• OBIETTIVO NAPOLI - OCCASIONE SPRECATA AL SAN PAOLO •

19/5/2007

(EDUARDO LETIZIA / foto di Felice De Martino) - Poteva essere la giornata che avrebbe permesso al Napoli di mettere un piede e mezzo in serie A, invece a conti fatti dobbiamo solo commentare un’occasione gettata al vento dalla squadra di Reja. Il Napoli ha infatti incontrato più difficoltà del previsto nell’affrontare gli uomini di Mutti e non è riuscito a sfruttare i risultati favorevoli provenienti dagli altri campi.
L’ennesimo cambio di formazione non ha dato i risultati sperati. La squadra si è disposta oggi in campo con un 3-4-1-2 con De Zerbi alle spalle di Calaiò e Sosa e il ritorno a centrocampo di Gatti al posto di Amodio, molto positivo nella scorsa partita. Com’era prevedibile, nonostante i cambiamenti, la manovra del Napoli non ha beneficiato di nessuna miglioria dal punto di vista del gioco e della fluidità di manovra. Le carenze del Napoli sono state evidenti soprattutto nella ripresa, nel momento in cui era necessario infliggere il colpo del KO all’avversario ormai alle corde. In questa fase si è manifestata, palese, una carenza di idee per creare pericoli alla difesa dei “canarini” e numerose carenze da parte di alcuni singoli. Come non sottolineare infatti la seconda chance consecutiva sprecata da De Zerbi di riscattare la sua altalenante stagione. Il fantasista non è mai riuscito a mandare in crisi gli avversari né è stato capace di mettere le due punte in condizione di far male. Molti gli appoggi sbagliati da parte sua ed in più la costante, snervante imperizia sui calci da fermo.
Sottotono oggi anche il regista azzurro Gatti, che di solito risulta tra i più positivi della compagine azzurra, l’unico in grado di dettare i tempi di gioco alla squadra. Ebbene oggi l’ex numero 44 del Perugia è parso lento al momento di smistare palla e non sempre preciso, deficitario in più anche dal punto di vista della dinamicità e dell’agonismo, caratteristiche che non ha mai fatto mancare alle sue gare.
Altro calciatore che sembra piombato in un periodo poco raggiante è il bomber azzurro Calaiò. L’attaccante palermitano sembra aver smarrito quel caratteristico essere letale in area di rigore che aveva contraddistinto la sua prima parte di campionato. Calaiò sembra “spuntato” e poco concreto. L’azione del gol di Sosa, con il suo semi-liscio sull’appoggio volante di Grava, risulta esplicativa a tal riguardo. Inoltre il numero 11 azzurro sembra non essere nemmeno del tutto sereno, probabilmente a causa del digiuno dalla rete dal quale è afflitto da qualche settimana. La sua esagerata rincorsa in occasione del rigore e il susseguente errore appoggiano tale ipotesi.
Gli appannamenti di forma dei singoli non sarebbero però un grave problema se essi potessero essere bilanciati da una decente organizzazione di gioco da parte della squadra. Considerando che questa, in casa Napoli, non c’è mai stata, ecco che i problemi dei singoli giocatori diventano pesanti danni per tutta la formazione.
Alcuni errori sono stati commessi anche in fase difensiva e nello specifico nell’attuazione della tattica del fuorigioco. In un paio di occasioni infatti gli attaccanti del Modena hanno avuto l’opportunità di presentarsi a tu per tu col portiere azzurro. In una circostanza i modenesi hanno sfruttato al massimo l’occasione andando in rete. In un’altra situazione, nella ripresa, l’errata valutazione del guardialinee ha salvato il Napoli dalla rete del raddoppio del Modena.
Alla fine di questa giornata il Napoli si ritrova con la distanza di due lunghezze inalterata rispetto al Genoa, ma vede accorciata la differenza di punti rispetto alle inseguitrici: dai 10 punti che aveva sul Mantova, ai 9 che ora separano il Rimini dagli uomini di Reja, quando con una vittoria sul Modena i punti in più sulla quarta potevano essere 11…
A tre partite dalla fine del campionato sembra ormai chiaro che il Napoli non potrà più permettersi uno stop del genere.

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