• IL PAGELLONE DELL'ANNO: PROMOSSI E RIMANDATI NELLA SQUADRA DEL NAPOLI •

24/6/2007

(EDUARDO LETIZIA) - IEZZO – Il portierone azzurro è stato senza dubbio tra i maggiori fautori della promozione azzurra. Fondamentali i suoi interventi che, in più di una occasione, sono stati preziosi quanto reti. Il numero 1 partenopeo non può risultare che PROMOSSO a pieni voti.
GIANELLO – Ha svolto con grande professionalità il ruolo di vice Iezzo ed è stato capace di sfoderare grandi prestazioni quando è stato chiamato in causa, chi non ricorda i suoi interventi miracolosi contro il Verona? Anche lui PROMOSSO.
GIUBILATO – Anche lui come Gianello non figurava nell’undici titolare della squadra, ma è stato fondamentale ogni qual volta è stato inserito dalla panchina, soprattutto quando erano necessari i suoi centimetri per difendersi dai forcing finali degli avversari. Per questi motivi, mettendo una pietra sulla gara per lui non fortunata contro l’Arezzo, anche il roccioso David per noi è PROMOSSO.
MALDONADO – Stagione nel complesso positiva per il difensore paraguaiano che ha sfoderato prestazioni eccellenti quando schierato nel ruolo di centrale della difesa a tre. Qualche difficoltà l’ha patita quando doveva ricoprire la posizione di centrale di destra, ma nel complesso anche a Maldonado la promozione non può essere negata. PROMOSSO.
GRAVA – Inizio di stagione straordinaria per lui, che ha subito però un leggero calo nel girone di ritorno. Nel finale di torneo, tuttavia, spostato da Reja in difesa, ha dato un grosso aiuto alla retroguardia e alla squadra in generale. PROMOSSO.
CANNAVARO – Se la difesa alla fine è risultato il punto di forza del Napoli, ciò è stato possibile soprattutto grazie agli acquisti di Paolo e Domizzi, i pilastri della retroguardia azzurra. Ovviamente PROMOSSO.
DOMIZZI – Lo stesso discorso fatto per Cannavaro vale per lui, che soprattutto nella seconda parte del torneo è risultato tra i più positivi della squadra. Era spesso dai suoi piedi che prendevano il via le azioni degli azzurri. PROMOSSO.
SAVINI – Doveva abbandonare la squadra a gennaio per la sua riluttanza a ricoprire il ruolo di esterno sinistro basso di centrocampo. Alla fine non solo è rimasto, ma è anche diventato la sorpresa di questo Napoli per l’abilità con quale ha ricoperto un ruolo che, sulla carta, non rientrava nelle sue caratteristiche, talvolta anche in fase offensiva. PROMOSSO.
GARICS – Inizialmente sembrava l’oggetto misterioso del mercato di Marino. Dopo qualche apparizione un po’ deludente ha invece, nel finale di campionato, fatto intravedere delle qualità che lasciano ben sperare per il suo futuro. DA RIVEDERE con fiducia.
RULLO – Arrivato a gennaio per ricoprire il ruolo di esterno sinistro titolare, si è dovuto invece accomodare a lungo in panchina a causa dell’exploit di Savini in quel ruolo. Nell’ultimo scorcio di campionato, anche lui, ha fornito qualche segnale, in prospettiva, confortante. DA RIVEDERE.
MONTERVINO – Partito titolare, rilegato alla panchina per un lungo tratto della stagione, è “risorto” nella parte decisiva della stagione per mettere a disposizione della squadra il fondamentale apporto della sua grinta, della sua personalità, del suo cuore. Per questo il capitano non può essere che ampliamente PROMOSSO.
TROTTA – E’ stato uno degli assi nella manica di Reja. Il suo ingresso a partita in corso ha cambiato spesso il volto delle gare. Basterebbe poi solo il gol strabiliante contro il Frosinone per giudicarlo PROMOSSO.
AMODIO – Quando c’è bisogno di aumentare i muscoli in mezzo al campo arriva il suo momento e prevalentemente non ha mai tradito le aspettative. Per questo forse avrebbe maritato maggior spazio. PROMOSSO.
BOGLIACINO – Risolto l’equivoco tattico che lo voleva imbrigliato nel ruolo di regista, si è poi messo in luce, durante tutta la stagione, come uno dei più forti centrocampisti del campionato cadetto. PROMOSSO, inutile aggiungere altro.
DALLA BONA – Seppur in lieve miglioramento nel finale di stagione, dal biondo centrocampista ci si aspettava molto di più. DA RIVEDERE.
GATTI – Il suo ingresso in pianta stabile nell’undici titolare azzurro ha regalato alla squadra quell’uomo d’ordine di cui si sentiva tanto l’esigenza. Preziose sono state anche la sua determinazione e il suo spirito combattivo. PROMOSSO.
CAPPARELLA – Impiegato col contagocce da Reja, sicuramente avrebbe potuto dare molto di più alla causa azzurra. DA RIVEDERE.
DE ZERBI – Doveva essere l’uomo che aggiungeva quel qualcosa in più alla squadra. Invece il suo apporto è stato molto altalenante, privo di continuità. DA RIVEDERE.
SOSA – Probabilmente è stato lui il vero trascinatore della squadra. Fin dall’inizio di stagione, quando dalla panchina incitava senza sosta i compagni in campo, fino ad arrivare a quando s’è trovato titolare inamovibile dell’attacco azzurro e con le sue reti spingeva il Napoli in A. Il Pampa va sicuramente PROMOSSO con lode.
PIÁ – Tenuto ai margini della prima squadra per la maggior parte della stagione è riuscito a fornire il suo contributo nei mesi finali. Non è stato in grado però di trovare una continuità di rendimento dopo le belle prestazioni di Treviso e Frosinone. DA RIVEDERE.
BUCCHI – Doveva essere uno dei fiori all’occhiello della formazione partenopea ma, anche a causa del modo di giocare della squadra, non è riuscito a rendere nella misura in cui ci si aspettava da lui. Comunque importanti i suoi otto gol. DA RIVEDERE.
CALAIÓ – Dulcis in fundo. 14 reti, tante belle giocate e la sensazione che forse avrebbe potuto fare anche di più. Cosa vuoi più dalla vita? PROMOSSO, logico.
 

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