30/4/2006
(EDUARDO LETIZIA / foto di Felice De
Martino) - Nella splendida cornice
di un San Paolo stracolmo, nella
gara che, più che per i tre punti in
palio, destava interesse soprattutto
in quanto ultima passerella della
maglia numero 10 nello stadio di
Fuorigrotta, il Napoli ha marchiato
la sua ultima partita interna del
torneo con un pareggio per 1-1
contro la seconda della classe.
In un’atmosfera festosa le due
squadre si sono date battaglia (mai
strenua, per la verità) per 45
minuti, creando buone occasioni da
una parte e dall’altra ed esprimendo
sprazzi di buon gioco. Reja decide
di schierare la formazione-tipo, con
la sola variante dell’inserimento di
Amodio nel ruolo di esterno sinistro
per sostituire l’infortunato
Capparella. Le reti sono arrivate
celeri, quella del Frosinone, con la
punta Mastronunzio, al 3° minuto
apre il match, ma viene, per
fortuna, rapidamente pareggiata una
decina di minuti dopo, da un eurogol
del “Pampa” Sosa, punto
qualitativamente ed emotivamente,
più alto di questa giornata, sia per
la bellezza della rete, sia per le
lacrime del suo autore successive
alla realizzazione, causate dalla
forte emozione di aver reso il
migliore dei congedi a quella maglia
che con tanta determinazione aveva
voluto onorare per l’ultima volta,
lui argentino e grande estimatore
del Pibe de oro.
Nella ripresa la partita cala
decisamente di interesse. Gli
azzurri diminuiscono d’intensità e
lasciano l’iniziativa nelle mani
degli avversari, che tuttavia creano
poco, nonostante qualche distrazione
difensiva azzurra che poteva essere
meglio sfruttata dagli uomini di
Iaconi. Dopo dieci minuti
dall’inizio del secondo tempo Reja
decide di sostituire Amodio con
Lacrimini, con l’intento di dare
maggior vivacità su quella corsia,
visto che le caratteristiche dell’uruguagio
non sono proprio quelle del tornante
di fascia. La sostituzione però non
causa gli effetti sperati e le
uniche iniziative offensive azzurre
sono legate alle giocate individuali
del bomber Calaiò, che nonostante
l’impegno non riesce a rimpinguare
il suo bottino di reti stagionale,
non aiutato sicuramente in questo
dagli impercettibili ingressi di Pià
e Grieco, quest’ultimo tuttavia a
soli 6 minuti dal 90°.
Il risultato finale spegne dunque le
velleità azzurre di eguagliare il
record di punti in terza serie del
Perugia, ma questo particolare non
toglie comunque smalto alla festa
azzurra. Il San Paolo ha detto addio
alla serie C1, ora, superato
l’ultimo impegno di domenica
prossima, si dovrà solo pensare a
progettare al meglio il prossimo
campionato di B. Le attenzioni sono
già tutte puntate sul calciomercato…
|