• SI APRONO LE DANZE PER UN DERBY FONDAMENTALE PER ENTRAMBI •

12/3/2005
(Alessio Borrelli) - Sono pronte Napoli e Benevento per affrontarsi in questo storico derby. Sarà lo stadio “Santa Colomba” il teatro di questa partita che si annuncia avvincente tra due squadre che in questo finale di stagione si giocano parecchio. Di solito quando a Napoli si parla di derby salta subito all’occhio la partita contro la Salernitana oppure l’Avellino. Stavolta invece di fronte ci sarà una nuova squadra campana, che in quest’ultimo decennio ha consolidato la propria dimensione nella C1 e da un paio d’anni punta addirittura ad entrare in serie B. L’obiettivo che il presidente Giuseppe Spatola si è prefissato è quello di poter avere la stessa dimensione ed utenza di Avellino e Salernitana mentre, anch’egli lo sa, il Napoli è ben altra cosa. Domenica pomeriggio le due squadre saranno motivatissime per vincere, hanno ancora molto da dire in questo campionato che sta preparando un finale avvincente su tutti i fronti e quindi vorranno trovarsi pronte per raggiungere i loro obiettivi. Ma c’è una differenza che accomuna queste due squadre in ottica serie B. Mentre a Benevento si respira l’aria dell’impresa e quindi del tentativo, a Napoli ciò non esiste. La B bisogna prenderla e basta ed ora che il primo posto appare quasi irraggiungibile l’obbligo è quello di vincere i play-off. Il Benevento invece nei play-off conta di entrarci. Le ultime partite l’hanno portato a pochi punti di distanza ed allora è giusto provarci, riuscire ad entrare per poi giocarsi tutte le carte sperando anche in qualche giornata storta delle rivali (una di queste quasi sicuramente sarà lo stesso Napoli). Tutti gli aspetti di questa partita saranno decorati dalla grandissima cornice di pubblico che domenica invaderà al “Santa Colomba”. E’ inutile dirlo, ci sarà il record di incassi e chissà per quanti anni resterà inviolato. I tifosi sanno che avere di fronte il Napoli è un onore che capita a pochi e quindi hanno già acquistato tutti i tagliandi disponibili. Stessa cosa anche nel capoluogo campano. I 4500 biglietti messi a disposizione sono andati a ruba ed oltre a loro ci saranno per lo meno altri 5000 sostenitori sparsi tra distinti e curve. Quindi i diecimila tifosi auspicati ad inizio settimana dal dg azzurro Marino dovrebbero esserci, altrimenti poco meno. Napoli e Benevento, due tifoserie che si rispettano in quanto anche per loro sarà un confronto inedito. I rapporti tra i sostenitori partenopei e sanniti sono ottimi e grande dimostrazione la si è avuta all’andata, dove non c’è stato nemmeno lo scambio di insulti tipico nei derby regionali. Del resto Benevento da anni è una coalizione di napoletani proprio per il fatto che le due squadre avevano e forse hanno ancora due concezioni diverse di vedere il calcio. Il Napoli quella di primeggiare in Italia e fuori; il Benevento quella di essere un punto di riferimento della regione cercando di raggiungere il traguardo storico della serie B e quindi è chiaro che i sostenitori degli stregoni alla fine facciano anche il tifo per il Napoli. Su questo non ci piove, il derby sarà atipico e ci sarà una grande festa di sport tra due squadre che andranno in campo a viso aperto per cercare la vittoria.
Sulla panchina del Benevento, riabilitato dopo l'espulsione di domenica scorsa nel del derby del “Partenio”, siederà l’allenatore del momento, quel Raffaele Sergio che a Napoli da giocatore ricorderanno in pochi e che invece a Benevento è già un idolo.
Nel Napoli Edy Reja ha preparato la partita nei minimi dettagli decidendo di puntare ancora una volta su una nuova disposizione tattica. Dopo il 4-3-3 ed il 4-4-1-1 (o 4-2-3-1) si passerà al 3-4-3 (o 5-2-3), provato anche nel test di giovedì a Marano contro il San Nicola Virtus. Le prime impressioni sono state così così con alcuni giocatori che subito hanno capito le indicazioni dell’allenatore ed altri che hanno fatto un po’ più fatica. Il resoconto evidentemente sarà stato positivo altrimenti Reja avrebbe cambiato ancora puntando su un modulo più collaudato. Al di là del modulo importante sarà comunque uscire da Benevento con la vittoria. Ciò è stato sottolineato anche dai giocatori implorando il pubblico a non guardare tanto il gioco quanto al sodo e cioè ai punti conquistati che con Reja sono già 15 in 6 partite (vittorie contro Cittadella, Lanciano, Reggiana, Spal e Chieti; sconfitta con l’Avellino). Un Reja che comunque si aspetta qualcosa in più dai suoi anche sul piano del gioco ed infatti giovedì si è continuamente sbracciato invitando i suoi a cercare maggiormente il dialogo. Inoltre il tecnico di Gorizia si aspetta di vedere un Napoli meno timoroso che sappia trovare il colpo del ko per chiudere le partite. A Chieti infatti si è vinto ma si è anche sofferto proprio perché dopo il gol vittoria di Calaiò la squadra non ha osato di più preferendo portare a casa il minimo vantaggio. A Benevento sarà diverso, di fronte ci sarà una squadra nettamente più tonica del Chieti ed allora i rischi saranno maggiori. Ma veniamo agli uomini. Non ci saranno gli squalificati Abate e Fontana. Due assenze rilevanti l’una perché assicura vivacità a tutta la squadra, l’altra perché il centrocampista calabrese è punto fermo del centrocampo da dove partono tutte le giocate degli azzurri. I ricambi? Al posto di Abate era naturale l’inserimento di Capparella, che a Benevento si giocherà la titolarità dopo un inizio sottotono. Per la sostituzione di Fontana invece Reja alla fine ha rinunciato a Gatti, da lui stesso definito il sostituto ideale puntando su Consonni che così sarà accentrato. Difesa invece molto coperta con i tre centrali Terzi, Scarlato ed Ignoffo che all’occorrenza saranno aiutati da Grava e Bonomi, due terzini a cui domenica spetterà anche il compito di ripartire. Per il resto completerà il centrocampo a quattro Montervino accanto a Consonni mentre il tridente sarà autentico con Capparella e Pià esterni e Calaiò centrale. Si rivedrà in panchina Accursi, che giovedì ha giocato il secondo tempo del test mentre scalpita Gatti che vuole dimostrare di essere un giocatore da Napoli.
Nel Benevento Sergio fa pretattica. Nel test di giovedì ha ancora una volta mischiato le carte e ciò accade per due motivi: quando si vuole nascondere la formazione titolare oppure quando si hanno dei dubbi. Qualche perplessità ovviamente Sergio ce l’ha. La prima è dovuta all’utilizzo di Gigi Molino che finora ha sempre svolto sedute differenziate. Il bomber non ce la farà a recuperare per la gara contro il Napoli, così come pure l’altro giocatore in dubbio e cioè Cerchia. In difesa sarà confermato Tchangai terzino destro con Colletto nuovamente mediano, stavolta a fianco del rientrante Menolascina. In avanti insieme a Mastrolilli ci sarà dunque De Palma mentre si dovrà fare molta attenzione alle folate sulla fascia destra dell’ex “Game boy” azzurro Carmelo Imbriani, che ha già segnato un euro gol all’Avellino domenica scorsa. L’altro ex, senz’altro più amato Pino Taglialatela sarà in panchina. Lotti gli aveva offerto il ruolo di titolare nella “sua” partita, ma “Batman” ha rifiutato.
La partita sarà diretta dal sig.Daniele Orsato di Schio. Gli assistenti invece saranno Paolo Conca e Valentino Di Prisco, entrambi della sezione di Roma.
Il motto dei due tecnici sarà ovviamente il seguente: “Vincere per continuare a sognare”.
Ecco i probabili undici di domenica pomeriggio al “Santa Colomba”.

BENEVENTO (4-4-2): 1 Lotti; 2 Tchangai, 5 Voria, 6 Sportillo, 3 Di Sauro; 7 Imbriani, 4 Colletto, 10 Menolascina, 8 De Liguori; 9 Mastrolilli, 11 De Palma.
In panchina: 12 Taglialatela, 13 Capone, 14 Nocerino, 15 Maschio, 16 Giugliano, 17 De Paula, 18 Massaro. Allenatore: Raffaele Sergio.
NAPOLI (3-4-3): 1 Gianello; 4 Terzi, 5 Scarlato, 6 Ignoffo; 2 Grava, 8 Montervino, 10 Consonni, 3 Bonomi; 7 Capparella, 9 Calaiò, 11 Pià.
In panchina: 12 Renard, 13 Accursi, 14 Mora, 15 Montesanto, 16 Gatti, 17 Corneliusson, 18 Sosa. Allenatore: Edoardo Reja.

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