“IL SALISCENDI”: SALE IL SOLO CALAIO’, VA A FONDO ORMAI REJA

23/9/2006

(Dall’inviato MICHELE CAIAFA) – Sale Calaiò, sprofonda ormai Reja che fa pagare caro al suo Napoli i suoi dubbi e le tante incertezze. Partiamo dalle note negative e quindi dalle decisoni prese dal tecnico goriziano Edy Reja, che da due anni ormai che sta a Napoli, non è ancora riuscito a dare un gioco o meglio una manovra di gioco alla squadra. Passi che era serie C, dove alla superiorità tecnica degli azzurri bastava aggiungere un po’ di grinta e cattiveria, ma qui, nel torneo cadetto, e questo Reja dovrebbe saperlo bene essendo un superesperto della categoria in questione, oltre al cuore, alla determinazione ed ai polmoni (per altro al momento assenti in molti azzurri), ci vuole una trama di gioco, cosa che manca assolutamente ai partenopei. Si applica il cosiddetto modulo del 4-3-1-2, senza però i dettami tattici dello stesso modulo. Terzini che non salgono per andare al cross, playmaker o regista che sia, praticamente assente (Bogliacino assolutamente non lo è), ma qui la colpa è del direttore generale del Napoli Pierpaolo Marino che non ha dotato la rosa azzurra di un giocatore con quelle caratteristiche. Si vive sulle azioni dei singoli, che quando non sono in forma od in giornata giusta, si verificano queste scialbe e brutte prestazioni come oggi contro la Triestina. Ma i problemi del mister friulano non finiscono qui, perché oltre al gioco, anche le scelte di alcuni uomini mandati in campo sono sbagliate. Ad esempio, per l’appunto, l’utilizzo di Bogliacino come regista che in quella posizione è davvero IMPRESENTABILE, ed anche durante le gare fa spesso dei cambi sbagliati. Si soffre sulla destra, lui che fa, sostituisce gli elementi sulla sinistra, schierando addirittura, quando si è passati al 4-4-2, due destri sulla fascia sinistra, Grava e Trotta. No caro Edy, così non va, non c’è gioco ed inoltre la vediamo con le idee confuse. Agisca adesso se ne ha la capacità e le qualità, altrimenti la barca azzurra potrebbe presto andare affondo, portandosi con se il suo comandante, Reja per l’appunto. E’ scontato quindi dire oggi che nella nostra rubrica del “SaliScendi” l’allenatore friulano SCENDE.
A salire invece, altra decisione ovvia, è l’attaccante partenopeo Emanuele Calaiò. E’ in FORMISSIMA, è migliorato tantissimo come giocatore e come punta. E’ un grande peccato che il Napoli ed il suo allenatore non gli diano alcuna mano. Compagni e tecnico fanno di tutto per lasciare il puntero nativo di Palermo in completa solitudine come unico scudiero che si mette in spalla la sua squadra. Così non va bene, perché si rischia di far regredire anche lui. Quindi Calaiò “la furia” SALE, ma per gli altri, tecnico in primis, diamoci tutti una bella mossa. Non vi pare il caso?
 

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