• NUOVO CAMBIO DI MODULO PER IL NAPOLI DI EDY REJA, IN VISTA DEL MATCH CONTRO IL GELA AL SAN PAOLO •

24/2/2006

(di MICHELE CAIAFA) – “Dobbiamo essere attenti in difesa, ed avere una squadra più coperta. Il nostro motto dovrà essere aggressività e ripartenze. Non ci faremo più fregare dal gioco che fanno le nostre avversarie, e se sarà il caso, sostituirò di nuovo Calaiò con Montesanto. Pazienza se arriveranno i fischi del pubblico. Ultimamente mi ero fatto prendere anche io dalla frenesia di far dimostrare alla mia squadra un bel gioco in campo. Ma visti i risultati che abbiamo ottenuto, è proprio il caso di fare marcia indietro, e dare un occhio di riguardo alla difesa ed alla fase difensiva di tutta la squadra”. Queste erano le dichiarazioni rilasciate da Edy Reja a noi cronisti, nella conferenza stampa di mercoledì scorso. Ed ha fatto presto il tecnico friulano per passare dalle parole ai fatti. Difatti, complici anche le assenze di alcuni calciatori azzurri dalla partita di domenica prossima contro il Gela, infatti Lacrimini, Amòdio e Pià saranno out per non essere riusciti a recuperare dai loro rispettivi infortuni, il mister Goriziano ha apportato delle modifiche tattiche alla sua squadra. Importante soprattutto l’assenza della punta Pià, che ha fatto maturare definitivamente l’idea di un cambio tattico nella mente dell’allenatore. Dicevamo appunto di cambio tattico e variazione di modulo, l’ennesimo utilizzato dal trainer di Lucinico, da quando si è accomodato tredici mesi fa sulla panchina partenopea. La nouvelle (nuova) mossa di Edoardo Reja, è quella di proporre in campo un Napoli da 4-4-1-1. La chiave di volta di questa ennesima modifica tattica, sarà il nuovo raggio d’azione che avrà l’uruguaiano Mariano Bogliacino. Tornerà, dopo aver sgobbato in pratica per tutto l’anno sull’out di sinistra di centrocampo, in un ruolo più suo, quello di trequartista, o se volete di fantasista, dietro un’unica punta. In pratica avrà di nuovo quel ruolo in cui si è distinto bene lo scorso anno a San Benedetto del Tronto, quando aveva come riferimento in avanti la punta Martini. Adesso, vista anche l’assenza di Pià e le non buone condizioni di forma del “Pampa” Sosa, il suo riferimento lì davanti, sarà Emanuele Calaiò, che, recuperato totalmente dai fastidi fisici accusati da lui in settimana, porterà su di sé, il peso di tutto l’attacco partenopeo.
Quindi attacco ad una punta, Calaiò, con un Bogliacino alle sue spalle ad ispirarlo. Ed allora, spostando l’uruguagio, si libera un ruolo ed un posto a centrocampo, quello di esterno sinistro. Ad occupare la vecchia posizione di Bogliacino, sarà Marco Capparella, giocatore di piede destro, ma molto abile a giocare anche con il sinistro, come dimostrò ben volentieri di sape fare in quel di Avellino, quando giocava come esterno sinistro del tridente d’attacco messo in campo dall’allora tecnico irpino Zeman. Voi tifosi vi domanderete: Capparella a sinistra, ed allora a destra chi si muoverà su quella fascia? A fare il tornante di fascia destra, suo ruolo, sarà il neo acquisto azzurro del mercato di gennaio Ivano Trotta, che completerà così, con Fontana e Montervino centrali, il pacchetto a quattro del centrocampo napoletano. In difesa invece, vista l’assenza forzata di Lacrimini, spazio di nuovo sulla fascia sinistra per Andrea Cupi, ancora alla ricerca della migliore condizione fisica, ed al centro del reparto arretrato, a sostituire lo squalificato Maldonado, ci sarà il rientro, dopo l’infortunio che lo ha tenuto fuori due mesi, di David Giubilato, che affiancherà Tommaso Romito. A destra ci sarà di nuovo Gianluca Grava, che ha scontato il turno di squalifica inflittogli dal giudice sportivo.
Questo comunque il modulo e la formazione che il tecnico Edoardo Reja metterà in campo per la gara di domenica contro i siciliani del Gela:

(4-4-1-1) IEZZO; GRAVA, ROMITO, GIUBILATO, CUPI; TROTTA, MONTERVINO, FONTANA, CAPPARELLA; BOGLIACINO; CALAIO’.
 

   INDIETRO