ama fare i
dribbling, ma sono un attaccante e il mio
mestiere è fare gol!”. Proprio in quell’anno
chiuse la stagione a quota 5 reti,
nonostante fosse arrivato a campionato in
corso, segno che nel suo Dna c’è anche la
vena realizzativa. Peccato che nella passata
stagione sia stato bersagliato da numerosi
infortuni, ma comunque ha totalizzato 5
centri tutti di grande importanza. Inoltre,
l’anno scorso nella gara giocata al “San
Paolo” contro il Foggia, appena entrato,
incantò tutti, era praticamente
irrefrenabile, poi suggellò quella prova
superlativa con una rete da campione che
spinse Marino a dire: “Gol alla Ronaldinho!”.
All’ex atalantino, in questo momento manca
solo quello: il gol. Pare che sia entrato in
ottima forma fisica, su quella corsia di
sinistra è ritornato il furetto di un tempo
e sicuramente potrà essere sempre più utile
agli azzurri. Nelle ultime partite mister
Reja ha deciso di mandarlo in campo, pur
sacrificando un bomber del calibro di Bucchi,
e lui ha risposto più che bene, anche se
deve migliorare ancora in qualcosa, ma è
molto giovane e il tempo è dalla sua parte.
Nella difficilissima vittoria di Bari la sua
prestazione è stata di tutto rispetto, le
serpentine non sono mancate e proprio contro
i galletti si è guadagnato la totale
fiducia. Contro il Bologna si è ben
comportato, poi a Pescara sembrava uno
scatenato che non faceva altro che schernire
gli avversari, procurandosi, tra l’altro,
anche il rigore (trasformato da Calaiò) che
ha permesso al Napoli di uscire vittorioso
in terra abruzzese. È un altro giocatore
rispetto a quello di inizio stagione, ora è
ritornato quell’attaccante appetito da tanti
club di serie A. Si è parlato, ma si
continua a farlo ancora, di una sua
probabile cessione alla riapertura del
calciomercato, ma è difficile pensare che la
società partenopea si privi di un giocatore
sul quale ha investito tanto. Non sono da
escludere clamorose sorprese, ma una cosa è
certa: “l’uomo ragno” sta tornando!