• 'SALISCENDI' - DIFESA AZZURRA COLABRODO; MONTERVINO IL SOLITO LEONE •

8/12/2005

(VINCENZO LETIZIA) - Le seconde linee della Roma, di due categorie superiori al Napoli, hanno evidenziato tutte le falle difensive dell’allegra truppa di Reja, che da tempo, proprio su queste pagine, denunciamo. La rubrica ha lo scopo di premiare il migliore interprete azzurro e chi ha invece deluso. L’impegno nel Napoli, anche contro la squadra capitolina, non è mancato, ma le gare contro squadre superiori non si vincono solo con la buona volontà: occorre anche qualità. E la squadra di Reja, in verità, in retroguardia ha più di qualche problema. Non vorremmo sembrare troppo critici, ma continuiamo a vedere Romito commettere troppi errori che stanno generando solo ‘disastri’ al team partenopeo. Se ci aggiungiamo la cattiva forma di Maldonado e Grava, e la totale inadeguatezza dell’acerbo terzino Briotti (troppo frettolosamente esaltato da qualcuno per una gara peraltro insipida, quella di Perugia), dobbiamo necessariamente dire che è la difesa azzurra in blocco (eccetto il portierone Iezzo) a dover essere bocciata senza attenuanti. Dunque, dopo la gara contro la Roma per noi scendono tutti i difensori del Napoli. Chi non delude mai è invece Montervino. Il motorino azzurro ovunque Reja lo colloca da’ sempre il massimo e anche nell'inedito per lui ruolo di terzino sinistro, dove è stato sistemato nel secondo tempo, ha prodotto una prova di sostanza e caparbietà. Dunque, per noi a salire in questa occasione è Montervino. Un’ultima considerazione ci sia concessa, pur avendo disposto già il nostro podio virtuale. Pià ha dimostrato di essere contro la Roma l’unico vero calciatore partenopeo di categoria superiore, ma il fatto di risultare così sciupone in fase di conclusione e di rifinitura, spesso lo porta a non dare tutto il contributo che pure il brasiliano potrebbe dare alla causa azzurra. Dunque, farebbe bene Reja a lavorare con Pià proprio su questi aspetti: infatti, riteniamo Calaiò e il brasiliano di Ibitinga, i due uomini sui quali il Napoli d’ora in avanti dovrà costruire i suoi successi. Successi che passano necessariamente dal dover vincere il torneo di C1. Il Napoli oggi è questo, una squadra di terza seria, in futuro, poi, si vedrà, ma tutto dipenderà dall'esito di questa stagione che non dovrà essere fallita e dagli investimenti di De Laurentiis che ci auguriamo già da gennaio il presidente inizi a fare. Perché con questa difesa, così sbandata, lenta ed indecisa, si rischia di pregiudicare tutto…

   INDIETRO