• “IL SALISCENDI”: SALE EMANUELE CALAIO’, SCENDE IL TECNICO AZZURRO EDY REJA •

16/9/2006

(MICHELE CAIAFA) – Prima sconfitta stagionale del Napoli, subita a Piacenza nella seconda giornata di campionato del torneo cadetto edizione 2006/07. Sconfitta azzurra da imputare alla grigia prova offerta da alcuni componenti della squadra come Domizzi, colpevole anche della seconda rete piacentina, Montervino, molto nervoso in campo, Bucchi, incapace di prendere e gestire come si deve una palla ed infine Bogliacino, che ha dimostrato ancora una volta di non avere né la personalità né il fisico per poter essere il regista basso della formazione partenopea. Ecco, proprio l’utilizzo dell’uruguagio come play basso del centrocampo azzurro, scelta voluta ed effettuata dal tecnico goriziano da inizio stagione, continua a non piacerci: il buon Mariano, per le caratteristiche sopra elencate, molto difficilmente potrà diventare un regista basso, soprattutto in un centrocampo a tre. Reja si ostina in questa sua idea tattica. Se proprio poi si volesse far crescere l’uruguaiano in quel ruolo, perché non affiancargli un regista di esperienza, un uomo che gli faccia da chioccia e che gli lasci tranquillamente il posto in squadra quando Bogliacino sarà cresciuto nel ruolo. C’è in giro un certo Di Biagio che ancora per poco (squadre spagnole si sono fiondate su di lui) potrebbe essere preso a parametro zero. Caro direttore Marino perché non ci fa un pensierino?
Torniamo comunque alla nostra rubrica del “Saliscendi”: l’imputato a scendere per il Napoli è il tecnico Edy Reja, che non pecca solo nell’esperimento-Bogliacino, ma anche nella sostituzione di Calaiò, il calciatore napoletano più in forma e che era in grado con la sua velocità e la sua manovra di convergere dall’esterno verso l’area, portando seri pericoli verso la porta piacentina difesa dall’ex azzurro Nando Coppola. Sostituito lui, il Napoli non è stato mai più pericoloso. Sostituzioni invece dovute e che l’allenatore partenopeo non ha effettuato erano quelle di Bucchi per Sosa e Capparella per uno spento Montervino. Quest’ultima sostituzione in effetti è stata effettuata, ma con colpevolissimo ritardo. Speriamo che Reja ritrovi presto il bandolo di questa matassa chiamata Napoli. Caro Edy, bisogna dare alla squadra un gioco, la manovra non deve essere stucchevole, se si vuole riscuotere di grosse ambizioni. Per oggi, comunque, il tecnico napoletano “Scende”.
A salire, come è facilmente auspicabile, è l’attaccante Emanuele Calaiò. E’ in forma, è veloce, crea lui gli unici veri pericoli agli avversari. E’ sostituito ingiustamente, ma non c’è dubbio che nella nostra rubrica Emanuele Calaiò “Sale”.
Arrivederci alla prossima puntata.
 

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