19/3/2005
(di Alessio Borrelli) - La sconfitta
dell’Avellino nel posticipo di lunedì scorsa a
Padova ha riportato il Napoli a sperare. Il
secondo posto infatti non è più così lontano e
adesso sarà corsa tra campane. Il Rimini infatti
a meno di clamorosi capovolgimenti di fronte
dovrebbe avere la strada della B spianata
lasciando alle altre la guerra dei play-off.
Spareggi che a questo punto diventerebbero di
estrema importanza proprio perché saranno
coinvolte Napoli ed Avellino e con il
regolamento che bada ai piazzamenti sarà
fondamentale agguantare il secondo posto, che
porterebbe tra i cadetti anche con quattro
pareggi. E allora ecco che scatta l’operazione.
Otto partite per capire dove il Napoli potrà
arrivare. Si parte dalla gara del “San Paolo”
con il Teramo e poi si guarderà partita per
partita senza sottovalutare nessuno. Gli azzurri
in questo momento non possono infatti
permettersi di snobbare nulla. Reja nonostante
continua a stemperare gli entusiasmi sta
toccando il cielo con un dito. Il secondo posto
gli andrebbe benissimo, ma come al solito si è
detto cauto pensando prima di tutto a rafforzare
il terzo, che ormai sembra cosa fatta. Il
tecnico in settimana ha lavorato parecchio sul
modulo e confermerà il 3-4-3 così come ha
indicato il test infrasettimanale con la
Santangiolese. Chi avrebbe prospettato modifiche
come ad esempio il poter inserire
contemporaneamente Calaiò e Sosa è rimasto
deluso. Si è parlato di questa nuova variante.
Lo stesso Reja ha fatto intendere di volerci
provare, ma è chiaro che la partita con il
Teramo non permette stravolgimenti. Finalmente
sono stati trovati i giusti equilibri ed è
normale che bisogna andare avanti così ora che è
doveroso far punti più che provare. Se poi si
avrà l’occasione non è escluso che nella ripresa
l’argentino possa entrare in campo al posto di
un altro attaccante e provare a giocare in
coppia con l’ariete siciliano.
Sciolti tutti i dubbi sulla formazione con
qualche scelta obbligata. Doveva rientrare dalla
squalifica Fontana che invece non ci sarà per un
infortunio. Giovedì ha disputato soltanto gli
ultimi dieci minuti del test ed un suo utilizzo
appare improbabile. Comunque Reja aspetterà fino
a domenica per capire se ci sono possibilità di
recupero per portarlo almeno in panchina, ma da
quando si vocifera le premesse per parlare di
recupero non ci sono. Emergenza anche in difesa
dove si è fermato anche Terzi e dovrà star fermo
venti giorni. Quest’infortunio non ci voleva
perché con l’innesto del giovane ex Bologna Reja
era riuscito a rafforzare il settore arretrato.
L’uscita di scena di Terzi non sconvolge
comunque il 3-4-3 ormai diventato
irrinunciabile. Al suo posto ci sarà Accursi che
ha vinto il ballottaggio con Romito. Il barese
infatti ha recuperato soltanto da poco ed il
tecnico non intende rischiarlo portandolo
soltanto in panchina. Per il resto tutto
confermato con Mora che torna ad essere titolare
dopo la splendida prestazione di Benevento dove,
appena entrato al posto di Bonomi, ha servito un
assist a pennello a Pià ed ha dato grande
vivacità al gruppo risultando determinante ai
fini del successo. Anche giovedì Mora è
risultato il migliore in campo ed ha una
condizione fisica in crescendo. Inoltre Bonomi
non ha digerito molto il nuovo modulo e così
Reja ha optato nel cambio sfruttando le migliori
capacità offensive di Mora, più abile a proporsi
sulla fascia e cercare gli attaccanti. In avanti
invece il rientrante Abate andrà in panchina.
Reja infatti non vuole guastare l’equilibrio
tattico e darà ancora spazio a Capparella
accanto agli inamovibili Calaiò e Pià. Domenica
Capparella è stato per la prima volta autore di
un grande partita andando vicinissimo al gol.
Segno che dopo un po’ di sofferenza si sta
integrando negli schemi ed allora non è il caso
di rinunciarne proprio adesso. Abate dovrebbe
trovare comunque posto nella ripresa perché la
sua vivacità dà una grande scossa alla squadra e
torna utile soprattutto quando bisogna chiudere
il match. Come annunciato ancora panchina per
Sosa che sicuramente entrerà nella ripresa. Se
il Napoli non dovesse avere al sicuro il
risultato il Pampa farebbe la solita staffetta
con Calaiò. A risultato già acquisito si
potrebbe immaginare anche a nuove direttive di
Reja, che lo manderebbe in campo al posto di
Capparella o Pià. Il Napoli comunque non dovrà
assolutamente sottovalutare il Teramo. La
squadra abruzzese viene sì da un periodo molto
negativo, ma è un gruppo dotato di grandi
individualità e che fino al mese scorso era in
piena zona play-off. Adesso il momento
societario e critico con le dimissioni del
patron Malavolta e la classifica si è fatta
pesante. Il Teramo ora rischia seriamente i
play-out e quindi verrà al “San Paolo” per
conquistare punti in modo da assicurarsi almeno
la salvezza. Il tecnico Zecchini recupererà Ola
mentre non ci sarà per squalifica Marco Aurelio,
che come al solito verrà sostituito da Ferri. A
centrocampo torna Nicodemo mentre Beretta
dovrebbe tornare titolare al fianco di Chianese.
Negli abruzzesi milita anche l’ex terzino destro
azzurro Alessandro Del Grosso. In settimana ha
avuto parole d’amore per il Napoli non mancando
qualche critica alla vecchia società. C’è anche
Panarelli, terzino destro cresciuto nelle
giovanili azzurre e con qualche presenza in
Prima Squadra.
Ecco i probabili undici di domenica pomeriggio
al “San Paolo”.
NAPOLI (3-4-3): 1 Gianello; 3 Accursi, 5
Scarlato, 6 Ignoffo; 2 Grava, 4 Montervino, 8
Consonni, 11 Mora, 7 Capparella 9 Calaiò, 10 Pià.
In panchina: 12 Renard, 13 Romito, 14 Bonomi, 15
Montesanto, 16 Corneliusson, 17 Abate, 18 Sosa.
Allenatore: Edoardo Reja.
TERAMO (4-4-2): 1 Mancini; 2 Del Grosso, 6 Ola,
5 Ferri, 3 Angeli; 10 Bondi, 4 Nicodemo, 8
Scarchilli, 7 Sturba; 9 Beretta, 11 Chianese.
In panchina: 12 Pierini, 13 Panarelli, 14 Fogaci,
15 Battisti, 16 Favasuli, 17 Quadrini, 18 Taua.
Allenatore: Luciano Zecchini.
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