(VINCENZO CIMMINO)- Alla fine
anche Reja si è convinto: puntare
solo ed esclusivamente su un solo
modulo, il 4-3-1-2, potrebbe portare
il suo Napoli alla deriva, viste le
difficoltà di gioco espresse dalla
squadra azzurra in questo avvio di
stagione. E allora questa settimana
il mister Goriziano ha mischiato un
po’ le carte nella speranza di
trovare finalmente la quadratura al
cerchio chiamato Napoli:
innanzitutto da segnalare
l’esperimento del 3-4-1-2 che
potrebbe essere proposto già a
partire dalla gara con il Crotone.
Reja da sempre ha rifiutato di
schierare la sua squadra in questo
modo ma evidentemente sembra aver
cambiato idea. Intoccabili Cannavaro
e Domizzi il terzo elemento della
linea arretrata potrebbe essere
Maldonado vista l’indisponibilità di
Savini. Il buon Mirko infatti in una
difesa schierata in questo modo
avrebbe modo di esprimere appieno le
sue potenzialità sul centro-sinistra
e quindi avrebbe la maglia da
titolare assicurata ma sabato non ci
sarà perché squalificato.
A centrocampo le novità più
rilevanti sarebbero sulle fasce che
verrebbero sfruttate maggiormente
nella speranza di rifornire di cross
Bucchi e Calaiò. Ma a differenza di
quanto si possa pensare Reja non ha
intenzione di lanciare di nuovo
nella mischia gli eroi della
promozione in B Trotta e Capparella
bensì dare fiducia a Grava e Garics
che verrebbero avanzati di qualche
metro rispetto alle loro posizioni
abituali. In questo modo la difesa
sarebbe più coperta rispetto alle
ultime uscite e i centrali
Bogliacino e Dalla Bona avrebbero da
fare minor lavoro in fase di
copertura risultando così più lucidi
in fase di costruzione del gioco.
Nella mente del tecnico questo
schieramento potrebbe portare la sua
squadra a sfruttare
contemporaneamente sia il gioco
sulle fasce, con le discese di Grava
e Garics, che quello centrale, con
le invenzione di De Zerbi e le
incursioni di Dalla Bona.
Il 3-4-1-2 insomma potrebbe sembrare
un modulo più spettacolare e
arrembante ma invece potrebbe ridare
al Napoli i giusti equilibri e
maggior concretezza, speriamo che
Reja l’abbia capito davvero.