• LA ROMA METTE A NUDO I LIMITI DEGLI AZZURRI •

8/12/2005

(EDUARDO LETIZIA) - Poteva essere una bella occasione per ben figurare contro una grande squadra, al cospetto di una cornice di pubblico mozzafiato. Invece la gara di oggi al San Paolo ha messo a nudo in maniera impietosa tutte le falle della squadra partenopea, facendo suonare parecchi campanelli d’allarme in vista del campionato.
La Roma, è vero, è una grande squadra, anche se priva dei suoi migliori talenti, ma comunque la difesa azzurra è parsa troppo in difficoltà contro gli attaccanti giallorossi. I due centrali, Maldonado e Romito, andavano in panico ogni qual volta la palla stazionava dalle loro parti, cadendo in errori sia d’attenzione, sia squisitamente tecnici visti i molti, troppi, appoggi sbagliati, gli svarioni e le mancate chiusure. Sugli esterni poi se non è stato impegnato molto Grava sul settore destro, dato che dalle sue parti spingeva poco Tommasi, è stata disastrosa la prova di Briotti che ha fatto sembrare il suo diretto avversario, Alvarez, un novello Garrincha, non riuscendo mai a prendergli le misure e facendosi sorprendere tante volte fuori posizione. Non a caso la furia dell’esterno destro di colore si è placata allorquando si è trovato ad affrontare il, mai domo, capitano napoletano Montervino…Da ciò pare chiara la necessità di intervenire urgentemente sul mercato per apportare le dovute modifiche ad una difesa che, dopo l’infortunio di Savini, sta mostrando evidenti lacune. Urgono, a nostro avviso, un centrale veloce, in quanto troppo lenti ed impacciati sono parsi nelle ultime uscite, ed improponibili da schierare insieme, Giubilato e Romito. Altro ruolo da coprire alla svelta, con un nuovo innesto, è poi quello del terzino sinistro, in quanto il giovane Briotti non è proprio sembrato all’altezza della situazione ed anche la soluzione Maldonado sulla sinistra si è rivelata improponibile nelle passate gare.
Particolarmente male nella gara odierna, oltre ai componenti della linea difensiva, Fontana. Il regista azzurro non ha infatti quasi mai offerto un degno contributo in fase di copertura ed, anche in fase di costruzione, spesso cercava giocate che, contro un avversario della caratura dei giallorossi, sono parse al quanto inopportune. In più il trentacinquenne numero sette azzurro dà talvolta l’idea di “passeggiare” in mezzo al campo, costringendo il povero Montervino a correre per due, in un modulo, il 4-2-3-1, in cui è fondamentale l’apporto quantitativo dei due centrocampisti. A proposito del modulo, singolare ci è sembrata la scelta odierna di Reja di schierarsi con quattro punte contro una squadra di serie A. Questa disposizione tattica non è stata infatti mai sperimentata neanche in campionato, di fronte ad avversari ben meno temibile della Roma. Perché allora prestare il fianco agli attacchi romanisti, quando magari sarebbe stato più utile proporre uno schieramento più prudente?

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