(FRANCESCO PUGLIESE / foto di
Felice De Martino) - Al 33° del
secondo tempo Vascak sfrutta un
errore di P. Cannavaro e mette a
segno la rete che porta gli ospiti
sul 3-2. E’ il caos, in soli 2
minuti il Treviso, dato per
spacciato, riapre una partita bella
che chiusa. In un attimo gli spettri
del passato avvolgono il S. Paolo.
Ansie e paure minacciano le
coronarie dei tifosi azzurri che
copiosi (oltre 45 mila) erano giunti
a gremire il S. Paolo.
Nei volti dei vari Savini, Iezzo e
Domizzi si legge tanta rabbia
mescolata a paura. Sentimenti
comprensibili per chi non capisce
cosa sia successo, cosa abbia potuto
permettere un ribaltone tale. Sembra
stregata la prima casalinga del
Napoli che per 12 anni, dalla
stagione ‘94/‘95 non regalava i tre
punti agli azzurri. Il dream team di
Reja sembra in crisi, ma al 79° Pià
tocca di testa un pallone malamente
rinviato dalla retroguardia
trevigiana, Dalla Bona decide per la
soluzione più difficile: al volo dai
24 metri realizza un gol da
cineteca, è l’apoteosi. Il S. Paolo
sembra scoppiare. Le braccia dei
tifosi si levano tese in segno di
vittoria. Tutti gli occhi sono
rivolti a lui, Sam, come lo chiamava
Ranieri che l’aveva voluto dalle
giovanili dell’Atalanta per
arricchire la colonia italiana del
suo Chelsea. Un vero e proprio
zingaro del calcio, Dalla Bona, ha
girato tanto vestendo le maglie di
Bologna, Lecce e Milan, portando con
se tante qualità ma senza mai
veramente convincere. Il giovane
centrocampista era tentato dalle
sirene greche dell’ AEK Atene
squadra che disputerà la prossima
champions . Sam, però, ha preferito
Napoli stregato dal fascino di
questa grande piazza che vanta uno
dei pubblici più caldi d’Italia.
Tifosi che oggi ha fatto gridare e
gioire a squarciagola con un colpo
da campione vero.