• PIANETAZZURRO A RAPPORTO… • 

14/6/2007

Chiamata a rapporto dal direttore, nelle vesti di un inedito investigatore, buio intorno e luce rivolta sul volto, l’ intera redazione di PianetAzzurro si è sottoposta ad un divertente gioco/interrogatorio…
Ci siamo confrontati sulla stagione appena trascorsa e abbiamo espresso le nostre opinioni e i nostri desideri per quella a venire, rispondendo a dieci domande. Pensaci un po’ anche tu, caro e affezionato lettore, e vedi se ti ritrovi con qualcuno di noi…sarà un modo per conoscersi un po’ di più. Qualcuno si è dilungato, qualcuno meno, qualcuno è stato sentimentale, qualcun altro ironico, e tu? Arriva fino in fondo e buon divertimento e se le tue opinioni sono distanti anni luce dalle nostre, urla, sbraita, impreca e soprattutto fatti una risata… e’ un gioco…poi vedremo i fatti…

Questi gli interrogativi:

1) Serie A. Cosa provi?
2) Ragazzo immagine….il trascinatore del gruppo
3) La partita più bella.
4) I gregari di lusso. Chi e perché?
5) Capitolo Reja. Cosa ne pensi?
6) Quelli che il Napoli….consigli per gli acquisti
7) Se li conosci li eviti. Chi proprio non vorresti vedere con la maglia azzurra
8) L’anno che verrà. Quali gli obiettivi per la prossima stagione?
9) La prima di campionato. Chi desideri che il Napoli incontri e perché?
10) Umiliati e offesi. Chi desideri ardentemente si senta così dopo aver messo piede al San Paolo?

Tienili ben a mente e divertiti a leggere le nostre risposte

Il primo a salire sul banco degli imputati…. interrogati…. è Maurizio Longhi

1) Gioia, tantissima gioia. Poi nel mio cuore regna anche tanta soddisfazione non solo per aver visto la mia città trionfare, ma bisogna dire che questa promozione va dedicata a qualcuno che ha “gufato” contro di noi. Proprio per questo il mio grido diventa ancora più forte: forza Napoli.
2) Indubbiamente Calaiò ha dimostrato un grande attaccamento alla maglia, poi, ha infiammato il “San Paolo” con le sue giocate da campione. Un vero perno per il Napoli.
3) Oltre a Genoa-Napoli, questa sarebbe una risposta troppo facile, dico che la partita più emozionante è stata la trasferta vincente di Brescia, dove il Napoli ha lasciato intuire a tutti la propria voglia di volare in serie A.
4) Sicuramente Sosa, che ad inizio stagione pareva non dovesse entrare mai, invece, quando ha avuto la possibilità di giocare si è conquistato subito la maglia da titolare, poi, è migliorato anche tecnicamente, adesso palla al piede lo vedo nettamente più sicuro. Un altro nome è Garics che all’inizio, soprattutto dopo l’infausta trasferta di Bergamo contro l’AlbinoLeffe, è stato criticato molto, ma, quando è stato chiamato in causa nel periodo più importante della stagione, si è comportato da grande giocatore, mi ha colpito soprattutto nella bellissima vittoria di Verona. L’austriaco è un ottimo investimento per il futuro.
5) Facendo un’analisi della stagione si può notare come mister Reja abbia commesso qualche errore, ma la vittoria del campionato è sua, ha mostrato grande carattere e si è sempre messo in discussione vista la sua professionalità. La sua esperienza è stata l’arma in più. Ritengo che una sua conferma sia doverosa anche per testarlo in un campionato come la serie A.
6) Non vorrei dire subito nomi altisonanti, ma consiglio di volare basso. Ad esempio sembra che il Napoli abbia già chiuso per Ricchiuti, non c’è dubbio che l’argentino sia un ottimo acquisto e farebbe ottime cose anche in serie A. Poi serve assolutamente un regista, si parla di Liverani che, nonostante l’età, è un giocatore in grado di far trovare l’ispirazione agli attaccanti, però, un super colpo potrebbe essere Cigarini (nella foto) del Parma, ma ormai già è entrato nel mirino delle grandi.
7) Antonio Di Natale e Mauro Esposito non li vedo compatibili nella stessa squadra, sono due giocatori fantastici questo è fuori discussione, ma, a mio avviso, non potrebbero giocare insieme. Quindi, se Marino dovesse puntare su questi giocatori, acquistare entrambi sarebbe un errore marchiano.
8) Sarà importantissimo fare un buon inizio di campionato, secondo me la coppa Uefa non è un sogno, il Napoli, con degli acquisti mirati potrebbe tranquillamente fare una stagione meravigliosa facendo rimanere a bocca aperta anche le big del campionato.
9) Potrei dire tante squadre, ma la sconfitta subita quest’anno a Parma nella gara di ritorno della coppa Italia è stata bruciante e ci è voluto molto tempo per digerirla. Per cui andare al “Tardini” e dominare in lungo e in largo vincendo con un punteggio rotondo, sarebbe la vendetta perfetta.
10) Il mio desiderio è vedere l’Inter campione d’Italia uscire dal “San Paolo” con le ossa rotte. I nerazzurri quest’anno hanno viaggiato con una marcia impressionante perché non avevano rivali per lo scudetto (eccetto la Roma), inoltre, la squadra di Mancini sembrava avere una certa nonchalance e presunzione anche in trasferta, pertanto sarebbe bello se il Napoli facesse ritornare l’Inter con i piedi per terra.

Tocca a Francesco Pugliese


1) Un senso di liberazione. Dopo sei anni di attesa....Dopo Gela e Lanciano voglio "tornare" a Roma e Milano.
2) Iezzo. L' estremo stabiese ne ha presi meno di Buffon....
3) Per l' importanza Verona – Napoli
4) Trotta. Cambiava il volto alle partite e contro il Frosinone ha segnato la svolta
5) Adoro il generale. E' dai tempi di Simoni che il Napoli non gode di una guida tecnica tanto valida...
6) Miccoli (nella foto) e una prima punta alla Prso
7) Floro Flores per i motivi già esplicati in passato. Napoli non si sceglie,si ama....
8) Direi un piazzamento Intertoto
9) Fiorentina. Sarebbe un ottimo test match....
10) Milan. Sin da piccolo incendiavo ogni cosa avesse tinte rosso-nere....Sacchi e gli olandesi mi hanno traumatizzato....

E’ la volta di Renata Scielzo

1) Ineffabile. Le parole non mi aiutano. Forse RISCATTO è la parola più appropriata, per la mia città e per la mia squadra.
2) Ne ho due: il pampa Sosa e il pubblico.
3) Genoa – Napoli. Ma non è stata solo la più bella. La più sportiva, la più combattuta, la più avvincente…una grande lezione di calcio e sport.
4) Il capitano Montervino, piedi non sopraffini ma cuore e grinta. Fabio Gatti, piccoletto, ma all’uopo importante.
5) A parte i rombi e le 39 formazioni bisogna ammettere che ha raggiunto il suo obiettivo. Per il primo anno di A non so se lo terrei. Da un lato conosce l’ambiente ed è meglio evitare errori già commessi in passato, dall’altro vorrei vedere un po’ di spettacolo…dubbio amletico.
6) Fabio & Fabio. Vale a dire Cannavaro (nella foto) e Quagliarella per una squadra made in Naples. Ma siamo nel capitolo sogni. Accontentiamoci di un altro Fabio – Liverani - e puntiamo sul gruppo con acquisti mirati e di lungo periodo e se possibile sul made in Naples. Tifosi oltre che giocatori. Funziona. Mi vengono in mente altri due nomi: Foggia e Esposito.
7) Cassano e non mi stancherò mai di dirlo. Potenzialmente unico, ma di fatto anarchico e ingestibile. Potrebbe diventare l’idolo dei tifosi, ma da primadonna spaccherebbe lo spogliatoio. Bobo Vieri: abbiamo già avuto uno della famiglia….eviterei il secondo. E’ troppo vecchio e poco mobile. Sul viale del tramonto. Marco Borriello: molti tifosi hanno sottoscritto una petizione contro di lui…ci sarà pure un motivo. Ha giocato poco e quando l’ho visto giocare non mi ha mai convinto.
8) Coppa Uefa o Intertoto. Così se proprio va male siamo salvi.
9) Sampdoria fuori casa. Vittoria di misura per noi. A Marassi è finito l’incubo ed è incominciato il sogno. Si riparte da lì, ma contro la Samp. E i fratelli grifoni sono con noi….
10) Risposta scontatissima: la vecchia signora. E vinciamo 1 – 0 con goal in fuorigioco, segno che qualcosa è cambiato. Torno seria: sonante vittoria per 3-1, combattuta, sudata, meritata. In alternativa i campioni d’Europa. Berlusconi disse che eravamo da serie A solo sotto elezioni…potrà vedere chi siamo e cosa è il san Paolo….

E’ di scena l’altro Francesco, Francesco Trinchillo

1) Non ci sono parole per descrivere questa gioia. Esser nati negli anni migliori del Napoli, senza poterseli godere da tifoso, e ritrovarsi a crescere invece, negli anni peggiori della storia azzurra, fa sì che questa promozione abbia per me e per tutti coloro della mia età, un valore particolare. Insomma come dice un famoso spot pubblicitario “Vedere il Napoli promosso in A, Non ha prezzo…!”.
2) Decisamente Sosa (nella foto) e Iezzo. Se proprio ne devo scegliere uno, dico Superman Iezzo, napoletano che ha rinunciato alla Serie A qualche anno fa per venire a giocare nella squadra della sua città e che, con le sue parate eccezionali, ha riportato gli azzurri nella massima serie. Ora il portierone di Castellamare di Stabia, ritornerà meritatamente sui palcoscenici migliori del calcio italiano, difendendo i pali del Napoli. Sembra una favola a lieto fine, speriamo sia solo l’inizio…
3) Beh tecnicamente parlando, di partite giocate ad alti livelli, il Napoli ne ha fatte poche. Ma non conta, perché era importante solo tornare in A quest’anno. Anche per me Genoa-Napoli è stata la partita più bella, perché gli azzurri per un tempo hanno dato lezione di calcio, perché è stata giocata con una cornice di pubblico eccezionale e con le due tifoserie gemellate, e soprattutto perché ci ha regalato la gioia del ritorno in A.
4) Ovviamente Montervino, che nonostante un periodo difficile in cui Reja lo ha messo da parte, è venuto fuori nel finale di campionato, nelle partite decisive in cui c’era bisogno della sua grinta e tenacia. Ma gregario è stato anche il “Pampa” Sosa, che nonostante l’età e due piedi non certo raffinati, ha dato sempre l’anima lottando su ogni pallone e trascinando con il suo possente colpo di testa la squadra.
5) Non sono un suo grande estimatore, ma i fatti gli danno ragione. Ha portato il Napoli dalla C alla A, entrando di diritto nella storia del club. Non mi interessa che il Napoli spesso e volentieri ha letteralmente fatto addormentare i suoi tifosi, per il suo pessimo gioco, Reja ha vinto il campionato, tanto di cappello.
6) Questa squadra a mio avviso ha bisogno di almeno cinque giocatori di alto livello, per poter ben figurare nel prossimo torneo di A, che si prospetta uno dei più avvincenti degli ultimi anni. Bisogna saper distinguere i sogni dalla realtà e quindi non fantasticare con i nomi altisonanti che qualcuno butta giù quasi a caso. Innanzitutto credo che Marino debba riscattare Domizzi, in comproprietà con la Sampdoria, e costruire la difesa attorno a lui ed a Paolo Cannavaro. Poi Esposito potrebbe esser un nome fattibile e che potrebbe fare al caso del Napoli, anche se reduce da un lungo periodo di inattività per infortunio, ed anche il roccioso Aronica, giocatore di esperienza e che ha ben figurato negli ultimi campionato in A.
7) Per quanto riguarda i nomi che vengono maggiormente accostati dai nostri colleghi al Napoli, sono scettico su Ricchiuti, che non credo possa fare al caso della squadra di Reja in un campionato di Serie A, ma anche sull’acquisto di Liverani, che sta attraversando una fase discendente della sua carriera, e che spesso rallenta troppo il gioco. Assolutamente da evitare sono poi gli acquisti di calciatori ormai al tramonto che verrebbero a Napoli soltanto per chiudere la loro carriera, c’è bisogno di calciatori maturi ed esperti sì, ma al punto giusto.
8) Credo che nel prossimo campionato dovremmo accontentarci di un posizionamento dignitoso, una salvezza più che tranquilla, insomma un anno di transizione che può servire per programmare il futuro. Poi tutto ciò che arriverà in più, ben venga.
9) Conoscendo i criteri con i quali vengono stilati i calendari, di solito una neopromossa affronta nella prima giornata, tra le mura amiche, una delle prime classificate nello scorso torneo. Dunque è probabile che il 26 Agosto, il San Paolo riaprirà i battenti per ospitare una tra Inter, Milan, Roma, Lazio e via dicendo. Certo mi piacerebbe che il Napoli affrontasse una delle due milanesi, magari approfittando di una condizione non ancora ideale, dopo la preparazione estiva.
10) Sarebbe facile rispondere la Juventus, per l’inimicizia storica che c’è tra i bianconeri ed il Napoli. Tuttavia non credo che il prossimo anno la Juve tornerà ad esser competitiva come una volta, e dunque preferire che il Napoli umiliasse al San Paolo i campioni d’Italia dell’Inter, che quest’anno, nonostante abbiano vinto un campionato mediocre, si sono sentiti dei veri e propri padroni del calcio italiano.

La palla passa a Mario Mormile

1) Una forte emozione nel vedere tutta la città in festa
2) Iezzo che ha dato fiducia a tutta la squadra
3) Verona - Napoli
4) Pià (nella foto). Perchè ha dato un apporto fondamentale nello sprint finale e siglando a Treviso un gol strepitoso.
5) Giusto tenerlo anche in A, ma va sostenuto col mercato
6) Se tengono Reja, comprare gli uomini adatti ad affrontare la A col suo gioco
7) Un ariete, come Caracciolo
8) La tranquillità della prima metà della classifica
9) Una milanese, per confrontarsi subito con la nuova realtà
10) Che domande...Juventus!

Riceve Giuseppe Palmieri

1) Semplicemente un SOGNO realizzato atteso per sei lunghissimi anni
2) Calaiò, un vincente che ha saputo soffrire e trascinare gli azzurri
3) Con la Juve in Coppa Italia è stata una gara indimenticabile. Verona, Brescia e Frosinone le gare decisive e Genova: l'apoteosi.
4) Pescare Gatti dalla panchina è stata una mossa vincente. Non si può dimenticare, comunque, di avere un portiere in panchina come Gianello (vedi Verona).
5) Non si può dire che abbia regalato un gioco spumeggiante, ma 79 punti non si fanno per caso e ha saputo valorizzare al meglio le caratteristiche della squadra. Speriamo ci riesca anche in A...
6) Il Napoli non può e non deve essere una comparsa in massima serie, ha bisogno di un altro difensore abile in marcatura. Deve rifare il look alla linea mediana, dove Esposito (nella foto) sarebbe un'ottima soluzione a destra, Almiron, anche se molto difficile, sarebbe l'ideale per la zona centrale al fianco di Bogliacino e servirebbe un'ala sinisitra. In attacco c'è bisogno di un bomber accanto a Calaiò, il sogno sarebbe Quagliarella.
7) Borriello proprio no. Vieri mi sembra un po' attempato per sostenere l'attacco azzurro. Insomma speriamo in qualcosa di meglio per la prima linea.
8) Puntiamo all'Europa, ma soprattutto a divertirci.
9) Il Milan, per renderci subito conto, sfidando i Campioni d'Europa di essere tornati nel calcio dei grandi.
10) La Juve per l'arroganza del suo ambiente, poi le altre grandi che ci vedono come una squadra e una città indegna del massimo palcoscenico. Speriamo di toglierci qualche “sfizio”.

Nel vivo dell’azione Edoardo Letizia

1) Inizialmente era per me addirittura difficile rendersi conto di quello che era avvenuto. Poi con il passare delle ore ho iniziato a prendere sempre maggior coscienza che la nostra amata squadra aveva finalmente scontato gli anni di sofferenza ed era pronta a tornare a sfidare le grandi del calcio italiano, come le compete. La sensazione più diffusa in me è ora la curiosità. La curiosità di sapere in che modo e con quali pretese si affronterà la massima serie.
2) Il gruppo nella sua interezza. Credo che sarebbe limitativo fare un solo nome.
3) Anche se non riguarda il campionato la partita che mi è rimasta più impressa è stata quella in coppa contro la Juventus. Del campionato va logicamente sottolineata la prova promozione a Genova, senza dimenticare la sconfitta inferta al Verona nel finale di torneo.
4) Sosa e Montervino senza dubbio. Entrambi hanno saputo attendere con pazienza ed infinita professionalità il loro turno, per poi rivelarsi determinanti nel momento in cui sono stati chiamati in causa da Reja.
5) Alla fine ha avuto ragione lui con il suo modo di giocare, con le sue convinzioni tattiche, i suoi errori e le sue vittorie, risicate, ma sempre vittorie.. Ha raggiunto l’obiettivo, non gli si può recriminare nulla, anzi. Ora bisognerà vedere se il suo modo di fare calcio potrà apportare buoni risultati anche nella massima serie. Non ci resta che stare a guardare e sperare…
6) La cosa importante sarà prefiggersi un obiettivo ed in base a ciò lavorare insieme all’allenatore per costruire una squadra che corrisponda per quanto possibile alle sue indicazioni.
7) Di frequente mi capita di fare incubi riguardanti alcuni ritorni illustri ma fortunatamente improbabili (Calderòn, Berrettoni…). Il nome di Borriello poi è tra quelli che più riescono a frenare i miei entusiasmi.
8) Come detto prima questo sarà il compito principale della società. Stabilire un obiettivo in base al quale muoversi di conseguenza. A mio avviso la zona UEFA dovrebbe poter essere un obiettivo alla portata degli azzurri.
9) Uno vale l’altro, ma iniziare con una bella vittoria sulla Juventus non sarebbe niente male…proprio niente male…
10) Tutte magari…Però per una in particolare la risposta è scontata. Darò solo degli indizi: ha la maglia bianconera, è del nord Italia e si dice in giro che invalidi campionati…

Tocca alla caporedattrice Rosa Ciancio

1) Mi sento rinata perchè il Napoli è tornato ad avere un ruolo importante nel calcio
2) Montervino nel momento decisivo della stagione ha dato quella marcia in più alla squadra, da vero capitano e leader
3) Genoa-Napoli, per le emozioni forti provate e soprattutto con il piglio autoritario con il quale la squadra di Reja ha condotto la partita
4) Trotta, non ha mai deluso quando è stato chiamato in causa di Mister Reja. Il gol di Frosinione ha regalato a Napoli un vittoria straordinaria
5) La partita è il risultato del lavoro svolto in allenamento e vedere che spesso i giocatori non hanno ben in mente cosa bisogna fare in una determinata situazione di gioco credo sia colpa dell'allenatore, in questo caso di Reja. Inoltre la sua filosofia di gioco che consiste nell'accontentarsi di vincere anche con un solo gol e poi mantenere il risultato, non permette ai giocatori di esprimersi al massimo. Gli obiettivi sono stati raggiunti, merito a Reja, ma a mio modesto avviso a farne le spese sono stati gli atleti. L'ultima critica che ho da muovere a Reja riguarda i cambi durante le partite che spesso mi sono parsi già premeditati e non determinati dalle situazioni di gioco, in particolare ogni volta che ha cambiato Calaiò (nella foto).
6) Suggerimenti a Marino e De laurentiis: Non fate più il silenzio stampa! Non è possibile sentire la voce di Calaiò, Montervino, Iezzo e gli altri giocatori solo a campionato finito! I tifosi vogliono sentire i propri beniamini e sicuramente anche gli azzurri avrebbero voluto essere più vicino al loro pubblico. Eppoi vorrei tanto che la società pensasse al presente a quello che è il calcio oggi con un occhio al futuro e no viceversa. In ogni caso ringrazio De Laurentiis per la sua intraprendenza e la sua serietà, ha scelto di percorrere una strada nuova per lui e lo ha fatto con tutto se stesso non deludendo mai.
7) Sono pochi i giocatori che non vorrei vedere in maglia azzurra, tutti hanno cercato di dare il massimo anche se non tutti sono stati all'altezza. In ogni caso non vorrei Bucchi e De Zerbi soprattutto perchè avrebbero dovuto dare quella marcia in più che invece il Napoli aveva già.
8) Io mi auguro che sia un campionato più sereno, l'obiettivo deve essere rendere la vita difficile a tutte e arrivare almeno tra le prime sei squadre.
9-10) Tutte, scherzo. .... Vorrei che uscissero dal san Paolo umiliate tutte quelle squadre che invece di giocare scendono a compromessi falsando il risultato delle partite.

E’ il turno del vicedirettore Michele Caiafa

1) Un’emozione incredibile, quasi indescrivibile. Ho visto dal vivo il Napoli vincere scudetti e coppa Uefa, ma oramai da tempo mi ero troppo disabituato alle vittorie partenopee e troppo abituato alle disfatte sul campo ed economiche degli ultimi anni prima della rinascita DELAURENTISSIANA della Società Sportiva Calcio Napoli. Troppi anche i sei anni passati tra l’inferno della C ed il purgatorio della B. Quindi per me questa promozione VALE davvero tantissimo, quasi uno Scudetto. Siamo tornati nel PARADISO della A.
2) Di certo la compagine partenopea non ha avuto un solo trascinatore, ma in più di loro si sono caricati il Napoli sulle spalle e lo hanno portato verso la serie A. In campo gli uomini chiave che hanno trascinato gli azzurri alla promozione sono stati, nei vari momenti della stagione, Emanuele Calaiò per i suoi goal, Gennaro Iezzo con le sue grandi e determinanti parate ed a centrocampo è stato Mariano Bogliacino a fare la differenza dal punto di vista tecnico. Nello spogliatoio il leader del gruppo è stato certamente il Pampa Sosa, che con la sua grinta ed il suo carattere ha saputo tenere, anche lui, unita tutta la scialuppa che ha regolato la rotta verso la serie A, poi ottenuta.
3) I primi 35 minuti del match promozione tra Genoa e Napoli. La squadra partenopea li ha giocati benissimo ed ha saputo mettere sotto i grifoni del Genoa nel catino infuocato di “Marassi” in un match delicatissimo. In quei 35 minuti avrebbe sicuramente meritato di passare almeno in vantaggio. Certamente la compagine di Edy Reja ha sfoderato la migliore prestazione della stagione nell’incontro più importante, suggellando magnificamente la PROMOZIONE DIRETTA IN SERIE A.
4) In questo caso direi Matteo Gianello. Ha giocato pochissimo in questa stagione (4 gare di cui 3 da titolare), avendo avanti a lui un superportierone quale Gennaro Iezzo, ma nella partita forse più delicata, quella di Verona alla terzultima giornata di campionato, dove i partenopei si sono imposti per 3-1, non ha fatto assolutamente rimpiangere il compagno di reparto infortunato, anzi, ha sfoderato delle parate eccezionali che hanno salvaguardato il risultato ed hanno permesso alla propria squadra di portare a casa 3 punti, rivelatisi poi fondamentali a fine stagione per il passaggio diretto degli azzurri nella massima serie del campionato italiano.
5) Ottimo gestore di gruppi. Esperienza e grande professionalità fanno di Edoardo Reja un tecnico che ha saputo portare il Napoli alla doppia promozione: prima dalla C1 alla B, poi dalla cadetteria al calcio che conta per davvero, quello di A. Il buon mister partenopeo è un grande lavoratore e poi, ripeto, dal punto di vista psicologico difficile che sbagli una mossa. La vittoria del Napoli è anche la SUA vittoria, su questo non c’è nemmeno il minimo dubbio, però avremmo voluto vedere delle trame di gioco migliori, vista la buona rosa messagli a disposizione dal direttore generale Pierpaolo Marino. Di schemi, soprattutto offensivi, non ne abbiamo visto la minima traccia in campo. Io comunque penso che il mister friulano abbia fatto bene, ma si poteva fare meglio. Merito comunque ai vincitori e fra questi c’è certamente Edy Reja, che per aver regalato di nuovo la massima serie ai 6 milioni di tifosi napoletani sparsi per il globo, merita certamente la conferma per un anno sulla panchina partenopea.
6) Sono sicuramente d’accordo con il direttore Marino che sta pianificando 5 acquisti di grosso spessore, sia tecnico che caratteriale, per la massima serie. Per quel che mi concerne, il sogno sarebbe arrivare, non dico certamente l’anno prossimo, ma un giorno non troppo lontano, all’asso del Barcellona e del calcio mondiale Lionel Messi. L’erede del grande Diego potrebbe fare follie al San Paolo e la città ne impazzirebbe di gioia solo se già facesse la metà di quel che ha combinato il “Pibe de Oro” alle falde del Vesuvio. Dal GRANDE SOGNO, a quello più facilmente realizzabile, anche se credo pure questo sia difficile che si avveri quest’anno, magari però sarebbe perfetto realizzarlo per il prossimo. Parlo dell’attaccante della Sampdoria ed ora anche della Nazionale, Fabio Quagliarella (nella foto). Classe ’83, grandi doti tecniche, velocità e fiuto del goal impressionante. Un vero jolly del fronte offensivo, si sposerebbe magnificamente con Emanuele Calaiò. Quindi in attacco Quagliarella-Calaiò… i tifosi ne vedrebbero delle BELLISSIME lì in avanti.
7) Un calciatore che aveva una grande prospettiva ma l’ha bruciata tutta per colpa del suo pessimo carattere. Sto parlando naturalmente di Antonio Cassano. Se ha fallito a Roma, una piazza molto simile a quella napoletana, farebbe la stessa cosa anche nel capoluogo campano. Troppo avvezzo al divertimento e poco al lavoro sul campo ed al servizio della squadra. Sono certo che i supporters partenopei prima lo amerebbero per le sue qualità, ma poi lo odierebbero per le sue famose CASSANATE. No, un calciatore come Cassano non lo vorrei mai vedere, per i motivi di cui sopra, con la maglia azzurra addosso.
8) Anche qui, come nel caso del calciomercato, sono d’accordo con la società partenopea. Quest’anno va bene piazzarsi tra il sesto ed il decimo posto del massimo torneo tricolore. E’ il primo anno di serie A, varrebbe anche bene e sarebbe anche giusto non considerare l’Europa come un obiettivo primario. Certo è che se qualcuno lì davanti dovesse fallire nel proprio campionato, un posto quale il settimo o l’ottavo potrebbe addirittura valere la zona Uefa o almeno un posto in Intertoto. Ed a quel punto la corsa verso un Napoli Mondiale (come ama dire il patron De Laurentiis) sarebbe sempre più spedita e le tappe del progetto di crescita sarebbero sempre di più anticipate. Ed anche i tifosi impazzirebbero sempre di più per la gioia.
9) Il Napoli quest’anno, essendo una neo-promossa, non sarà testa di serie quando si effettueranno i sorteggi per il calendario di serie A. A maggior ragione vedrei bene, alla prima giornata di campionato, in un San Paolo gremito fino all’ultimo posto della sua attuale capienza, arrivare l’Inter campione d’Italia o meglio ancora i campioni d’Europa del Milan, per una partita che sarebbe la cornice perfetta per il RITORNO DEGLI AZZURRI NELLA MASSIMA SERIE.
10) Seguendo il filone della risposta numero 9, sarebbe davvero bellissimo per tutta la platea azzurra vedere i proprio beniamini sconfiggere, anche in maniera poco eclatante, nella prima di campionato il Milan o l’Inter al San Paolo. I ricordi dei tifosi napoletani andrebbe subito ai ricordi delle epiche imprese del grande Napoli del passato. I ricordi affioreranno di nuovo, legati ovviamente alle concrete speranze che possano tornare anche i tempi di QUELLE EPICHE IMPRESE. Ma con un grande presidente come Aurelio De Laurentiis, i ricordi non rimarranno più solo tali… NE SONO CERTO.

E dulcis in fundo, il direttore Vincenzo Letizia, messo sotto torchio dall’intera redazione, dice la sua

1) Un senso di liberazione incredibile, una soddisfazione forte perché il successo è stato conquistato in un campionato molto lungo e difficile, con la presenza di grandi squadre, su tutte Genoa e Juventus. Oltretutto, una vittoria, alla vigilia, considerata dal sottoscritto molto complicata, perché in pratica, con la presenza della Juventus, c’erano solo due posti utili per la promozione in A. Finalmente potremo assistere a gare contro grandi club e vedremo i calciatori azzurri confrontarsi contro Kakà, Mutu, Totti, Ibrahimovic, ecc. E con la mente fantasticare una squadra che potrà magari, perché no, presto ritornare ai livelli che più competono alla città e ai suoi fantastici tifosi, che vivono il calcio sette giorni su sette.
2) Non c’è dubbio che il carisma di Sosa sia stato determinante per questo Napoli in campo e all’interno dello spogliatoio. Poi, i gol di Calaiò e le parate di Iezzo hanno fatto il resto.
3) Se si intende come gioco, la partita più bella del Napoli è stata quella vinta dagli azzurri a La Spezia , dove la squadra di Reja fornì un’ottima prestazione; se invece guardiamo ai riflessi psicologici positivi sicuramente la gara ‘rubacchiata’ in casa contro il Rimini ha avuto una valenza determinante sul morale della squadra.
4) Non c’è dubbio che Trotta sia stato l’uomo che ha spesso spostato gli equilibri a favore del Napoli quando è stato chiamato in causa da Reja. Un plauso va’ pure a Giubilato che a parte il match contro l’Arezzo in casa, non ha mai sbagliato una gara quando ha giocato.
5) I risultati hanno dato ragione al buon Reja, il quale ha avuto il merito maggiore di correggere alcuni errori che erano stati commessi in sede di campagna acquisto da Marino, che soprattutto per il reparto avanzato aveva acquistato calciatori non adeguati all’ambizioso progetto tattico che si voleva porre in essere (il 4-3-1-2 con il rombo a centrocampo stile Milan). La squadra non aveva gli uomini idonei ad interpretare quel calcio e allora lui è stato bravo a quel punto a rinforzare gli ormeggi e affidarsi alle qualità singole dei vari Bogliacino e Calaiò. Da questo dato, emerge che il pragmatismo è la dote migliore dell’allenatore goriziano, ma in A serviranno temi tattici e variabili di gioco ulteriori che non quelle misere espresse negli ultimi tre campionati dal Napoli di Reja. Così non fosse, si rischierebbe di essere travolti dagli squadroni che albergano in massima serie. Lo stesso Reja è consapevole di questo, infatti, ha già annunciato che cambierà modulo, passando al 4-4-2 pretenderà da Marino l'acquisto di esterni alti capaci di velocizzare l’azione e dare profondità alla manovra sulle fasce e un centrocampista d'ordine.
6) Certamente bisognerà prima scegliere il modulo. Fosse confermato il 4-4-2, come dichiarato dal mister in una recente intervista, e potendo scegliere, acquisterei una grande seconda punta capace di fare la differenza. Se proprio non si riuscisse a portare a Napoli Carlitos Tevez (nella foto), proverei a rilanciare Antonio Cassano, un calciatore che a all’ombra del Vesuvio potrebbe ritrovare antiche motivazioni ormai sopite.
7) Vieri! Un calciatore che ritengo abbia fatto il suo tempo e soprattutto un uomo dal carattere non facilissimo da gestire in uno spogliatoio.
8) Dipenderà molto dagli acquisti che saranno conclusi. Ma ritengo che in linea generale il Napoli debba aspettarsi dalla prossima stagione un campionato che lo collochi in una serena metà classifica.
9) Da neo promossa il Napoli certamente incontrerà subito le big. Credo che Reja preferirebbe incontrare una squadra magari non impegnata nel preliminare di Champions, essendo queste compagini già in forma campionato. Ecco che magari un incontro con la Roma non sarebbe proprio da scartare da questo punto di vista.
10) Il Milan, una squadra che storicamente ci ha spesso fatto soffrire.

Ti sei divertito, arrabbiato, hai condiviso, hai pensato che nessuno ha detto quello che avresti detto tu? Invia le tue risposte al nostro blog “voce’ e popolo”…. e speriamo che comunque vada sarà un successo!!!!

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