(VINCENZO CIMMINO)- Napoli,
lavori in corso. Due punti nelle
ultime tre partite hanno cancellato
in un colpo solo tutte le
entusiasmanti certezze che erano
nate nel cuore di tutti in un
spettacolare precampionato, le
vittorie in Coppa Italia e l’esordio
con il Treviso ormai sono solo
ricordi, si ricomincia daccapo ed è
il momento di ritrovare (o trovare
per la prima volta?) la quadratura
del cerchio.
L’impostazione tattica iniziale del
Napoli, così come era nata, è morta
dopo poche giornate perché si è
capito che gli uomini a disposizione
non offrono le garanzie sperate.
Primo su tutti Bogliacino, ottimo
giocatore al quale è stato affidato
un ruolo che non gli compete, per
diventare un regista ci si impiega
anni e il buon Mariano, nonostante
un impegno impressionante, non
sembra essere in grado di poter
prendere in mano le redini del
centrocampo, anche a causa di un
carattere chiuso e timido che ne
impedisce di diventare un leader.
Passiamo a De Zerbi, ‘il colpo che
mancava a Napoli da tanti anni’ così
come lo apostrofò Pierpaolo Marino
qualche settimana fa. Il fantasista
per ora non ha acceso più di tanto
le fantasie azzurre, qualche colpo
si è visto ma da lui ci si aspetta
continuità di rendimento, se poi ci
mettiamo il fatto che l’ex catanese
non riesce ancora a trovare una sua
precisa collocazione in campo e
torna poco in fase di copertura si
evince che nelle prossime settimane
avrà molto da lavorare per diventare
il giocatore importante che ci
aspettavamo. Sabato è mancato a
causa di un edema comparsogli su una
vecchia cicatrice e salterà anche la
gara con il Spezia e per questo Reja
pensa di rimescolare ancora una
volta le carte. Capparella non ha
convinto nel ruolo di vice- De Zerbi
e allora il mister Goriziano sembra
aver deciso di tornare sui propri
passi e spostare dalla posizione
mediana del campo Bogliacino per
collocarlo dietro le punte
Calaiò-Bucchi. Al suo posto verrebbe
impiegato come regista basso del
fantomatico rombo il suo
connazionale Nicolas Amodio che in
questo avvio di stagione ha mostrato
una condizione invidiabile tanto da
lasciare perplessi il fatto che non
abbia giocato con la Triestina.
Amodio di certo non avrà i tempi del
regista ma di sicuro ha dalla sua la
grande voglia di sacrificio e
dedizione alla causa azzurra. . Via
libera quindi ad un rombo
‘schiacciato’ con i due giocatori
che giocheranno a distanza di pochi
metri in quanto Bogliacino agirà un
po’ più arretrato di quanto avrebbe
fatto De Zerbi, più larghi Dalla
Bona e Montervino, quest’ultimo alla
ricerca di riscatto dopo le tante
critiche piovutegli addosso in
questo scorcio di campionato.
Capitolo difesa: Domizzi è in
recupero dopo la faringo-tonsillite
che lo ha bloccato nelle ultime
partite ma non dovrebbe comunque
essere convocato per La Spezia,
spazio quindi ancora una volta a
David Giubilato che andrà ad
affiancare Paolo Cannavaro, sui
terzini scelte obbligate con Grava a
destra e Savini a sinistra, con un
Garics scalpitante ma che non ha
ancora completamente convinto mister
Reja, anche alla luce dei pochi
minuti avuti a disposizione con la
Triestina.
Tra Spezia e Rimini (in programma
domenica 8 ottobre) l’entourage
azzurro si spetta dall’allenatore
azzurro almeno 4 punti, nel caso ciò
non dovesse avvenire De Laurentiis
potrebbe prendere decisioni forti. E
intanto De Canio aspetta sempre
qualche telefonata…