• “IL SALISCENDI”: SALE CALAIO’, SCENDE GRAVA. NON BENE ANCHE GIUBILATO •

11/4/2006

(MICHELE CAIAFA) – E’ andata come è andata, il Napoli ha pareggiato 1-1 sull’ostico campo di Foggia, ma una cosa ormai è sicura: Gli azzurri di Edy Reja sono ad un passo dal conquistare la benemerita serie cadetta, primo passo importante per la nuova società napoletana, presieduta dal patron Aurelio De Laurentiis e gestita dal deus ex machina Pierpaolo Marino.
Ma in questa rubrica del “SaliScendi” ci occupiamo di altro e quindi partiamo con le nostre valutazioni. Ad andare di nuovo su per noi di “PianetAzzurro”, è il bomber del Napoli Emanuele Calaiò. L’attaccante ormai è un lontano parente di quello visto per un anno intero all’ombra del Vesuvio. Da tre mesi a questa parte, il bomber di origini palermitane, oltre ad essere quasi sempre presente nel tabellino dei marcatori, con ben 16 reti realizzate in questo torneo che lo avvicinano sempre di più alla possibilità di vincere la classifica marcatori (Evacuo, secondo, è a 14 reti fatte), è sempre molto vispo, corre per tutto il fronte offensivo napoletano, fa giocate importanti, che inducono gli avversari a fare spesso fallo su di lui, guadagnandosi anche delle ammonizioni a carico degli avversari, come quando oggi in tre minuti di gioco, ha fatto ammonire per falli a suo carico i due centrali difensivi rossoneri. Come il resto della squadra ormai, è anche in buonissime condizioni atletiche, e non si risparmia un secondo. Se vogliamo proprio guardare il “capello”, dobbiamo dire che il puntero siciliano deve solo ad imparare ad avere più confidenza con il destro, soprattutto in zona tiro, per diventare così davvero una prima punta di primo piano, e ci scuserete il gioco di parole. Quindi non c’è dubbio che per noi, Emanuele Calaiò “Sale”.
Scende invece Gianluca Grava , ma non per la prova offerta, che è stata buona, visto che dal suo lato si creavano spesso delle sovrapposizioni offensive importanti tra l’attaccante francese Mounard, che partiva spesso dalla sinistra, ed il suo collega, il laterale sinistro Antonioni, ma per aver in pratica regalato a Cantoro, la palla che dava il vantaggio ai foggiani per un errato passaggio verso il centrale partenopeo Maldonado. Essendo stato uno sbaglio importante, che poteva anche cambiare il decorso della gara, dobbiamo dare la palma, per così dire del “peggiore”, a Grava. Quindi per noi il difensore di origini casertane Gianluca Grava “Scende”.
Per correttezza dobbiamo anche segnalare che il difensore centrale del Napoli David Giubilato, non offre sempre delle buone garanzie difensive, e va soprattutto in difficoltà quando viene preso in velocità, come ha fatto quest’oggi molte volte l’attaccante argentino Cantoro.
Alla prossima puntata con la rubrica del “SaliScendi”.
 

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