• OBIETTIVO NAPOLI - PRIMATO GUADAGNATO ANCHE GRAZIE A UN PIZZICO DI FORTUNA •

13/1/2007

(EDUARDO LETIZIA) - Anche oggi al San Paolo abbiamo assistito ad una prestazione tutt’altro che esaltante della squadra azzurra, ma ormai ripetere ciò diventa inutile e scontato. E’ ormai chiaro che il gioco del Napoli non potrà mai essere spettacolare o quanto meno lineare, quindi faremmo bene ad accontentarci di un certo tipo di calcio, sperando che la fortuna propizia continui a farlo essere fruttuoso come, a conti fatti, lo è stato fino a questo punto del campionato.
Tatticamente il Napoli ha riproposto il solito 3-5-2 sopperendo all’assenza di Grava con l’inserimento di Trotta sulla corsia destra e sacrificando Amodio per far posto al rientrante Bogliacino. Giubilato sostituiva lo squalificato Cannavaro piazzandosi al centro della difesa, col conseguente slittamento sul centro destra di Maldonado. Proprio la posizione di quest’ultimo è saltata all’occhio come una novità nel modo di disporsi in campo degli azzurri. Il difensore paraguaiano infatti si è spesso proposto in inserimenti e sovrapposizioni sulla corsia destra, che teoricamente non ci si aspetterebbe da un centrale di destra di una difesa a tre, risultando in varie fasi della gara una delle più costanti fonti di approvvigionamento del gioco partenopeo. La cosa paradossale è che il suo compagno di fascia più avanzato, Trotta, oggi è stato molto meno pericoloso di lui poiché, salvo in una sola occasione non è riuscito mai a proporsi in cross ed inserimenti pericolosi sulla sua corsia, né la sua prestazione ha tratto giovamento dal cambio di lato che l’ha portato per qualche momento della gara sulla sinistra. Non è stato il solo Trotta ad apparire appannato oggi. Anche le altre fonti di gioco hanno latitato nel far pervenire il proprio apporto alla formazione. Il regista, Gatti, oggi è parso meno lucido del solito, ma a lui è dovuta la forte attenuante consistente nel fatto che i suoi compagni, facendo poco movimento, gli offrivano poche alternative di gioco, costringendolo talvolta a rallentare l’azione ed ha tenere pericolosamente palla più del dovuto. Non bene anche Bogliacino, troppo intermittente nelle sue giocate e spesso poco pratico al momento si suggerire l’ultimo passaggio. Lo stesso Dalla Bona non ha trovato oggi modo di mettersi in mostra sia in fase d’inserimento che in fase di costruzione. Sarà per quanto detto finora che Reja, nella seconda parte della ripresa, dopo un primo tempo inconsistente ed una fiammata di buon gioco nei primi minuti del secondo tempo rapidamente estintasi, ha deciso di sostituire praticamente tutti i centrocampisti affidandosi esclusivamente a mezze punte ed attaccanti, così che ad un certo punto si trovavano schierati contemporaneamente sul rettangolo di gara Bogliacino, un opaco De Zerbi, Capparella, Sosa e Bucchi. Il tutto in dieci uomini, con Domizzi nel ruolo di centrocampista tuttofare e con una sorta di difesa a tre con Giubilato sempre centrale,Maldonado e Savini ai suoi lati che addirittura non disdegnavano qualche sortita offensiva. Alla fine il fato ha voluto premiare cotanta audacia del mister azzurro e grazie ad una giocata suicida di un difensore veronese si è giunti ad una importante vittoria che catapulta il Napoli direttamente al primo posto del campionato cadetto.
Ora la palla passa a Marino e De Laurentiis ed alla loro ricerca di un regista, un terzino sinistro ed a questo punto, vista la vicenda Pià, di un attaccante, che possano far fare un ulteriore salto di qualità alla squadra.

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