• NAPOLI, SI BRINDA AD UN ANNO PASSATO TRA GIOIE E DISPIACERI •

30/12/2005

(MAURIZIO LONGHI) - Siamo arrivati alla conclusione di un anno rappresentato da piaceri e disperazioni per il Napoli. Tuffiamoci un po’ all’inizio di quest’anno solare ricordando tutto il cammino del Napoli.
Nella stagione scorsa di questi tempi il Napoli allenato da Giampiero Ventura navigava in situazioni di classifica molto precarie e si trovava a dover fare una rivoluzione nella squadra, ricordiamo i numerosi innesti a partire da Pià, Fontana, Gautieri (che dopo qualche settimana ruppe il rapporto con Marino accasandosi a Piacenza), Romito finendo a Consonni, Renard, Giubilato, Capparella, poi ci fu anche il grande botto che fece impazzire l’ambiente partenopeo, ossia l’acquisto del bomber Calaiò che il Napoli prese dal Pescara vincendo una ricca concorrenza di squadre di serie A come il Siena, il Palermo etc.. . Con gli arrivi dei nuovi, il Napoli fece subito una grande impressione nella prima gara del nuovo anno in casa contro il Giulianova, dove gli azzurri si imposero 3-0 con le reti di Corrent, Sosa e il neo acquisto Pià. Con quella schiacciante vittoria, il Napoli sembrava avesse trovato la giusta mentalità per salire subito di categoria dopo essere sprofondato nell’inferno della serie C sotto la gestione di Naldi. Ma non fu così, la settimana successiva il Napoli andò in casa della Vis Pesaro (ultima in classifica) e se non era per un rigore segnato da Sosa in pieno recupero, gli azzurri sarebbero usciti addirittura sconfitti contro l’ultima della classe, la partita finì 1-1 ma per una squadra impegnata a recuperare tanti punti per riuscire ad entrare almeno nella zona play off , un pareggio ottenuto contro il fanalino di coda non poteva rappresentare altro che un fallimento. Ma giriamo pagina, dopo il deludente pari ottenuto a Pesaro, al San Paolo arrivò la Fermana allenata da Cari, in quella partita ci fu l’esordio in maglia azzurra dell’atteso Calaiò. Il Napoli passò in vantaggio con un gol di Gautieri, poi ci fu il pareggio della Fermana con Pirro, poi il Napoli ebbe anche la possibilità di passare nuovamente in vantaggio con un rigore che Calaiò (all’esordio in maglia azzurra) si fece parare da Chiodini. Dopo l’ennesima gara deludente del Napoli nel primo anno di serie C nonostante i rinforzi nella rosa, fu fatto un lunghissimo summit dove venne esonerato il tecnico Ventura ed al suo posto giunse all’ombra del Vesuvio Edy Reja. Con il tecnico friulano in panchina, il Napoli trovò la giusta fisionomia facendo tantissimi punti che permisero al Napoli non solo di agganciare la zona play off ma di balzare al terzo posto dietro Avellino e la inarrestabile capolista Rimini. Per gli azzurri si parlava addirittura di una clamorosa rimonta per il primo posto, speranza resa vana dopo alcuni pareggi che bloccarono la squadra di Reja, ma con il tecnico di Gorizia al timone il Napoli arrivò terzo in campionato perdendo una sola partita in casa dell’Avellino. In virtù della terza posizione in classifica il Napoli disputò i play off, affrontando nelle semifinali la pericolosa Sambenedettese allenata da Ballardini arrivata quarta in classifica. L’andata si giocò a San Benedetto del Tronto in una gara sui generis, infatti, la squadra di casa passò in vantaggio con Bogliacino che fece tremare il Napoli. I guai sembravano non finire mai quando verso la fine del match, Ignoffo si fece espellere per una presunta sberla rifilata ai danni del difensore della Sambenedettese, Taccucci, poi l’arbitro assurdamente non concesse un gol validissimo a Sosa. Ma come per magia, il neo entrato Capparella quasi allo scadere della gara permise al Napoli di pareggiare siglando il suo primo gol con la casacca azzurra facendo esplodere un entusiasmo pazzesco soprattutto in vista del ritorno al San Paolo. Quando giunse il momento del ritorno, il Napoli dinanzi a più di 60.000 spettatori sfoggiò una prestazione maiuscola vincendo 2-0 con reti di Capparella e Sosa. Il Napoli si aggiudicò la finale degli spareggi play off dove dovette affrontare i cugini dell’Avellino che eliminarono la Reggiana. Il primo incontro si disputò nella bolgia del San Paolo dove gli azzurri dominarono la partita per 90’ non riuscendo a trovare il bandolo della matassa e quella partita finì 0-0. Nel return match al Partenio, per la nuova Napoli Soccer di De Laurentiis ci fu una giornata nerissima, infatti, il Napoli perse in quel di Avellino per due reti ad una subendo una sconfitta che significava disputare un’altra stagione di serie C. Il gol di Sosa non riuscì a sopperire allo svantaggio iniziale dell’Avellino che passò avanti con Biancolino ed un rigore di Moretti. Ma il Napoli dall’alto della grandissima forza societaria con Marino e De Laurentiis si risollevò subito da quella sconfitta e incominciò a programmare il futuro. Futuro che prevedeva anche il meritato ripescaggio in serie B non avvenuto in quanto probabilmente gli organi federali non vedevano il Napoli di buon occhio. Comunque, gli azzurri nel corso dell’estate accantonate le vicende legate ai ripescaggi, offrirono prestazioni superlative sia in Coppa Italia dove batterono squadre di categoria superiore come Pescara, Reggina e Piacenza e guadagnando la qualificazione agli ottavi della Tim Cup contro la Roma, che nella magica notte del Trofeo Birra Moretti, lì il Napoli pur in un Trofeo di basso rilievo, ma contro squadre del calibro di Juventus e Inter fece veramente per una notte ricordare ai tifosi napoletani le grandi partite di una volta.
Ora, ricordato il passato, passiamo al presente e riepiloghiamo il cammino del Napoli nella stagione 2005/2006. Ahinoi il Napoli si trova a disputare un altro anno di serie C, ma questa volta con i giusti arrivi di Iezzo, Savini, Briotti, Maldonado, Amodio, Bogliacino, De Palma e Grieco e soprattutto con un ritiro pre-campionato cosa non fatta lo scorso anno. Il Napoli incomincia alla grande questo secondo campionato di C espugnando alla prima giornata il Tupparello di Acireale grazie ad una doppietta di Calaiò. Poi quando al San Paolo viene la Massese, gli azzurri seppur soffrendo riescono ad ottenere un altro successo in virtù della terza rete di Calaiò in due match disputati. Alla terza di campionato, va in casa della Lucchese una diretta concorrente per il salto in serie B, ma il team di Reja con una bella punizione di Maldonado sbanca Lucca incamerando il terzo successo in altrettante partite. Oramai il Napoli sembra un rullo compressore in grado di battere chiunque, ma non è così, nella partita contro la Sassari Torres di Cuccureddu, gli azzurri arbitrati dallo scandaloso Velotto di Grosseto che annullando due gol regolarissimi a Calaiò ha fatto uscire indenne dal San Paolo la squadra sarda. Poi clamorosamente il Napoli impegnato fuori casa contro il fanalino di coda Pistoiese non riesce ad andare al di là di un pareggio. Sembra che il Napoli non sappia più vincere ma la vittoria nel derby contro la Juve Stabia riaccende l’entusiasmo nell’ambiente partenopeo. Gli azzurri mantengono un andamento buono pareggiando a Gela, poi vincendo in casa con il Manfredonia con un roboante 3-0, pareggiando di nuovo la domenica successiva in quel di Martina Franca. A tal punto, il Napoli si appresta ad andare al R. Anconetani di Pisa con la palma di primo della classe e i partenopei sfoggiano una prestazione superlativa vincendo tre a zero con una doppietta di Calaiò ed un gol di Montervino. Il Napoli non si ferma più ed oltre a vincere offre anche uno spettacolo gradevole e quando al San Paolo arriva la sorprendente Sangiovannese, la compagine di Reja non ha nessuna pietà vincendo addirittura 4-1 con reti di Sosa, Fontana, Baiano per i toscani, poi ancora Sosa e Calaiò firmano il poker azzurro facendo volare sempre di più il Napoli in prima posizione. Ma non finisce qui, il Napoli incrementa sempre di più il primato vincendo pure a Chieti due a uno con reti del solito Calaiò, aut. Tomei e Virdis per i teatini. Però, del tutto inopinatamente la domenica successiva quando al San Paolo arriva il modesto Foggia (battuto già due volte dagli azzurri nel corso della Coppa Italia di serie C) il Napoli compie un mezzo passo falso pareggiando 2-2 in una gara che si era messa male sin dall’inizio. A Perugia il Napoli subisce anche la sua prima sconfitta stagionale, fatale agli azzurri una disattenzione difensiva che ha permesso a Cellini di portare i suoi in vantaggio. Dopo la gara perduta col Perugia, il Napoli si accinge ad affrontare la Roma gara valevole per gli ottavi di Coppa Italia. Osservare il San Paolo è uno spettacolo che tutti vorrebbero vedere negli stadi, ci sono coreografie fantastiche con 60.000 persone a seguire gli azzurri. La gara finisce tre a zero a favore della Roma, ma vedendo come è andato il match il passivo risulta troppo pesante. Da segnalare purtroppo per colpa di qualche pseudo-tifoso degli scontri a fine gara che sicuramente hanno rovinato una giornata che soprattutto per il Napoli doveva rappresentare una festa e come se non bastasse il prefetto di Napoli decide di rinviare anche la gara di campionato Napoli-Grosseto. Dopo la gara rinviata, ritornando nell’orbita campionato, il Napoli atteso da una trasferta molto delicata a Frosinone, da’ un calcio alla piccola crisi ribaltando con una doppietta di Bogliacino ed una rete di Pià il gol iniziale di Mastronunzio. Non c’è il tempo neanche di gioire che gli azzurri sono attesi dall’ultima gara prima delle feste natalizie dove si sbarazzano subito del Lanciano con un rotondo 3-0 con gol di Sosa, Bogliacino e Capparella. Grazie a questi successi il Napoli allunga sempre di più sulle inseguitrici, allontanando la seconda (Frosinone) a più cinque punti con una gara in meno rispetto alle altre.
In conclusione noi di “PianetAzzuro” auguriamo a tutti un felice anno nuovo, sperando che il Napoli continui con questa marcia inarrestabile volando al più presto nelle zone alte del calcio come desidera il presidente Aurelio De Laurentiis.
 

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