• “IL SALISCENDI”: SALE TROTTA, SCENDE PIA’. MENZIONE D’ONORE ANCHE PER BOGLIACINO IN CABINA DI REGIA •

26/2/2006

(Dall’inviato MICHELE CAIAFA) – Il Napoli batte 2-0 il Gela, e toglie dal calendario un’altra giornata di questo benedetto torneo di serie C, che il sodalizio partenopeo frequenta ormai da quasi due stagioni. Comunque occupiamoci della nostra consueta rubrica settimanale del “SaliScendi”. Pollice in su, per il nuovo arrivato Ivano Trotta, che quest’oggi ha davvero trottato bene, scusateci il facile gioco di parole, sulla sua fascia di competenza, cioè la fascia destra. Stando alla prestazione di oggi dell’ex riminese, che speriamo sia solo la prima di una lunga serie di prestazioni positive, l’acquisto di Pierpaolo Marino è stato azzeccato, in quanto ricopre quel ruolo di esterno naturale di centrocampo, che in rosa mancava totalmente. Gli altri elementi fin qui utilizzati da Reja sulle fasce, non sono dei tornanti puri, perché se si esclude l’impiego di Montervino sull’out destro di centrocampo, che però toglie il capitano dalla zona nevralgica del centrocampo dove lui lotta e recupera tanti palloni, gli altri elementi fin qui utilizzati, Bogliacino, Amòdio e lo stesso Capparella, più attaccante di fascia che tornante, non si sentono a proprio agio quando vengono impiegati sulle fasce. Invece Trotta quest’oggi, ha assicurato la copertura totale di quell’out , prediligendo a dire il vero, forse per sue caratteristiche, più la fase difensiva che quella offensiva, anche se la rete da lui realizzata nella ripresa, è stata davvero un capolavoro da “Napoli dei vecchi tempi”, quando di queste reti in slalom al San Paolo e non solo, se ne vedevano a grappoli. Molto bravo quando punta l’avversario, ha anche degli ottimi piedini. Intelligente nel fare anche dei campi di campo, soprattutto nella prima frazione di gioco ha utilizzato spesso questa trama di gioco. E poi, la cosa più importante, che denota come il giocatore sia una vera e propria ala di centrocampo, è il fatto che quando si propone sul fondo per crossare al centro, guarda, alzando la testa, com’è la disposizione degli uomini in area di rigore. In questa stagione è la prima volta che si vedevano delle cose del genere sulla fascia. Per di più, questo ruolo dell’ex riminese sull’out di destra del campo, fa si che Marco Capparella, impiegato quindi a sinistra, possa essere più libero, da quella fascia, di accentrarsi e tirare con il suo piede naturale, il destro. Quindi, per tutta questa serie di ragioni, il centrocampista di fascia destra Ivano Trotta, “Sale”.
Prima di trattare brevemente le note poco liete, dobbiamo fare una menzione d’onore particolare anche all’uruguagio Mariano Bogliacino, che, utilizzato per la prima volta da inizio gara nel ruolo di regista, per sostituire lo squalificato Gaetano Fontana, una volta passata la fase d’ambientamento per le nuove mansioni in campo da svolgere, ha preso in mano il centrocampo partenopeo regalando al pubblico ed ai propri compagni di squadra, delle bellissime giocate. Inoltre si è sempre smarcato per farsi trovare pronto a ricevere il passaggio per poi impostare velocemente la manovra di gioco, “gigioneggiando” poco con la palla, come invece fa troppo spesso il buon Fontana. Pratico e veloce, questo ruolo di regista può essere tranquillamente nelle sue corde, speriamo che Edy Reja ne prenda atto di ciò.
Infine un trafiletto dedicato al pollice verso. Destinatario di questa palma è Inacio Pià. Ma la colpa al dire il vero non è tutta del funambolico brasiliano di Ibitinga. Mandato in campo dall’inizio della gara, nonostante soffra ancora di un piccolo fastidio al ginocchio, in quanto il “Pampa” Sosa non è in un buono stato di forma, il brasiliano ha lottato, ma è sembrato avulso dalla manovra di gioco, ed è ancora lontano parente di quel giocatore che abbiamo ammirato l’estate scorsa nel precampionato partenopeo. Quindi per noi, l’attaccante brasiliano “Scende”.
Arrivederci alla prossima settimana.
 

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