8/2/2006
(ARTURO MINERVINI) - Il campionato
di C si ferma. Dopo la sosta gli
azzurri affronteranno la difficile
sfida con i cugini della Juve Stabia.
Adesso è il momento di ottimizzare
al meglio questo breve periodo e
recuperare fondamentali energie
psicofisiche per lo sprint finale e,
ci auguriamo, decisivo per la
vittoria del torneo. Si perchè la
vittoria contro la Pisoiese non deve
indurre all'errore di ritenere ogni
problema superato. Tutt'altro. La
gara interna con i toscani ha invece
mostrato tutte le carenze di questo
Napoli. Mancanza di gioco, di idee,
di movimento senza palla ed una
condizione fisica alquanto
approssimativa con i giocatori della
Pistoiese che arrivavano sempre in
anticipo sul pallone. Analiziamo
sommariamente la situazione: quello
che và e quello che non va. Domenica
al “San Paolo” si è corso il rischio
di bruciare definitivamente Emanuele
Calaiò, con le due occasione mancate
ed il pubblico che lo fischiava il
ragazzo siciliano ha raggiunto il
punto più basso della sua esperienza
partenopea. Ma gli dei del calcio
avevano un programma differente per
la domenica di Emanuele e la
doppietta ha permesso al redivivo
bomber azzurro di ritrovare la via
perduta del gol. Certamente le reti
di domenica gli hanno consentito di
scaricare tutta la rabbia, come
dimostra l'esultanza in occasione
della prima marcatura, per un
periodo non certo brillante. Di
certo le sorti di questo Napoli
passano necessariamente dalle sue
reti, adesso però tutti noi
aspettiamo quella continuità e
quella precisione sotto porta che in
alcuni casi è mancata.. Invito tutti
a non cadere negli eccessi: non era
finito prima, non è intoccabile
adesso. In medio stat virtus. Ma
queste due settimane di sosta devono
anche far si che mister Reja
chiarisca definitivamente gli uomini
su cui vuole puntare, è davvero
impensabile che a metà febbraio sia
ancora a fare esperimenti. Al Napoli
serve compatezza e continuità, solo
così è possibile trovare una certa
armonia nel gioco, che si traduca in
continuità di risultati anche
lontano dallo stadio di Fuorigrotta.
Si perchè non dimentichiamo che dopo
le sconfitte di Massa e Sassari gli
azzurri sono chiamati ad un
immediato riscontro in trasferta e
nel clima infuocato di Castellammare
dovranno dimostrare di avere quegli
“attributi” tanto invocati da
capitan Montervino dopo la disfatta
con la Torres.
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